PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
CLAUDIO BATTISTIN
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Claudio Battistin elabora una tecnica mista incorporata di oggetti, juta, giornali, e di materiali diversi che assemblati insieme generano un lavoro sulla scomposizione di forme geometriche e sulla comunicazione della materia.
Soffermandosi sul mondo contemporaneo l’artista critica la condizione dell’esistenza, partendo dall’analisi del passato giunge ad un presente che gli permette facilmente di spogliare l’individuo di tutto ciò che è inutile, le sue decorazioni con geometrie e segni diventano disegno di un’architettura rovinata dalla materia stessa su cui sono incisi segni, colori e sfumature cromatiche che esaltano le diverse combinazioni di tonalità e di luminosità.
Una scrittura primitiva, quasi segreta, che considera i principi di un’evoluzione etica e spirituale, le opere di Battistin sembrano rappresentare dei sigilli, elementi di una sua comunicazione personale derivata dalle caratteristiche dell’uomo ma anche dell’ambiente naturale. Nelle opere troviamo percorsi, passaggi che si interrompono e ripartono, un sentiero complesso di stratificazioni cromatiche e simboli che conducono verso la fine del cammino indicando al fruitore la nuova strada da intraprendere. La scelta cromatica di Battistin è interessante, i colori scelti esprimono tensione e dinamicità mentre i segni di linee, gli elementi astratti e geometrici narrano un pensiero.
Le opere di Claudio Battistin diventano un luogo di condivisione, spesso i moduli rappresentati si ripetono, così come i segni incisivi e i colori che si presentano in diverse varianti, la superficie pittorica diventa metafora di uno spazio abitato dall’uomo, dove tutto è precario ed instabile. Ecco perché l’artista inserisce una colorazione contrastante, una suddivisione dei piani, una concatenazione di elementi che permettono al fruitore di trovare la sua energia primordiale ed il suo luogo di protezione.
Memoria storica, artistica, letteraria e naturale alimentano la creatività di Claudio Battistin che trova sulla superficie pittorica la nascita di uno spettacolo di colori, materiali e ombre che attraversano l’opera dischiudendo una nuova visione luminosa e misteriosa. L'artista sembra allestire una scenografia teatrale, suggestiva ed inquieta, le ombre descrivono un alfabeto espressivo liberando una gestualità spaziale che prende forza nel materiale.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – Ottobre 2022
ANTOLOGIA CRITICA
"Seppur a volte iperdecorativo, caleidoscopico e forse un po’ dispersivo, Claudio ha delle intuizioni assolutamente geniali. Un cubismo riedito nella più personale e moderna concezione dello spazio. Il realismo sociale dei grandi degli anni ’50 è modulato per giungere al rapporto spazio-figura e figura come spazio in quarta dimensione. E’ ben certo che Claudio parte da Francis Bacon e da Hans Hartung per condurre il suo pigmento sulla tela in un modus operandi che rifugge qualsiasi ovvietà. Sono sicuro di vederlo ancora con alcuni dei pezzi come “operaio con le mani rosse” o ancora con degli informali che possano ulteriormente liberare quella energia residua che sento essere una promessa di ottimi lavori."
Gianpaolo Toniutti
"Pur essendo fin da giovane dotato di manualità verso il disegno, i suoi primi passi nell'arte della pittura li compie dopo aver frequentato un'importante scuola artistica, come è stata quella triestina degli anni 60/70, l'istituto statale d'arte E. Nordio nella sezione decorazione pittorica. Termina i due anni di magistero con una tesi su Alberto Burri e Antoni Tapies, maestri dell'arte informale e materica, che avanti nel tempo Battistin riprenderà a studiarli. Si distingue da subito nel paesaggio e nel ritratto con ampia capacità di introspezione psicologica, trovando in seguito, il meglio di sé nell'astratto, dove fa emergere tutta la sua forza e la tensione che stava bloccata nel suo intimo fin dalla scuola, liberandola, donando un senso concreto all'opera rispetto al soggetto che sente brulicare in testa. Il contenuto dei dipinti, assemblati con materiali e stoffe in disuso: cotone, iuta, cartone che lui propone con colori primari in assoluta libertà, non appaiono come il solito collage, bensì donano al dipinto efficacia rappresentativa ed espressiva."
