Personale di mosaico dell'artista
Rudi Marcuzzi inaugurazione giovedì 28 settembre ore 15:30 presentazione a cura dell'arch. Paolo Coretti - accompagmamento musicale a cura di Paolo Forte e di Paolo Longo Vaschetto. San Daniele del friuli (UD)
28 settembre/25 dicembre 2023.
ARTE PADOVA 2023
presente con le sue opere l'artista Claudio Dalla Bona, inaugurazione giovedì 9 novembre alle ore 18:00.
10/13 novembre 2023 - padiglioni 7/8/78
Personale dell'artista Franco Dugo "Il viaggio di Marco - un eroe del moderno" inaugurazione giovedì 22 giugno ore 18:00 presso il Trgovski dom di Gorizia.
23 giugno/30 settembre 2023 presso la Biblioteca Damir Feilgel di Gorizia (Trgovski dom, Corso Verdi 52).
L’artista Serena Bellini è stata selezionata al Premio Combat 2023 Prize, Concorso internazionale di arte contemporanea. Museo G. Fattori, Livorno, 17 giugno/08 luglio 2023.
Brunivo Buttarelli nasce nel 29 novembre 1946 a Casalmaggiore (CR) dove vive. Pittore e scultore, Buttarelli è grande inventore di forme straordinarie ed uniche, realizza opere imponenti ed eleganti che custodiscono diversi significati. La sua carriera artistica è di notevole intensità, l'artista è membro di gruppi artistici europei, le sue opere sono protagoniste in esposizioni a livello mondiale.
Diplomato nel 1968 all’istituto “P. Toschi” di Parma dove, dal 1971 al 1990 è chiamato ad occupare la cattedra di Tecniche Pittoriche Murali. In questo periodo lavora prevalentemente come restauratore di pitture murali ed affreschi, più tardi anche di opere lignee e lapidee, e impegna molto del suo tempo nello studio e scoperta dell’archeologia.
Fonda il C.C.S.P. (Centro Casalasco di Studi Paletnologici). Collabora con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, realizzando stratigrafie, planimetrie e disegni in molti scavi in Italia settentrionale. Nel 1986 inizia l’attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma, incarico che dura fino al 1991. In questi anni matura un rapporto di conoscenza e famigliarità con le materie prime – il legno, la pietra, il ferro, la carta, la resina – delle sue future sculture.
Nel 1990 interrompe l’attività didattica per dedicarsi completamente alla ricerca scultorea. L’immaginario paleontologico che origina dagli studi e dalle ricerche sul campo, gli anni di pratica con lo spazio teatrale, la didattica e il restauro, l’imprinting nella manipolazione dei materiali che risale agli anni di bottega con il padre, falegname, costituiscono le garanzie artigianali di fondo, la struttura febbrile del suo genio creativo.
Il lavoro artistico di Brunivo Buttarelli è sempre in evoluzione, seguendo diverse fasi di realizzazione tra scultura e pittura, e sperimentando i diversi materiali che si concentrano tra legno, marmo (marmo di Verona, marmo di Carrara), ferro, calcare, zinco e acciaio, l’artista si dedica alla realizzazione di opere di grandi dimensioni, installazioni quindi destinate a vincere la resistenza degli ampi spazi di luoghi pubblici, quali musei e luoghi d’arte.
Le sue opere sono esposte continuamente in mostre d’arte importanti e sono utilizzate per allestire luoghi pubblici di prestigio; le opere di Brunivo Buttarelli sono affiancate alle opere di artisti contemporanei e di architetti, ricordiamo la grande esposizione esclusiva con opere e installazioni affiancate alle architetture di Renzo Piano del "MUSE" ( Museo delle Scienze) di Trento.
Brunivo Buttarelli è invitato a partecipare attivamente a numerosi convegni e simposi nazionali e internazionali. Numerose sue opere sono in musei, in collezioni pubbliche e private.
Nell’estate del 2014, crea, progetta e cura personalmente, la mostra interdisciplinare “Casalmaggiore Contemporanea: Brunivo Buttarelli and friends: l’arte, lo spazio, il tempo”. Sessantasette artisti da tutto il mondo invitati dallo scultore casalasco, ad esporre in varie sedi pubbliche e private prestigiose, nella città di Casalmaggiore (CR).
NASCITA VITA MORTE RINASCITA - “Col mio lavoro racconto il tempo nei suoi molteplici aspetti.
Col marmo e l’acciaio, col ferro e il legno, col legno e il marmo, la resina, la carta, racconto il tempo ciclico, il tempo archeologico, il tempo geologico e quello paleontologico.”
