INTRODUZIONE ALL'ARTE DI LEANDRA SENESI
L'anno 2020/2021 è per l'artista Senesi un momento importante che conduce la sua arte creativa verso una forma ancor più suggestiva ed originale.
Mostra "Le opere di TULLIO PETTENI alla luce dei Maestri dell'Impressionismo francese e dell'avanguardia parigina" inaugurazione sabato 13 febbraio 2021 alle ore 10:30 presentazione di Giovanni Dal Covolo.
Un lungo percorso di sperimentazione conduce l’artista Eros Mariani ad abbracciare la difficile scelta dell’arte scultorea dove trova nella tridimensionalità la sua massima realizzazione. Avendo interesse per l’archeologia e gli avvenimenti dell’uomo preistorico Eros Mariani concentra la sua creatività nella saldatura del ferro, un materiale resistente che l’artista con maestria ed ingegno creativo lavora accuratamente plasmando la materia con eleganza ed amore.
http://www.erosmariani.it/prima.htm
Mariangiola Maranzana in arte Giò Ferrante vive ed opera a Treviso.
Fin da piccola rivela spiccata attitudine al disegno, cui si dedica con passione, incoraggiata dai lusinghieri giudizi del prof. Grecchi, insegnante presso l’Accademia delle Belle Arti e amico del padre, raffinato pittore dilettante; seguita da insegnanti privati, inizia lo studio del pianoforte raggiungendo apprezzabili risultati.
Dopo un corso di pittura, tenuto nel 1980 presso il Circolo Ufficiali, ritrova l’antico amore per l’acquerello; con alcuni insegnanti sperimenta varie tecniche di pittura e muove i primi passi nell’affascinante mondo dell’arte. Dalla sua prima mostra, presso la biblioteca comunale di S. Antonino (1987), firma i suoi quadri “Gio’ Ferrante”.
Dal 2002 partecipa come artista socio all’attività del Centro per la Cultura e le Arti Visive “Le Venezie” di Treviso.
Il suo nome figura in diversi cataloghi ed annuari d'arte contemporanea, le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private in diverse città italiane.
Dopo le scuole elementari e medie frequenta l’Istituto Superiore “G. Sommeiller” di Torino e consegue la maturità con ottimi risultati; l’anno scolastico successivo insegna materie pratiche d’ufficio presso una scuola statale a Ciriè (Torino), come attività di volontariato insegna inglese in una scuola serale femminile.
Il suo impegno per il sociale la induce ad occuparsi dei problemi e della valorizzazione delle donne che vivono in casa prendendosi cura della famiglia: aderisce così all’embrione del Movimento Italiano Casalinghe (MOICA), nato a Brescia nel 1982; fonda un numeroso gruppo a Treviso e ne diviene presidente fino al 1990. Nel 1989/1990 assume la presidenza della Consulta Femminile Comunale.
Nel 1987 inizia la sua collaborazione a Radiovita, emittente radiofonica diocesana, ideando e conducendo, dal 1987 al 2002, un programma in diretta cui fornisce voce, ricerche, musiche ed interventi di ospiti e personaggi famosi. Per perfezionare la pronuncia frequenta la Scuola di Dizione e Recitazione di Silvana Bolzan. Dopo il conseguimento del diploma, con la Compagnia “E. Duse” recita in diverse rappresentazioni alla radio e in teatro. E’ apprezzata presentatrice di spettacoli musicali e lettrice di testi letterari: collabora nel 1994 anche con l’emittente televisiva Antenna 3, nel programma “Ore 12”.
Nel 1989 partecipa alla rifondazione in Treviso di una Sezione della FIDAPA (Federazione Donne in Arti Professioni e Affari) di cui, nel biennio 2008/2009 assume la presidenza. Da alcuni anni, inoltre, tiene corsi di pittura ad acquerello per la terza età presso alcuni Centri Anziani di Treviso.
