URBINO - NUOVO LIBRO
Giovedì 7 luglio 2022 presentazione del nuovo libro di JohnBetti "Il gioco del Duca"
la storia del Montefeltro e del Ducato di Urbino raccontata da Federico in persona. Urbino, Cortile di Palazzo Odasi ore 17:30
Nel 2022, le opere di Briciaccoli
sono visibili alla mostra "Neronart" al Castello Brancaleoni Piobbico (PU). Articolo pubblicato su Il quotidiano Il Resto Del Carlino.
Personale dell'artista Maurizio Setti
dal titolo "Sulle onde della musica"
1° luglio/31 dicembre 2022
presso il negozio di apparecchi acustici AUDIOMEDICA di Parma, strada della Repubblica, 49.
Inaugurazione dell’evento dedicato alla “Città della Speranza” giovedì 2 giugno alle ore 10.00, sala ovale di Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (VE). Tra gli espositori segnaliamo lo scultore Aldo Pallaro.
Luigi Camellini vive ed opera a Novellara (RE) pittore naïf per passione, autodidatta. Inizia a dipingere negli anni '70, la sua attività artistica è ricca di presenze in mostre internazionali e di premi ricevuti in occasioni importanti.
Oggi, l'arte di Camellini è apprezzata da un vasto pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri, le sue opere sono presenti, su invito, in mostre d'arte e si possono considerare una forma artistica rinomata ed apprezzata.
Luigi Camellini èorganizzatore di manifestazioni e rassegne pittoriche allestite in diverse località della Bassa Reggiana.
Premiato nel 2009 con la Medaglia d’onore dal Presidente della Repubblica per meriti artistici, vincitore nel 2011 del concorso internazionale di pittura a Varenna sul lago di Como.
Ad oggi sono innumerevoli le partecipazioni ad eventi e mostre sia in Italia che all’estero, con apprezzamenti significativi da parte del pubblico e della critica. Numerosi riconoscimenti, tra medaglie e premi, ha ricevuto l'artista Camellini.
L'ARTISTA AFFERMA:
"Era scattata in me la voglia e il bisogno di testimoniare, attraverso la pittura, quegli ambienti, quelle storie vere, vissute e raccontate, i profumi, i sentimenti, le fatiche, il lavoro e quella cultura che stava inesorabilmente scomparendo”.
"La cena" - 2016
acrilico su cartone telato - cm 25x35 - pezzo unico.
Luigi Camellini è pittore per passione e per ispirazione naturale, per la sua arte sceglie un linguaggio espressivo abbracciando la pittura naïf che si distingue nella rappresentazione mediante una costruzione originale di pulizia, candore e semplicità.
L’artista dichiara un gusto primitivo della narrazione evidenziando una saldezza compositiva dell’opera ed una solida e vivace stesura pittorica.
Nelle opere troviamo il racconto della vita paesana, delle abitudini domestiche, della vita contadina, botteghe e personaggi caratteristici, un’insieme incredibile di elementi reali che coesistono in un ambiente perfetto circondato da una fiorente natura.
Con vena perspicace l’artista osserva il mondo odierno ed inevitabilmente sovrappone passato e presente trovando la stesura di un futuro imminente che non porta nulla di buono se non di devastazione, non solo di una veduta paesaggistica ma anche di valori significativi che fanno parte dell’essere umano.
Una pittura di coscienza che mette a dura prova la sensibilità dell’individuo.
Guarda il video delle opere di Luigi Camellini su youtube.
Tra i critici d'arte, i giornalisti e le personalità che hanno scritto sulle opere di Luigi Camellini segnaliamo: Andrea Dal Cero - Stefania Ferrari.
"Speranza"
acrilico su tela - cm 40x60 - pezzo unico.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
LUIGI CAMELLINI
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
L’amore aleggia nelle opere di Luigi Camellini, armonia e serenità risiedono nei personaggi ritratti, rappresentati in una scelta fisionomica sobria per far emergere principalmente le azioni ed il contorno paesaggistico. Camellini crea una sorta di paragone tra passato e presente, da una parte esalta la bellezza naturale, mantenuta viva anche grazie al duro lavoro dei campi, dall’altra acclama strutture architettoniche presenti oggi nella catena industriale e nel progresso di una metropoli.