L'ARTISTA BUTTARELLI SI RACCONTA: il mio tempo. Al centro della mia ricerca artistica ho posto il tema del tempo vissuto e indagato nelle sue molteplici valenze. Ricostruisco le alchimie che il tempo opera lavorando sui materiali che esso stesso ha segnato, inciso e levigato.
Agisco ripercorrendo le fasi cruciali della loro trasformazione con materiali diversi, ridando nuova vita a ciò che sembrava ormai inerte, in nuove e inedite associazioni.
Un momento focale verso cui spesso tutto converge è anche per me quello della classicità; non a caso molte delle mie opere riprendono titoli e momenti dai miti classici. Un'allusione alla classicità è presente sia in lavori di piccolo che di grande formato fra i quali i "sacri templi". ...
Ricerca scultorea che si basa sulle esperienze acquisite nel tempo, le conoscenze fatte con le attrezzature sui materiali, che poi , amo esibire in simbiosi e associazioni spesso inconsuete realizzando sculture che parlano del passato. Propongo opere dalle sembianze fossili, frammenti ossei, affioramenti di carcasse di antichi e immaginari animali che attraverso i passaggi imposti dal tempo, giungono a noi e come in resurrezione tornano a palare.
Mi piace immaginare questi esseri, alla loro nascita, alla loro vita, alla loro morte, al tempo che li ha sepolti e a quello che li ha dissepolti e che in affioramento, quasi come in resurrezione, tornano a parlare, rispondendo a domande sulla loro esistenza, sul loro cibo, sul clima, sull’ambiente, con quali altri animali si associavano e in quale era. Col marmo rosa di Verona, quando è evidente il fenomeno di carsismo, limato, levigato in milioni di anni dall’acqua in morbide forme, e allo stesso modo, sulle superfici di vecchi alberi morti, rispettandone l’aspetto naturale e il loro trascorso, intervengo e reintegro.
Con lamine d’acciaio, proprio come facevo, con altri materiali per le parti mancanti da ricostruire in vasi frammentati di scavo o nelle parti mancanti da reintegrare a neutro per gli affreschi, con la stesso intento, do libero sfogo alla mia creatività, proseguendone i volumi con immaginarie forme primordiali. Indago e continuo a ricercare nell’affascinante mondo che attraverso la fossilizzazione racconta il passaggio di vite lontane, evidenziando così il processo di “Nascita – Vita – Morte – Rinascita”..
L'ALBERO MORTO.L’albero morto è per me il simbolo più angosciante della fine di ogni cosa, eppure reca in sé il germe di nuove vite. … Nella materia inconfondibilmente segnata dalla vita, farsi interprete ed esecutore dell’ineluttabile processo per cui, dalle inermi seppur possenti forme dei legni far nascere nuova vita. Così le mie mani, che concretizzano i percorsi inconsci della mente, scelgono come forma primaria proprio quel legno che rappresenta ogni inizio e ne sviluppano i momenti sempre più differenziati di una possibile evoluzione. Nei percorsi delle sue fibre il metallo ossidato si fonde, si mimetizza o rilucente si insinua, rientra e si espande, in promettenti e rigogliose fronde.
ULIVO - Un secolare albero di Ulivo, che si erge, radicato in fasce metalliche. L'Ulivo portato a morte dall'incuria dell'uomo, bruciato in tutte le sue parti interne, conserva ancora l'esterno del poderoso e forte millenario tronco. Ho provveduto nella 'cura' fasciarlo con strisce metalliche, con spire sempre più strette verso l'alto, da dove è avvenuto il miracolo. Spuntano e si protendono aggrovigliati rami di acciaio inossidabile.
GELSO - Il Gelso scarificato alla avanzante cementificazione, spaccato verticalmente e svuotato, si propone già da terra rivestito internamente di acciaio inox, come se la terra stessa tornasse a dare nuovo alimento al suo generato e quindi nuova linfa ai poderosi rami generosamente proiettati verso il cielo.
OLMO - L'Olmo fin dalla nascita faticosamente e limitatamente cresciuto perché da subito attaccato da parassiti che ne hanno condizionato la crescita e causata la morte. Si presenta diviso in tre parti anch'esse ricoperte nel loro interno di acciaio lucente. Ai suoi lignei e nodosi rami si ergono copiose fronde d'acciaio.