Guarda il video delle opere di Giò Ferrante
Sulle opere dell'artista Giò Ferrante hanno scritto numerosi critici, segnaliamo: G. Ambrogio - G. T. Bagni - E. Bellò - S. Bolzan - R. Borsotti - L. Bortolatto - F. Graziati - C. Guidoni - T. Higgs - V. Magno - T. Manera - F. Melato - C. Perusini - L. Pisanello - P. Rizzi - S. Rossetto - R. Sicurelli - L. Simeoni - O. Stefani - ed altri - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
L'artista Giò Ferrante con il critico d'arte Vittorio Sgarbi
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
L’artista Giò Ferrante trasmette sulla tela le sensazioni che prova guardando un rigoglio di fiori o un particolare paesaggistico, le opere esprimono serenità e amore per la vita.
Pochi ed essenziali tocchi di colore per comporre un’immagine, che sia un mazzo di fiori o una veduta di paesaggio, pennellate decise ed emozionanti esprimono la poetica del soggetto.
Giò Ferrante cattura la bellezza del mondo naturale, luoghi in cui è rappresentata la vita dell’artista dove compaiono emozioni e ricordi interpretati in una dimensione sognante.
Una pittura che rammenta i grandi maestri dell’800 Veneto, una coloristica veneziana circonda paesaggi e nature morte che richiamano lo stile di Filippo De Pisis.
Giò Ferrante sviluppa un linguaggio proprio ed originale, attraverso la tecnica dell’acquarello evidenzia tonalità cromatiche intense per evidenziare caratteristiche e particolarità di un fiore, di un paesaggio o di un'architettura.
Una pittura che diventa poesia, tratti raffinati di riverberi e chiarori, un tratteggio frenetico e nello stesso tempo armonioso, circondano l’attuale quotidianità.
Giò Ferrante ricerca l’equilibrio naturale unendo ad esso le proprie emozioni che si evidenziano in maniera ordinata, i contrasti cromatici sono attutiti da corpose sfumature che donano all’opera tranquillità e calma.
Una pittura che diventa una liberazione per la mente, una forma di meditazione che sorveglia la realtà, l’immaginazione e l’istinto. L’artista è dotata di abilità tecnica, coloristica e compositiva, le sue opere possiedono fascino e ci donano la bellezza suggestiva dei luoghi. Sensazioni ed emozioni colorate si nutrono delle tradizioni culturali dell’arte, della letteratura, della leggenda e della spiritualità, una pittura ricca di messaggi che si adagiano sull’opera mediante una colorazione decisa, luminosità, brillantezza e limpidezza si susseguono esaltando la composizione e liberando emozioni profonde.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - marzo 2018
“… I soggetti più ricorrenti nei suoi panorami sono gli scorci della sua città: piazze, strade, palazzi, chiese e soprattutto i corsi d’acqua che pulsano dentro e fuori le mura. Preferibilmente questi luoghi sono ritratti in momenti di pace assoluta, quando la figura umana è appena andata fuori campo oppure deve ancora entrare in scena; ...
In questi quadri, ariosi e limpidi, dove il cielo è sempre un protagonista, si respira così un’atmosfera di sospensione, di attesa, quasi di sogno, che fa pensare un poco alla suggestione di opere metafisiche cariche di echi e presagi, ma che richiamano alla mente le atmosfere leopardiane, dove la speranza, la promessa, l’aspettativa è l’essenza stessa del sentimento poetico."
Emanuele Bellò
"… Il disegno deciso, fluido mai banale è frutto d'un lungo studio e d'una applicazione appassionata, sincera e viva della realtà nella rappresentazione grafica con i vari mezzi espressivi, fra i quali, dominante, ma non unico, l’acquarello. … Apprezzo il suo colore con le varie tonalità diverse da quadro a quadro, da soggetto a soggetto. La tenuità o l'intensità del colore, i suoi chiaroscuri, la luce sapientemente materializzata conferiscono alla tela suggestioni d'intensa emozione per lo spettatore attento. I suoi fiori: le calle, i girasoli, le gerbere, l’iris… esplosioni di eleganza, di raffinate sensazioni visive e olfattive che sprigionano vitalità, ritmo, intensa poesia. Il colore col disegno, la prospettiva, la luce sono tutti elementi significativi e determinanti nella composizione floreale, così come nella ritrattistica e così nelle espressive angolazioni cittadine. C’è molta passione e studio di forme stilistiche negli acquerelli di Gio’: armonia fra prospettiva, luce, colore, disegno.Ogni particolare è attentamente studiato come sempre nelle opere dei grandi maestri. L’artista ci dona sensazioni raffinate d’una bellezza intensa, appagante di luoghi raccolti e amati, direi, con una parola, indimenticati."