Nelle opere di Camellini appare un’umanità descritta attraverso uno sguardo amorevole, i luoghi assumono un fascino indescrivibile che nasce principalmente dai colori vivaci ed equilibrati, la natura risplende nel suo fascino rigoglioso. Queste scene affettuose sono quasi sempre circoscritte in forme precise delineate da bolle di sapone, libri, forme geometriche o astratte, una rappresentazione scelta appositamente dall’artista per ricordarsi della giovinezza e di una fanciullezza spensierata. Al contrario le scene industriali, che spesso si presentano sempre sullo sfondo, possiedono colori cupi, l’artista crea dei giochi cromatici di chiaro scuro tra le diverse tonalità del bianco e del nero.
Rifiuti, inquinamento, cieli torbidi, il tutto oggi è deturpato da un’industrializzazione in continua evoluzione, in questa scelta descrittiva l’artista non ritrae mai la figura umana, come se fosse ormai inutile perché schiacciata dalla sua stessa comodità, al contrario l’immagine dell’uomo è sempre presente nelle rappresentazioni di un mondo passato dove si dava importanza principalmente alle attività familiari e alla realizzazione di prodotti di qualità.
Uno stile naïf affiancato ad una pittura contemporanea, nell’arte di Camellini si evince la sua bravura nella costruzione compositiva che procede seguendo uno scandito rituale. Ogni figura raggiunge la sua completezza sulla tela come se si trattasse di un libro che si allarga magicamente sullo scenario di un palcoscenico. Luigi Camellini attua uno studio anche sulla miniatura, una decorazione minuziosa di diversificati scenari arricchiti da un impasto compatto ed inteso di colori e luci. L’artista, nelle ‘miniature’ narra figure, paesaggi e azioni descritte in artificiosi colori splendenti, trasforma la scena compositiva in un racconto che lascia libera interpretazione al fruitore.
Nelle opere si ammira la contiguità dei due mondi, passato e presente, che si avvicinano e nello stesso tempo si allontanano, come se fossero delle scene di uno studio fantastico e teatrale.
Luigi Camellini trasforma l’opera d’arte in un mondo senza confini, dipinge la memoria dell’uomo che oggi appare come se fosse una forma favolistica di un tempo perduto. Nello stesso tempo l’artista lascia spazio all’immediatezza del presente, alla sua corsa verso mondi ignoti che non suppongono nulla di buono dove aleggiano architetture industriali, edifici che soffocano del tutto la bellezza del mondo naturale. In questa descrizione pittorica l'artista osserva perfettamente le regole della prospettiva, dell’equilibrio strutturale e delle proporzioni, gli edifici rappresentati sono imponenti e sempre uguali, rigidi nella costruzione, una scelta pittorica per esaltare la bruttura estetica dell’evoluzione industriale e del progresso.
Gli uomini, la natura e la città ci guidano alla scoperta dell’animo umano, una creazione che permette all’individuo di percorrere le vie di una profondità interiore. Le opere ci mostrano quanto sia ricca la vita e la sua bellezza; Luigi Camellini diventa uno straordinario osservatore del mondo che ci circonda ed attraverso una profonda riflessione crea un legame, talvolta compromesso, tra uomo, natura e progresso dove coesiste una visione poetica e grottesca che svela la poetica del mondo artistico di Luigi Camellini.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – ottobre 2019
ANTOLOGIA CRITICA
Ci sono profumo di fieno e gorgogliare di ruscello, candore di neve e canti di festa, racconti di nonni e giochi di bimbi in quei quadri, che sono narrazioni storiche, ricordi indelebili d'infanzia e di luoghi, vissuti in prima persona da Luigi Camellini, cantore naif e della semplicità.
Le note di colore presenti nei suoi lavori si accostano perfettamente al vero, a ciò che l'occhio percepisce e la mente ama.
L'amore di Camellini per la pittura e per la poesia del mondo, così come la natura lo ha donato, traspare e si dipana tra le nubi di cieli tranquilli, tra i filati di lana delle donne, tra i raccolti e i grappoli d'uva, per raggiungere una dimensione che si avvicina alla sacralità, pennellata dopo pennellata, immagine dopo immagine, rammentando di attimi perduti, sì, ma che mai morranno perché immensamente nutriti d'affetto.
Eppure la sua pittura, pur così profondamente naif, così pura e aderente ai parametri di questo particolare stile, riserva sorprese, tocchi di originalità e profondità di intenti che vanno ben oltre il solo piacere dell'arte, del solo dedicarsi al dipingere.