ROVERE - Il duro Rovere è tra le querce il più poderoso svettante da sempre patrimonio della nostra pianura. Prematuramente tagliato, in questo caso è presente in un grande e nodoso ciocco, dalle radici spesso strappate e metallicamente reintegrate, come zampe di gigantesco ragno saldamente ancorate alla terra a suggerne nuova linfa. Seccamente tagliato all'attaccatura del tronco ormai scomparso, si produce a lato l'accenno a nuova vita.
TAURUS IN TERRA
All'inizio della primavera 2012, mi venne fatta l'incredibile proposta di far lentamente affiorare una mia scultura in un grande campo di mais in crescita. La migliore occasione per riproporre il cerchio quale spazio rituale, mediatico e spirituale per eccellenza.
Ricavato con l'asportazione delle pianticelle appena nate, nel grande campo di mais, il cerchio determinava con la sua circonferenza il limite separatore tra la superficie di verdi pianticelle, esterna ed infinita, da quella interna, definita e tonda come un erotico ventre femminile, simbolo di vita e principio generatore.
Percorrendo il "dromos" anch'esso creato per raggiungere il magico CERCHIO, col mais ormai alto e prossimo a maturazione, anche l'opera cresciuta insieme alle pianticelle si era completata. Ai primi di agosto la visione dall'alto si definiva e appariva come il centro generante di madre terra nell'atto di portare alla luce nuova vita.
A metà agosto l'operazione si completava col taglio complessivo del mais ormai maturo, e appoggiato sul grande pube rasato di Gea si evidenziava l'enorme frammento di bucranio del TAURUS.
Presentazione della nuova opera EVOLUZIONE "Mutamenti Terrestri e Invasività Umane" dello scultore Brunivo Buttarelli, il video è pubblicato su youtube, anno 2017.
“Evoluzione – Mutamenti Terrestri e invalidità umane” 2017 materiali misti - cm 17x35x25.
INTRODUZIONE ALL'ARTE DI BRUNIVO BUTTARELLI
La casa studio di Brunivo Buttarelli diventa il luogo ideale per comprendere la storia di memorie e ricordi, il suo giardino accoglie installazioni ricche di particolarità scultoree ed originalità uniche nella creazione; artista multiforme che con la sua magistrale attitudine creativa e la sua bravura di lavorazione, realizza opere, dal punto di vista tecnico ed estetico, spettacolari e suggestive, interessanti per il messaggio che infondono al fruitore. Utilizzando i materiali che fanno parte del nostro pianeta Terra, Buttarelli stabilisce un rapporto di solidità con la natura arricchendo così le sue opere di un grande messaggio vitale ed intimistico. Il rispetto della vita e l’amore per l’universo circondano lo spirito dell’artista che, mediante la sua attitudine sperimentale, riesce a comunicarlo perfettamente all'osservatore.
Le opere-installazioni, raggruppate in un'unica visione, dettano i passaggi di un viaggio introspettivo nato dalla conoscenza storica del passato fino ad arrivare all’attuale quotidianità sociale, culturale. Attraverso lo studio delle forme viventi vissute sulla terra in epoche geologiche del passato, Brunivo Buttarelli indaga sulla loro origine analizzando l'evoluzione del tempo che passa.
Le sue opere è come se fossero il racconto del mondo dall’inizio della creazione. Ed ecco che analizzando a fondo la radice iniziale dell’esistenza, Brunivo Buttarelli scopre il centro della vita soffermandosi, oggi, su una ricerca interiore. Una profonda riflessione sull'ignoto, sull'enigmaticità della vita, due tematiche che si percepiscono dalle diverse forme che l'artista modella, dagli elementi che simbolicamente racchiudono molteplici significati.
Guarda il video delle opere dell'artista Brunivo Buttarelli su youtube.