Renato Borsotti
"... Tecnica prediletta dell'artista è l'acquarello, ma Giò non disdegna i colori acrilici e le tecniche miste. .. La sua arte non cerca competizione con la realtà, si ritrae nei recessi del suo immaginario per produrre i talismani, gli slittamenti, le sospensioni del 'suo' mondo. ... La luce rischiara li luogo dell'evento e dove non arriva i dettagli risultano mobilmente chiaroscurali. Il territorio abitato dalla Ferrante dà forma al nudo femminile e al ritratto. Nelle sue epifanie, la pittura non abbandona l'edonismo mondano della bella sagoma, pur accentrando la concretezza dei propri mezzi fondamentali: luce, ombra, materia, segno. ...
Con gli acquarelli, eseguiti in maniera perfetta e con sottile percezione del colore fluido e luminoso, Giò Ferrante ha costituito una base essenziale, moderna, del paesaggio. ..."
Luigina Bortolatto
"... L'atteggiamento dell'artista sta nel rappresentare l'oggetto quale che sia, in modo emozionante, commovente, drammatico. L'oggetto non conta. Basti pensare che la musica non ne ha ed è forma pura ... La bellezza delle cose sta nella loro esistenza e nel modo con il quale sono rappresentate. Gli acquarelli di Giò non fanno eccezione a queste regole: per leggerli bene e gustarli con passione è certamente utile conoscere il linguaggio e i codici; inquadrature e colori, luci e ombre. ..."
Ciro Perusini
“Turgida ed intensa, l’immagine si muove, si dilata, esce dai consueti parametri: è prensile e sensuale, sempre viva. Splendide le sue nature morte con frutta; suggestivi i tagli di luci nei paesaggi veneziani; libera ed intensa l’"impressione”, al limite dell’astrazione fantastica…”
Paolo Rizzi – “La magìa dell’acquerello”, Piazzola sul Brenta, 1996
Il nome dell'artista Giò Ferrante figura in diversi cataloghi ed annuari d'arte contemporanea, tra cui il catalogo Mondadori di Arte Moderna ed il Catalogo dell’Arte Triveneta. Molte sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private. Un suo quadro è stato acquisito dalla Pinacoteca dell’Acquarello di Padova ed alcuni suoi elaborati sono stati utilizzati come manifesti. Le opere dell'artista Giò Ferrante fanno parte di collezioni private e pubbliche, ricordiamo: Provincia di Treviso - Comune di Treviso - Comune di Burano (Venezia) - Comune di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) - Comune di Paese (Treviso) - Comune di S. Biagio di Callalta (Treviso) - Comune di Roccaraso (L’Aquila), Comune di Camalò (Treviso) - Comune di Vedelago (Treviso) - Poste Italiane S.p.A. - Fondazione Cassamarca, Circolo Ufficiali di Treviso - Comitato Provinciale C.R.I.; numerosi collezionisti in Italia ed all’estero possiedono le sue opere.
"Autunno" - 2008
acrilico, acquarello - cm 50x70
Principali mostre:
2021 - Rassegna espositiva che si apre il 6 febbraio 2021 con la mostra collettiva “Colorismi” a cura della Dottoressa Ombretta Frezza, presso il Mecenate Tea Lounge Eventi a Treviso (sala divenuta da quattro anni luogo prediletto di ritrovo tra artisti e cuore pulsante della cultura trevigiana). La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio 2021.
2017 - Mostra personale dell'artista Giò Ferrante "Acquarell", Circolo Unificato dall'Esercito Treviso, 12/27 dicembre 2017.
- Vedelago (Treviso) Sala della Biblioteca Comunale.
1990 - Treviso, Ca’ dei Ricchi.
1989 - Grassobbio (Bergamo), Villa Belli.
1988 - Treviso, Artisti in Via Barberia.
- Roccaraso (L’Aquila), Sala Consiliare del Municipio.
1987 - Treviso, Biblioteca Comunale di S. Antonino.
- Brescia, Galleria La Cavallerizza.
Tutte le opere dell'artistaGiò Ferrante catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno di carattere economico, le opere dell'artista.