Le sue opere sono vere dichiarazioni, sono avvertimenti, sono constatazioni, sono speranze legate a un mondo che sta scomparendo, che è stato fagocitato dalle città sempre più invadenti, con il loro cemento, con l'inquinamento, con la frenesia e la mancanza di contatto umano, di tradizioni da tramandare, di storie attorno al fuoco, di feste all'aperto, della luce del sole che sorge e dei tramonti da ammirare in silenzio.
A volte, i panorami idilliaci di Camellini improvvisamente perdono i colori, diventano grigi e anonimi come le metropoli che avanzano, in cui ciminiere e grattacieli prendono il posto di alberi e nastri di caldo catrame si insinuano tra i campi al posto dei torrenti, ridotti ormai a discariche e privi di vita.
Le due immagini, i due mondi, si affiancano, ma non si toccano. Dove inizia l'uno, lì termina l'altro, in una incompatibile convivenza. Dove c'è morte, non può esserci vita e viceversa.
I quadri di questo autore, dalla lunga esperienza pittorica e sempre dedicata al naif, sono degli autentici resoconti, che non riportano solo il passato, visto con nostalgica, ma che gridano il presente, percepito come minaccia a una natura sempre più sottomessa e soccombente a una distruzione selvaggia e incosciente in nome di un progresso che non sempre è tale.
Luigi Camellini, conoscitore e aedo dei panorami e delle campagne presenti nella Bassa reggiana, riporta sulle sue tele i giorni felici e spensierati della propria infanzia, immersi nella libertà dei campi, dei filari, delle rive dei ruscelli, incantato ad ascoltare le fiabe dai nonni, che da tempo immemorabile tramandano ai nipoti.
E anche i quadri di questo pittore naïf, che ha fatto del “candore” uno strumento di monito, sono fiabe di un tempo passato in cui i colori e le forme raccontano, forse più di qualunque parola.
Stefania Ferrari
"Si chiude il sipario"
acrilico su tela - cm 50x70 - pezzo unico.
"Le sue opere ripropongono, con la poesia e la fantasia proprie di questo genere espressivo, scene di vita contadina legate ai ricordi della sua infanzia, quando l’attività nelle campagne scorreva più lenta, più autentica, e il rapporto con la natura era certamente più immediato e più intenso. ...
Camellini, dopo aver assistito ai grandi cambiamenti del mondo agricolo e al passaggio dalla società prevalentemente contadina a quella industriale.
... Questo compito di tramandare i luoghi, i personaggi, le atmosfere della sua infanzia, Camellini lo ha assolto con amore e delicatezza, aiutato da questo genere artistico semplice e suggestivo nel contempo."
Andrea Dal Cero - articolo pubblicato su IL GIORNALE DEL PO
Un mondo reale che abbraccia speranze e semplicità, nella pittura di Lugi Camellini si trasmettono valori nati principalmente dalla famiglia, dalla fanciullezza, dalle tradizioni. Un connubio tra passato, presente e futuro si concentra in tutta la produzione pittorica di Camellini che con maestria tecnica, colorista e ingegno creativo, affronta una pittura dalle caratteristiche naïf con elementi significativi che diventano metafora di diversificati concetti. Una pittura che diventa espressione figurata della natura dell’uomo.
Il presidente, dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione incontra
l'artista Luigi Camellini
inaugurazione sabato 23 novembre 2019 ore 16:00 presso Sala Civica di Albinia (RE)
la mostra resterà aperta fino all'08 dicembre 2019.
Tra i premi principali ricevuti, segnaliamo:
- MEDAGLIA D'ONORE al valore artistico dal presidente della Repubblica, attribuita in quanto primo classificato per il miglior dipinto a tema, al premio nazionale svoltosi a Correggio (RE).
- Primo classificato (premio a tema) a Varenna (Como), con l’opera ”abbandono delle campagne” Concorso Internazionale di pittura naïf (Artisti partecipanti 240).
Si segnalano le mostre su invito:
- LONDRA, THE BRICKLANE GALLERY.
- Cluny, FRANCIA, Museo minerario di Wilburg GERMANIA.
- NEW YORK, aprile 2018, fiera mondiale dell’arte con lusinghieri risultati.
Significativa la donazione di un’opera, di tema ambientale, al Papa, dopo l’enciclica sull'ambiente “LAUDATO SI’.
"Il sapone della nonna"
acrilico su tela - cm 70x60 - pezzo unico.
"L'aratura" - 2017
acrilico su tela - cm 30x40 - pezzo unico.
"La raccolta della legna" - 2016
acrilico su cartone telato - cm 25x35 - pezzo unico.
Tutte le opere dell'artista Luigi Camellini catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.000,00 a salire.