Numerose personalità hanno recensito le opere dell'artista Brunivo Buttarelli, segnaliamo: Omar Calabrese, Franca Calzavacca - Gianni Cavazzini - Teodolinda Coltellaro - Tiziana Cordani - Giuseppe Cordoni - Marzio Dall'Acqua - Enzo Dall'Ara - Piero Del Giudice - Giovanni Gardani - Giorgio Di Genova - Renzo Francescotti - Michele Fuoco - Omar Gaffiani - Maria Rosaria Gallo - Guglielmo Gigliotti - Tiziana Leopizzi - Tiziano Marcheseffi - Renzo Margonari - Luigi Marsiglia - Alessandro Marzocchi - Nicola Miceli - Francesco Pagliari - Giuseppe Pannirii - Carinelo Petronio - Nadia Raimondi - Claudio Rizzi - Valter Rosa - Giuliano Serafini - Francesco Stefanini - Rino Tamani - Umberto Tominasi - Natalia Vecchia.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA BRUNIVO BUTTARELLI
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Le opere di Brunivo Buttarelli acquisiscono sembianze fossili o elementi di una natura vivente e rigogliosa, materiali mai arricchiti di decorazioni o suppellettili ma assemblati con giocosa assonanza mediante una lavorazione accurata e di grande spessore artistico. Il legno, la roccia e il ferro sono i materiali che troviamo in ogni sua creazione sempre nuova e diversa nella struttura, materiali che possiedono la resistenza, la continuità e la malleabilità, così come il processo dell’evoluzione universale. Da attento studioso ed avendo attitudine verso l’archeologia, lo scultore Buttarelli intravede in questi materiali la scelta migliore per esprimere il suo messaggio artistico e nello stesso tempo interiore. Bellezza, solitudine, inquietudine e talvolta tormento sono le sensazioni che affiorano da tutta la sua realizzazione artistica, emozioni che emrgono dalla lavorazione di una materia vigorosa ed energica, generatrice di un movimento continuo e di una lucentezza rara. Buttarelli indaga sullo spazio e sul tempo attraverso una resa artistica che tiene conto delle proporzioni e dell’estetica, una realizzazione sinuosa dagli accenni classici che si sofferma sulla continua analisi della nascita, della vita, della morte fino a giungere ad una rinascita. Tra le righe di una scultura astratta si configura la storia del mondo che si materializza, oltre al dato reale dell’esistenza, attraverso un’idea o un’emozione che ha come approccio continuo il sogno di un permanente cambiamento improntato verso il rispetto della natura. Buttarelli rimarca la propria unicità ma nello stesso tempo afferma la sua forza nel voler liberare il suo estro creativo in una forma d’arte rivoluzionaria che percorre la strada aperta al futuro. Attraverso i materiali le opere si caricano di energia e di profumi ancestrali, innescano un processo mnemonico che riporta l’osservatore in un epoca lontana, mai vissuta ma studiata sui libri. Le opere di Buttarelli segnano ricordi ed immaginazione, ci narrano un percorso percorribile ricco di viaggi fantastici. Un linguaggio artistico elaborato e talvolta misterioso, il cui fascino criptico non manca di evidenziare il suo messaggio profondo.
Nelle opere si evince una grande manodopera, una profonda attenzione, una conoscenza intellettuale approfondita, l’impegno costante e il continuo rispetto per i materiali che Buttarelli modella con accuratezza e diligenza.
L’indagine artistica dello scultore mira alla ricerca universale, risultato dell’incontro tra l’esistenza passata e la tradizione odierna.
La poetica che lega un impulso comune ad uno sviluppo intimo è il materiale scelto accuratamente dall’artista che straordinariamente arricchisce la materia viva di una poetica senza precedenti. Una quantità enorme di opere, sculture, installazioni affascinano il mondo collettivo dell’arte contemporanea, ma non solo, anche il collezionista e l’amatore d’arte sono catturati da queste creazioni incredibili che segnano la svolta nel panorama artistico odierno. Brunivo Buttarelli è un grande artista, la sua arte merita di essere continuamente visibile, un’arte che ha la capacità di emozionare e di custodire diversificate conoscenze storiche. Un lavoro geniale che racchiude la conoscenza del mondo.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - ottobre 2020
ANTOLOGIA CRITICA
"Energie compresse -1-" - 2009
ferro, ferro-zinco
"Rigenerazione" - Oltre all'uso del materiale più vario, con attento amore alla sua natura, intelligente scoperta delle sue molteplici possibilità di manipolazione, Brunivo Buttarelli costruisce sempre una scena: lo spazio in cui colloca le sue sculture è sempre uno spazio teatrale, già implicito nellcopera, che viene così espandendosi, racchiudendo o esponendosi come un relitto, come se da sempre lo occupasse, mentre essa nasce da una profonda e radicale trasformazione, che partendo dai suggerimenti, ma sarebbe meglio dire dalle evocazioni, che essi provocano come melodie musicali nell'occhio sensibile dell'artista, vengono suggerendo sia l'edito di una lunga metamorfosi incompiuta ed incompleta, sia che essa si manifesti davanti a noi in una immobilità, fremente di segreti interni flussi di vita. Sezioni vegetali, forme larvali in metamorfosi occulte, esposte come in tavole anatomiche, in esemplificazioni di scoperte naturalistiche di un mondo inaspettato e fino ad ora non esplorato. Questa impressione di sospensione esistenziale, consapevole però di magmatica interna fermentazione in dimensione geologica e quindi non percepibili nel nostro tempo quotidiano, è accentuata dal gioco illusionistico di trapassare da forme vegetali e forme minerali, da presenze biologiche e materia inerte, che dà sempre alle opere dello scultore un senso di scoperta, la curiosità meravigliata che si interroga sulla natura dell'opera, mentre ne coglie le allusioni materiche e le suggestioni formali. Lo stesso rapporto tra pieno e vuoto, tra forme che accolgono, proteggono, racchiudono ed altre esposte, mostrate rimanda alla scoperta, all'illustrazione improvvisa ed inaspettata, al piacere dell'incontro inaspettato, al di fuori del tempo. O meglio di un tempo archeologico, o paleontologico, che pone una vastità di ere tra noi e questi oggetti che sono sempre relitti di un passato antichissimo, nascondendo così il loro carattere di rifiuti dell'oggi ed entrando nel fantastico, nell'immaginario e nella poesia.