Umberto Miniussi
L'artista Claudio Battistin ha partecipato a molte mostre dove ha ricevuto numerosi riscontri. Le sue opere si trovano in Italia e all'estero e sono pubblicate su cataloghi ed annuari d'arte.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista CLAUDIO BATTISTIN
MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE
2019 - Mostra personale "Emozioni materiche" sale del Nuovo Albergo Operai di Panzano -Monfalcone (GO).
2015 - Collettiva, Rassegna di Pittura (Battistin-Nocent – Vanon – Pireddu), Bar Santa Croce, Ronchi dei Legionari (GO).
- Collettiva, Rassegna di Pittura (Battistin-Nocent – Vanon – Pireddu), Via Roma Ronchi dei Legionari (GO).
2014 - Collettiva di dodici pittori, Bar Santa Croce, Ronchi dei Legionari (GO).
- Mostra con Luciano Nocent, Hotel Major, Ronchi dei Legionari (GO).
- Collettiva, Rassegna di Pittura (Battistin-Nocent – Vanon – Pireddu) Sala di Viale Serenissima Ronchi dei Legionari (GO).
2012 - Collettiva, Sala Comunale, Sagrado (GO).
2010 - Collabora con il gruppolocale dell’ANA al restauro del Capitello di Vermegliano(GO).
- Realizza il murales “San Floriano” per la nuova sede della Protezione Civile di Ronchi dei Legionari (GO).
- Collettiva “Ronchi Natale” nella sala nuova Auditorium di Ronchi dei Legionari (GO).
2009 - Personale al caffè Carducci di Monfalcone (GO).
- Collettiva in Caffè Trieste a Ronchi dei Legionari (GO).
2008 - Collettiva in Sala d’Arte, piazza Oberdan di Ronchi dei Legionari (GO).
2007 - Personale al Bar Al Calice di Gradisca d’Isonzo (GO).
- Personale a Erice Sicilia “Erice e dintorni la Sicilia che amo”.
- Collettiva in Sala d’Arte, piazza Oberdan di Ronchi dei Legionari (GO).
2006 - Cartolina per il Circolo Filatelico e Numismatico di Monfalcone (GO), in occasione del carnevale Monfalconese.
- Manifestazione Pittorica organizzata dall’Enoteca Al Cardinale di Gradisca d’Isonzo (GO).
- Collettiva al Circolo culturale A.Tambarin di Ronchi dei Legionari(GO)
2005 - Personale al Equipe Mady Hair Studio di Monfalcone (GO).
2001 - Personale al BAR 33 di Ronchi dei Legionari (GO).
- Collettiva al BAR 33 di Ronchi dei Legionari (GO).
2000 - Collettiva sala Comunale Grado (GO), “Non solo blu” festa di primavera.
1999 - Collettiva Savoia Star Hotel Trieste “Non solo blu”.
1996 - Galleria “Alle antiche mura” Monfalcone (GO) ,collettiva “La città solidale”.
- Mostra collettiva nella sala della Biblioteca Comunale di Ronchi dei Legionari(GO).
1995 - Mostra nella sala della Biblioteca Comunale di Ronchi dei Legionari.(GO)
- Galleria “Alle antiche mura” Monfalcone (GO),collettiva Circolo Culturale “Mazzini” ENDAS.
- Galleria “Alle antiche mura”,collettiva, Monfalcone (GO).
- Galleria “Alle antiche mura” Monfalcone (GO) Collettiva Circolo Aziendale Solvay.
- Galleria “Borgo Rosta” collettiva sociale ENDAS Monfalcone(GO).
1993 - Realizza due murales per il Comune di Sagrado(GO) uno a San Martino del Carso e uno Poggio, Terza Armata.
- Galleria “Alle antiche mura” Monfalcone (GO) ,collettiva Circolo Culturale “Mazzini” ENDAS.
- Realizza un murales nella caserma “Ugo Polonio” di Gradisca d’Isonzo (GO).
1992 - Ex tempore Lions club Gorizia, sul tema “scorci e caratteristiche parco Coronini Cromber di Gorizia”.
1991 - Galleria “Alle antiche mura” Monfalcone (GO),collettiva Circolo Culturale “Mazzini” ENDAS.