L'artista Massimo Zecchin partecipa con due opere "L'antico casolare" - "Picco tra le nubi" all’evento “Composizioni Cromatiche” in videoesposizione , Catania (Le Ciminiere, fiera internazionale) 01/04 giugno 2023.
La stessa mostrà si terrà alla Galleria ZeroUno di Barletta 29 giugno/13 luglio 2023.
L'arte di Ivan Crico pubblicata nel portale
https://www.eccellentipittori.it/
articolo curato dal giornalista de "Il Foglio" Camillo Langone, 16 maggio 2023.
Ivan Crico, opera "Uccellatore"
Grafite, carboncino, tempera e acquarello su carta su tavola, 55x60 cm, 2023.
La ricerca artistica di Deborah Coli è in continua sperimentazione, le nuove soluzioni pittoriche e materiche esaltano la figura classica indirizzandosi verso un linguaggio essenziale contemporaneo. Le sue opere conquistano il mondo dell'arte contemporanea nell'occasione di numerose mostre.
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Artisti: IVAN CRICO - UMBERTO COASSIN - ROBERTO ZAPPACOSTA - MASSIMO ZECCHIN - SANDRO.
Armando Calvelli vive e lavora a Crevalcore (BO). Pittore e fotografo professionista dal 1985.
Frequenta il Liceo Artistico e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Insegnante ai corsi di disegno e scuola del nudo negli anni 2013, 2014, 2019, oltre ad occuparsi di varie pubblicazioni su riviste di moda, fumetto e illustrazione.
Armando Calvelli è pittore conosciuto ed apprezzato dal collezionismo e dalla critica, esperto conoscitore di tecniche e materiali. Ottiene importanti riconoscimenti da parte di enti ed addetti al settore arte nell’occasione di numerose mostre nazionali ed internazionali a cui partecipa.
L’approccio all’arte di Armando Calvelli è una continua sorpresa in quanto conduce una ricerca intuitiva e spontanea che giunge ad una semplicità espressiva ricca di simbologie.
Come per la fotografia, dove Calvelli è padrone di quell’istante che decide ed interroga nello stesso momento, l’artista cimenta la sua creatività in una forma pittorica basata sulla ricerca espressiva di notevole spessore ricca di una tecnica esecutiva che presenta un equilibrio compositivo sapiente con movimenti decisi delle figure dettagliatamente raffigurate e dall’espressività possente.
Armando Calvelli trasforma la sua poliedricità artistica in un modo di vivere che afferma la propria originalità, la tecnica e la tematica scelta si avvale di diverse sfumature artistiche adottate dai grandi maestri della storia; la sua bravura, oltre a percepire l’espressione di una visione reale sfuggente, è catturare l’emozione interiore per trasformarla in un grido, una liberazione.
Le opere sono estremamente coinvolgenti ed immediate anche per la tecnica scelta che si avvale di diversi materiali come: l’acrilico, lo smalto, l’aerografo, la creta, il cemento, il carbone, il bitume, la sanguigna, … solo per citarne qualcuno.
L’essere umano è quasi sempre presente nelle sue opere, una figura che vive per metà nel nucleo terrestre e per l’altra nelle sfere celesti e misteriose. Amore, tormento, passione e fede sono la fonte della sua arte. Una pittura composta da innumerevoli richiami letterali, artistici e poetici, dove compaiono figure, letture, inni.
Guarda il video sulle opere dell'artista Armando Calvelli su youtube.
Tra i critici d'arte e le personalità artistiche che hanno recensito le opere di Armando Calvelli segnaliamo: Franco Bulfarini - Gianni Cerioli - Barbara Mattioli.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
ARMANDO CALVELLI
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Ispirato dall’arte, dalla mitologia e dalla ricerca culturale, Armando Calvelli dipinge le sue tele e realizza opere d’arte innovative con soggetti estremamente contemporanei e nello stesso tempo ancestrali. Una pittura che assembla magicamente passato e presente, uno stile classico caratterizzato da armonia compositiva, equilibrio e proporzione sono affiancati ad un linguaggio contemporaneo che abbraccia diversificate tecniche pittoriche rendendo l’opera unica ed originale. La ricerca pittorica di Calvelli indica un cammino artistico innovativo dove la maniacalità della forma e dei mezzi sono uno strumento preciso per la descrizione magistrale di un soggetto estremamente contemporaneo. Vi è una rilettura delle opere rinascimentali, un’attenzione alla conoscenza di diversi testi sacri, letterari e poetici, narrazioni che forniscono all’artista una nuova chiave di interpretazione che vive nella sua opera d’arte. Pittore figurativo che concentra il suo lavoro verso la figura umana posata su uno sfondo astratto dalle note cromatiche accese, contrastanti ma anche soffuse e luminose. L’equilibrio coloristico lascia spazio sempre alla figura circondata da elementi particolari che donano all’opera una strada per percepire il significato principale. L’energia vitale è presente in maniera preponderante, è espressione dell’esuberanza della vita, di passione ardente, di abbondanza ma anche di carità e di unione di tutti gli elementi dell’universo.