Marzio Dall'Acqua
"Mi svesto" - 2010
ferro, marmo di Carrara - cm 62x57
Un’intensa profondità scorre nelle opere di Brunivo Buttarelli, interpolando materie ed accadimenti, ad una scala che talvolta appare dilatarsi verso l’amplificazione dei fenomeni di natura e prospezione multidisciplinare. … Buttarelli agisce con caratteri di artigianalità nel porre a contatto ferro, legno, pietra, carta, tessuti, nell’integrarli in una medesima opera, come un artefice che assembla parti e dona significati. … Nelle opere d’arte di Brunivo Buttarelli si compie allora una sintesi nel presente degli intrecci artistici, portando a compimento una compressione dei fattori d’esperienza e di conoscenza, per instillare linee di fascinazione attraverso una meditazione, attraverso impronte che formano percorsi e narrano molteplici ‘storie’ e rendono feconda l’osservazione. Sedimentare nell’opera una concrezione di elementi della realtà che viene scavata e dissezionata, una realtà che quindi diviene attuale, nel processo creativo del fare: l’oggetto, nell’intersecarsi di cristallizzazioni e procedimenti, viene condotto ad una fase espressiva, ad una parola che si fa discorso, in una continua rielaborazione di tempo e di spazio. ...
Francesco Pagliari - 2017
"Tracce di vita" - ... La materia invecchia ma non muore mai, o meglio, rinasce grazie alle nuove combinazioni imposte da Buttarelli che mescola materiali e storie diverse per dar vita a nuove forme che garantiscono uno sguardo meravigliato nell'osservatore.
Gli elementi materici vengono forzati in una saldatura solidale quasi come si innestassero delle protesi su un corpo principale in via di decadimento a dar vita a una nuova creazione che desta stupore e straniamento. Colori e materie che mai penseremmo di accostare, il candore del marmo alle tinte brune del ferro coperto di ruggine o tronchi già marciti tenuti insieme dal metallo. Come un moderno Prometeo, Brunivo Buttarelli restituisce la vita a forme ed elementi dimenticati che rinascono in opere che riportano sempre al centro la loro natura residuale.
Concludo questo breve viaggio con un invito rivolto a tutti coloro che si perderanno nelle forme espresse dalle mani di Buttarelli. L'arte di Brunivo è un'arte che si muove nel tempo ma soprattutto nello spazio, un'arte ambientale che merita uno spazio di osservazione capace di valorizzarla e trasmettere lo stesso messaggio di vita e di rinascita che viene comunicato così chiaramente dai soggetti e dall'uso fatto dei materiali.
... Oggi i musei devono raccogliere la sfida della contemporaneità e aggiornare un'istituzione tradizionalmente statica e nemica della vitalità tipica dell'arte del XXI secolo. Il mio consiglio è allora quello di approfittare dell'ospitalità del maestro Buttarelli e di perdersi in un luogo in cui arte e vita si confondono, avvicinandosi alla realtà ben più che alla finzione, dove alla staticità della fruizione si preferisce un viaggio alla scoperta della vita.
Eleonora Carrara
… Percepisco nelle sue architetture la magnificenza dell’armonia sorvegliata d’una classicità silente e nelle grandi strutture che occupano gli spazi con le loro forme antiche la ricercata volontà di ripercorrere, attraverso una narrazione repertuale, a meraviglia della creazione. Scultore demiurgo, l’artista cremonese racconta le ere di una terra madre di vita e la meraviglia della rinascita che non ha fine.
Tiziana Cordani
"L'Uomo delle Ossa" - Si narra in molte tribù e in molte leggende rurali, dal Nuovo Messico all'Ungheria, che vi sono uomini, donne soprattutto, raccoglitori di ossa. Attraverso il canto profondo dell'anima e la saggezza che nasce dalla terra, dai temporali, dalle stagioni e dai cicli dei raccolti, spargono il soffio vitale sugli scheletri ricomposti dove germina carne, dove saettano tendini, rispuntano pelle e peli, finché queste creature, di nuovo vive, corrono libere e gioiose verso l'orizzonte.
Tali storie, la cui origine si perde nel tempo e nello spazio e di cui si nutre il nostro immaginario collettivo, ci ricordano che le ossa sono il germe della rinascita, non sterile polvere, consunzione o simbolo di morte. Vertebre, l'opera di Brunivo Buttarelli, un postmoderno Uomo delle Ossa, emana proprio questa ruralità universale e ancestrale. I tre immensi frammenti d'ossa, realizzati in ferro ossidato e marmo sono posati a Meano, borgo di campagna salvato dall'abbandono. L'opera dello scultore non è un recupero nostalgico di un passato perduto, ma vuole mettere in luce uno degli aspetti più felici del nostro presente e futuro, ovvero l'aver necessariamente conservato un cuore. il nocciolo antico, la memoria archetipica. Questi megaliti contemporanei sono l'essenza attorno a cui tutto si costruirà e rinascerà, grazie al canto creativo degli artisti che popoleranno il luogo. I dettagli anatomici realizzati con rigore si ingigantiscono e divengono un'architettura paleontologica. Il senso di sacralità che li pervade e si proietta attorno alla loro ombra esprime la poetica di Buttarelli: il soprannaturale è insito nel creato, si diffonde dalle cose e dagli esseri, anziché essere calato su di essi dal dogma umano. L'artista vuole recuperare il sentimento dello stupore, della piccolezza delle nostre culture e persone di fronte ai misteri della natura. … Buttarelli indica a Meano la via per un Sapere in cui sia l’istinto a orientare la ragione. E la libertà. Una libertà sensibile e attenta che nasce dal sentirsi parte del Tutto. …
Natalia Vecchia
Le sculture zoomorfe di Buttarelli - ungulati, enormi pungiglioni, proboscidi lignee coperte dal ferro, carcasse che emergono dal limo - sono anche epifanie ancestrali della psiche della specie. Epifanie rituali, archeocadenze - sostanzialmente legate al tempo ciclico, alle scadenze stagionali della terra, alla luce e alla tenebra, all'inseminazione e alla riproduzione. Hanno compiti memoriali, apotropaici, di mera rappresentazione e di stupefazione dell'uomo, scimmia nuda sotto il cielo stellato. Configurazioni della paura dell'uomo che lo scultore - attraverso la rappresentazione - mostra e umanizza, esorcizza con la rappresentazione. La scultura è teatro, drammaturgia, in modo particolare in Buttarelli. L'emersione dei grandi mammiferi dalla madre terra, dal remoto del passato, grandi sculture come Primigenius, In affioramento, Taurus in terra, sono la messa in scena del Tempo e della Morte, della relatività dell'esistenza. ...
Dai suoi ferri ossidati e sforacchiati trapela, languore e bellezza, il rosso d'alabastro, e le materie appaiono tesori nella teca del tempo. Lui non manca di qualche furore da orafo longobardo. E i marmi di Carrara, candidi enormi confetti assemblati al pioppo, soffiano bellezza e luce, dall'interno. La sua è una plastica morbida e densa, potente, che fa emergere la materia come dal proprio interno. La scultura è un movimento generante. Le sue materie sono in genere disadorne, povere - il sasso, il ferro, il legno, la tela, il feltro di Beuys - materie proprie ed essenziali ad una umanità di fatiche fisiche e alimentazione avara, di lavoro della terra di e scrutamenti del cielo, di scambio con la natura e corporee mutazioni. Il mondo come mondo contadino alla cui lenta scomparsa e trasformazione la generazione di Buttarelli ha assistito. Lui ne ha conosciuto la grandezza epigonica nello stesso lavoro del padre - artigiano, operaio abile di un mestiere tanto antico quanto le materie primarie dell'uomo. La fine di un mondo, l'eclissi di una Koinè millenaria, i cui resti, le sue tracce, emergono visibili, grandi e mostruose presenze, vuote carcasse, in ciò che rimane della campagna e della bassa. I resti di un'imponente migrazione dalle campagne sono sotto gli occhi
di tutti quando percorriamo le autostrade della pianura Padana o del Tavoliere, masserie e grandi cascine a corte chiusa, i battenti delle finestre aperti e dissestati, l'erba che entra nella pietra, i grandi portoni divelti, al sole e all'acqua, grandi asili di un tempo evacuati, architetture del lavoro e della comunità contadina di cui percepiamo le tracce e la grandezza. I grandi mammiferi che emergono nella piana di nebbia -le sculture di Buttarelli -vengono anche da qui, da queste architetture, ora luoghi del mostruoso, abissi alla cui soglia ci fermiamo. Cascine abbandonate che il tempo e l'incuria hanno rapidamente trasformato in monumenti dell'Olocene, in stratificazioni tettoniche, reperti calcificati, materiali archeologici, della storia della fatica, della cultura dei padri.