Armando Calvelli cerca la profondità dell’essere vivente, l’impulso della natura umana si rivela nell’espressione sensuale analizzata come una forma mistica che tuttavia, attraverso le stratificazioni cromatiche e dei materiali inusuali, si trasforma in una forma di trasgressione. Una trasgressione che l’artista coglie nella sua forma d’arte come l’espressione primaria dell’istinto. Le sue opere ruotano verso un senso di bellezza assoluto, sono veicoli d’amore dove coesistono pace e tormento.
Una brillante sperimentazione dei materiali costituisce la realizzazione di una scena realistica dove risaltano le figure nella loro plasticità e nella loro forza espressiva. L’oscurità o la luminosità fanno da sfondo alla tela, la straordinaria eleganza e la delicatezza delle movenze dei corpi è turbata e resa in una posizione immobile dal continuo movimento del colore frammentato in macchie, linee, o oscillazioni di tonalità evidenziate grazie al continuo inserimento di materiali diversi.
Il coinvolgimento, la pace emotiva della scena è palpabile: l’artista Calvelli cattura magicamente lo sguardo dell’osservatore dipingendo le figure nella luce centrale dell’opera circondata da fitte penombre che illuminano gli sguardi dei personaggi. Le opere di Calvelli sono pervase da una teatralità avvincente, le trame elusive create attraverso l’accostamento cromatico e disposte da contorno alle figure, raggiungono una risoluzione espressiva che richiede l’eliminazione di contenuti per rilevare l’ordine di una superficie pittorica di notevole rilievo. Il livello di astrazione è sempre presente e circonda oltre che le figure anche elementi simbolo caratteristici. Armando Calvelli è artista interessante ed originale, le sue opere regalano atmosfere misteriose ed illusorie, magiche interpretazioni che nascono da una profonda riflessione interiore e sul mondo.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – Novembre 2020
ANTOLOGIA CRITICA
Armando Calvelli ricorda la sua infanzia in Toscana: “Mia nonna mi portava spesso in visita alle chiese antiche di Siena, Massa Marittima e tante altre. Io rimanevo affascinato da quei frammenti di affreschi suo muri umidi, quelle immagini parlavano di storie passate ed era bellissimo il loro disvelarsi tra le pieghe dell’intonaco.” E’ indubbio che questa esperienza così densa di bellezza e fascino che, vive ancora nella memoria dell’autore, sia stata portatrice dell’estetica di una parte importante del suo lavoro. Quel muro e quell’intonaco, visti da fanciullo, impregnati di brandelli di pittura costruiranno inconsapevolmente la grammatica visiva della maggior parte delle sue opere. Con questo lontano ma potente ricordo, Calvelli, scriverà la poetica principale del suo lavoro. Ingannevole la pittura di questo artista, si presenta al nostro primo sguardo con la sua imponente classicità portandoci a pensare all’esercizio accademico più efficace, per poi tradire le nostre certezze nel momento stesso in cui ci avviciniamo all’opera e scorgiamo la materia del supporto (o del corpo) disfarsi con una verità sottilmente illusoria. Quei corpi bellissimi, che andiamo contemplando nelle loro forme perfette, si lacerano in brandelli di carta velina la cui superficie lascia trasparire il trattamento del supporto sottostante. Diventano improvvisamente fragili ed effimeri come presenze di fantasmi che pian piano iniziano il loro processo di sparizione. Ecco che tutto si confonde quando pensiamo di aver visto già molto in quei corpi armoniosi di angeli laici e all’improvviso (in maniera perturbante) ci svelano la loro carne è in parte già compromessa dal travagliatissimo trattamento del supporto. Unheimliche, direbbe un’attenta analisi freudiana, qualcosa che ci risuona come famigliare o conosciuto ma non lo è, o meglio non lo è del tutto. E’ angelo o demone, è corpo effimero o carne in disfacimento, è inno alla classicità oppure visione di un inferno contemporaneo? Perturbanti sono questi esseri rappresentati dall’autore. Escono dagli abissi di un’oscurità leonardesca e viene in mente il San Giovanni Battista del Louvre, presenza angelico-demoniaca che inghiotte lo spettatore nell’enigma del suo sguardo, per discolparsi subito dopo, tramite il gesto del dito della mano che indica in alto una volontà divina. Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso, Bellezza? Innegabile la capacità dell’autore di risolvere qualsiasi studio di nudo dal vero e la sua esuberanza materica nel trattare ogni materiale, ciò nonostante la cosa sorprendente, che matura nel susseguirsi di alcune opere, è l’elaborazione di quell’intimo ricordo dell’artista fanciullo in visita alle chiese e a quei frammenti di affreschi che ritorna persistente nella lavorazione delle superfici. Il frammento della pittura su muro, forse già corrotto dall’incuria e dal tempo, ritorna spesso nel modo di trattare quei supporti che non è mai omogeneo, non è mai incorrotto ma al contrario è spesso punzonato (alla maniera della lavorazione delle tavole nelle botteghe del trecento). Raschiato, spatolato, convertito in collage,trattato spesso come “saggio di pulitura” tramite l’utilizzo delle fragilissime veline di carta, quasi a ricordarci (con la scelta di questo ultimo materiale) che quelle creature onnipotenti dipinte nelle sue opere fatte della nostra stessa materia, delicata e corruttibile. Armando Calvelli non ci consegna solo un riuscitissimo esercizio accademico e citazioni stico (è il mondo classico che torna spesso, dagli inserti di frasi in greco o latino alle copie di statue antiche) ma ci fa complici di un suo intimo ricordo. Il ricordo di quei frammenti di pittura visti sull’intonaco dei muri delle chiese che, alla maniera di Proust, verranno cercati ed evocati per sempre nelle memoria dell’artista.
Barbara Mattioli
L’arte di Armando Calvelli, riferendomi al Calvelli pittore, perché non meno rilevante sarebbe il discorso sul fotografo, ha sicuramente un sapore classico, di rimando alla migliore tradizione rinascimentale, e persino alla pittura pompeiana, eppure al contempo appare di enorme modernità ed attualità: a ben vedere le opere di pittura sono frutto di un nuovo e persoanle ricettacolo alchemico e tonale, di totale contemporanea sperimentazione. Pare che l’Apollineo delle forme canoniche, divinità che guida le muse, trovi fargli da contraltare un dionisiaco cacciatore di emozioni, ebbro di vitalità, tanto che alla parte di evidenza figurativa, concepita in modo straordinario, si contrappone l’informalità dell’insieme e dei fondi. Il tutto si sposa con la forza di un simbolismo carico di umanità, che parla di disgregazione, di recupero della maemoria, di ricostruzione dal caos, di tensioni della materia di destrutturazione ma anche di conservazione, di devastazione ma anche di richiamo alla creazione e all’ordine.
Sono in fondo opere che ospitano le quattro forze primarie, i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e cielo, originati da un caos primordiale, con lo scopo di produrre l'ordine delle cose e l'organizzazione dell'Universo.
E’ l’universo interiore a cui Calvelli vuole dare forma e spessore, attraverso uno slancio passionale impregnato di dolcezza. Il tutto produce fascinazione, calamita l’osservatore e lo traghetta nel mondo delle emozioni.
Franco Bulfarini
“… Calvelli è un ricercatore, sempre pronto ad esplorare nuove frontiere, per sfuggire a facili manierismi. Le sue immagini comprendono, a parte le opere astratte in senso stretto, figure angeliche, che ci indagano, come a guardarci l'animo, ci penetrano per mettere a nudo le nostre fragilità e farci assumere il carico delle nostre responsabilità. Un simbolismo forte e ricco di umanità, che esplora dimensioni a noi sconosciute, di sapore mistico, che si svelano magicamente ai nostri occhi. …”
Franco Bulfarini
… Attraverso una serie di universi poliformi l’autore propone dimensioni “altre” di possibilità moltiplicate. I personaggi rappresentati ci arrivano frazionati, smantellati e ricostruiti da un’incessante operazione di riscrittura costitutiva della significazione grafico-pittorica.
Il corpo è il vero oggetto dell’universo artistico in cui l’autore vuole condurre il visitatore. Sono presenza e insistenze di anatomie che si moltiplicano, che, provenienti da altri supporti, prendono forma quasi per “accidens” su nuovi supporti.
La messa in dubbio della modalità di adesione al reale conduce Calvelli non ad oscillare tra realismo ed astrazione ma ad accoglierli entrambi nel processo creativo. E’ la modulazione del modo di percepire così come è la rielaborazione dell’estrema fluttuazione dell’universo figurativo a dare ragione della loro compresenza. Legato alla pittura “classica” ama sapientemente reinventarla perché è un modo per non allontanarla dalla sua e nostra memoria. Angeli contemporanei portano all’interno della ricerca dell’artista un valore aggiunto. Nelle immagini di queste figure ibride, alate, per metà uomini e per metà messaggeri del cielo che irrompono ne territori dello scetticismo contemporaneo, si nasconde pur tuttavia la ragione di una differita ricerca di spiritualità. Sono forme transitorie continuamente in bilico tra l’esistenza terrena e quella dell’aldilà; si collegano tra la realtà fisica e un’immaginazione “metafisica” senza perdere mai la pregnanza della loro attualità.
Ciascuno ha il suo angelo! Calvelli unisce un disegno quasi accademico ai linguaggi della contemporaneità. Ricerca l’informale a partire dalla riproduzione dei muri scrostati di Pompei o degli affreschi distrutti dal tempo per approdare a posizioni più strutturate e molto coinvolgenti. In ogni caso è sempre presente l’idea della rappresentazione di una rappresentazione. E’ un modo di operare la messa in discussione della mimesi come copia fedele della realtà.
Per la verità la presenza di figure in forma di angeli è più legata all’antropologia culturale che non ad una teologia specifica di fondo. Dalla magia alle favole, dalla mitologia alle religioni misteriche questi angeli (abitanti della terra che possono volare o abitanti del cielo che possono muoversi sulla terra) sono sempre portatori di messaggi si speranze, di sogni, di bellezza. A meno che, absit iniuria verbis, non vogliano essere metafora di quella “parte degli angeli” che durante l’invecchiamento del whisky scozzese evapora dalle botti e si dipana nell’aria.
Gianni Cerioli.
Diverse sono le mostre personali e collettive in Italia e all'estero a cui partecipa l'artista Armando Calvelli ottiene apprezzamenti e riconoscimenti da parte del pubblico di collezionisti, di critici d'arte e di esperti del settore. Sue opere fanno parte di collezioni private e sono pubblicate su cataloghi e riviste d'arte.
2021 - MUSEO DI NONANTOLA (MO) - Mostra personale di Armando Calvelli "Caos nello stormo" Museo di Nonantola, Torre dei Bolognesi, Via del Macello. Inaugurazione venerdì 23 luglio, 19:30/23:30 La mostra è aperta fino al 26 settembre 2021, ingresso libero.
2020 – Mostra di pittura e scultura NonantoInvitalArte – premio Iva Montepoli, allestita nei suggestivi ambienti del palazzo Abbaziale. 1° Premio ad Armando Calvelli con l’opera “Caos nello stormo”.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista ARMANDO CALVELLI
Mostre significative:
- Galleria d'arte Moderna di Bologna.
- Galleria del fumetto a Torino, Galleria "La Suagia" a Gemona (UD).
- Galleria Cicconi di Macerata, Biennale delle arti di BERLINO.
- Salone del fumetto di Parma, Mercanteinfiera di Parma.
- Salone del libro per ragazzi Bologna.
- Treviso Comix.
- Comix galleria comunale di Crevalcore (BO).
- Galleria Golem di Bologna.
- "Diverse illusioni" galleria comunale di Crevalcore (BO).
- "Atmosfere" galleria comunale di Crevalcore (BO).
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 3.000,00/3.500,00 a salire.