E' un errore confinare la forza evocativa delle sculture di Buttarelli alla curiosità interdisciplinare di un artista che ha praticato da dilettante di livello l'archeologia e la paleontologia.
Il suo immaginario si nutre di quelle grandezze, le incrocia, ne fa una cava da cui prelevare figurazioni e forme che si danno già, nella natura stessa, ma non siamo qui in una natura pure enorme Wunderkammer. Non c'è nessun "re malinconico" (Rodolfo TI) - che allestisca un gabinetto di naturalia, di rarità e mostruosità. Qui è il mantice, il respiro greve di un animale ridestato da un lungo letargo, il rantolo di una fine, una lunga agonia - degli uomini e delle cose dell'animato e dell'inanimato - la messa in scena di un mondo (di mondi) di un Tempo-contenitore che divora epoche e storia, civiltà e culture.
Bellezza e angoscia circolano e imbevono la sua opera dove serpeggia nostalgia per un paradiso perduto e rivolta per un vivente violato. Le materie povere - il pioppo, la pietra, il marmo, il ferro ossidato, la juta, la carta - fanno la bellezza estrema e profetica di questi manufatti. Vi è in queste sculture un remoto bisogno di riscatto, di resa dei conti.
Lo scultore si confronta con la natura ansiosa che abitiamo, con l'etologia disorientata e la precarietà come destino delle ultime generazioni.
Piero Del Giudice
Conoscenza scientifica, racconto e monito trasfusi in arte evocativa e comunicativa.
Brunivo "nega" l'ineluttabilità dell'estinzione della materia e soprattutto della sua significanza attraverso il rallentamento della metamorfosi in corso, con il supporto di materiali altri coordinati da una mente poeticamente geniale e dalle mani mostruosamente capaci dell'artista.
Molte opere di grande dimensione, anche fuori scala, trascendono il concetto di MONUMENTO quale opera architettonica, statua, resti e vestigia antiche, testimonianza e documento per superare la mera memoria ma invitano alla riflessione sulla necessità di una rinascita collettiva.
A queste opere di Brunivo vanno strette le sale dei musei: hanno bisogno (come noi ne abbiamo bisogno) di spazi aperti e senza recinti perché tutti riusciamo a farle nostre davvero.
Benito Dodi
Brunivo Buttarelli ... artista appassionato di grande generosità, mi ha sempre colpito in lui il rapporto tra pensiero e azione: rapidità di elaborazione ed estrema scioltezza e grande precisione nell'esecuzione nelle più varie espressioni, disegno, pittura o lavorazione di materiali diversi. Da Brunivo non solo ho imparato i fondamenti della disciplina artistica, ma grazie a lui mi sono appassionato all'archeologia e al restauro. Ho avuto la fortuna di poter assistere, seppur a distanza, alla ricca metamorfosi artistica, che l'ha portato ad essere scultore, estrema sintesi dei suoi talenti.
Grazie Brunivo.
Gianfranco Zanafredi
Un lunghissimo curriculum artistico ricco di eventi e di mostre in tutto il mondo, Brunivo Buttarelli con le sue opere, le sue installazioni si aggiudica un posto di prestigio nel mondo dell'arte contemporanea, per la sua arte riceve riconoscimenti e premi; la stampa e i critici d'arte recensiscono le sue opere che sono pubblicate in libri d'arte, annuari, riviste e monografie tradotte nelle diverse lingue. Un'artista unico nel suo genere.
2020 - MONTORSO VICENTINO (VI) "PANGEA" MITI & METE 2020, mostra d'arte contemporanea di installazioni, Villa Da Porto, Montorso Vicentino. Inaugurazione Venerdì 2 ottobre 2020 ore 19,00. Tra gli artisti presenti segnaliamo lo scultore Brunivo Buttarelli. 02/18 ottobre 2020.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione, nello studio dello scultore Brunivo Buttarelli
Brunivo Buttarelli "Nascita - Vita - Morte - Rinascita" video pubblicato su youtube, anno 2016.
Tra le diverse installazioni realizzate dallo scultore Brunivo Buttarelli pubblichiamo
Meano (BS) 2013 - "Vertebre" 2013, marmo rosa Verona, acciaio cor-ten.
Borgo del Creativi.
Giubiasco, SVIZZERA 2011/12 "In affioramento" - 2011, acciaio cor-ten, marmo di Verona.
ArtexArte Open Air 2012, Piazza di Giubiasco, Svizzera.
Shree Guru Vidya Peetha, Gulbarga, Hyderabad INDIA, 2011 - "Organic-inorganic" 2011, legno, granito rosa, ardesia.
Castiglione del Lago, Perugia 2010 - "Gea e la luce" 2010, ferro, marmo di Carrara, grafite.
Tenuta "La Cerreta" S. Fatucchio.
Tra le Monografie e i cataloghi pubblicati segnaliamo:
"Sedimentazioni archiviate" - 2008
ferro, carta - cm 185x155x18
SIMPOSI
2018 - "CROSSROADS" European Artist, Velbert-Neviges, Essen, GERMANIA.
2017 - "Tracce del Tempo" Galleria Scoglio di Quarto, Milano.
- "Renaissance der Erde III" Kiermeier Garten, Attenhofen, GERMANIA.
- 5° European Artist Syrnposium, Kungstaktion in der Leobener Sraussgasse, AUSTRIA.
1999 - The I Puyò International Modem Sculture Symposium, Puyò, COREA DEL SUD.
1998 - "Moto Perpetuo" III Rassegna Internazionale, Pescocostanzo, L'Aquila.
1996 - XXIII Premio Internazionale "Valle Roveto", Civitella Roveto, L'Aquila
1994 - W Simposio Internazionale di Scultura Lignea, Lama Mocogno, Modena.
ESPOSIZIONI PERSONALI
2019 - SpazioArte PROSPETTWA16 Boretto (RE).
2018 - "Trasformatore di mondi" Palazzo Farnese, Piazza S. Antonino,Galleria "Il lepre" Piacenza.
2017 - "Tracce del tempo" Galleria Scoglio di Quarto, Milano.
- "Archeologia Futura" Villa Verde, Reggio Emilia.
2016 - "L'estinzione ovvero la vita oltre la morte" MUSE Museo delle scienze, Trento.
- "Meano borgo dei Creativi" Quartiere 3, Meano, Brescia.
2015 - "Bianco su Bianco" Hemingway - Art, Oxford, GRAN BRETAGNA.
- "VIII Biennale di Soncino", Soncino, Cremona
- "Fernweh -Heiinweh", Muhlhauser Museen, GERMANIA.
- "EARTH EFFECTS", KI-Gailery, Parigi, FRANCIA.
- "Photissima Art Fair", Chiostro dei Frari, Venezia.
- "In acqua, in piazza, in aria". Biennale di scultura, Piazzola sul Brenta, Padova.
- "Origini" Associazione Culturale Lazzari, Treviso, Padova.
2014/15 - "Rigenerazione" Brunivo Buttereffi & Giuseppe Bigliardi, Berceto, Parma. 2014 - "Rigermogliazioni" Una Sera a Palazzo Mezzanotte (Palazzo della Borsa) Milano.
- Casalmaggiore Contemporanea "L'Arte, lo Spazio, il Tempo", Casalmaggiore (CR).
- "La Città del Bijou" Casalmaggiore, Cremona.
- "Mata" Brunivo Buttareffi & Regina Carmona, Museu Paulo Setubal, BRASILE.
2013 - "Vertebre" Meano, Borgo dei Creativi, Corzano, Brescia.
- Galleria Arianna Sartori, Mantova.
- "Taurus in Terra" Turro, San Antonino e Galleria 11 Lepre, Piacenza.
2012 - "Tempor (Natur) ale" Galleria Il Sipario, Parma.
2011 - "Ciò che rimane del tempo" Galleria Ostrako, Teatro Verdi, Parco di villa Hanau, Milano.
- "Il bosco" Euroflora, Palazzo della Borsa, Genova.