Numerosi critici hanno recensito le opere dell’artista Clara Ghelli, segnaliamo:
Silvia Arfelli - Beatrice Buscaroli - Matelda Buscaroli - Giorgio Celli - Valerio Dehò - Andrea Federici - Luciana Gandini - Manuela Goldoni - Angelamaria Golfarelli - Monica Lacoppola - Anacleto Margotti - Francesco Martani - Silvio Mini - Lorenza Miretti - Monica Miretti - Milena Monti - Mario Nanni - Rosanna Ricci - Davide Rondoni - Gregorio Scalise - Claudia Sensi - Paola Serra Zanetti - Chiara Strozzieri - Leo Strozzieri - Michela Turra - Athos Vianelli - Roberto Vitali - Vladimiro Zocca - Gian Luigi Zucchini.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
CLARA GHELLI
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Clara Ghelli ha la capacità di sovrapporre l’immagine infantile con l’arte moderna, attraverso le strategie di diverse correnti artistiche l’artista supera il reale per arrivare in luoghi della mente profondi. Con maestria tecnica ed ingegnosa Clara Ghelli utilizza diverse tecniche pittoriche arrivando fino all’uso del collage che le permette di assemblare vari materiali con ingegno creativo.
La colorazione ed il taglio della composizione è ispirata al futurismo, si anima nello sfondo che risulta essere dinamico con sorprese di linee, forme geometriche e simboli, le figure sono il centro dell’opera, si presentano statiche in diverse posture che richiamano al design di tessuto e della moda, lo sguardo è espressivo e rappresentato secondo le linee fondamentali della pittura del fumetto.
I sentieri che l’artista Clara Ghelli segue sono opposti, troviamo fiaba e fumetto, disegni di figurini ed espressività di volti, un processo creativo accattivante che conquista l’amatore d’arte ed il collezionista.
Attraverso la routine della vita quotidiana, l’artista, scava nell’interiorità, nella mente, luogo perfetto per stabilire un rapporto tra consapevolezza ed inconscio. L’immaginazione diventa capacità penetrante, Clara Ghelli cattura le motivazioni della fantasia ed, attraverso l’arte pittorica, le conduce in superficie. Una pittura di notevole intensità visiva, le opere sono equilibrate ed ordinate nello stesso tempo, i piani sono creati attraverso moduli precisi o secondo criteri astratti, i volti delle figure esprimono identità differenti. Clara Ghelli fonda la sua arte su filosofie e concezioni simboliche, sviluppa simili tematiche ma con metodi pittorici velatamente diversi, l’interazione dei segni e dei colori vivaci evidenzia il tono delle opere, a volte ironico, comico ma anche profondamente riflessivo. Le opere di Clara Ghelli sono specchio di nostalgie, ricordi e aspirazioni concrete.
Le atmosfere che circondano l’opera sembrano indirizzarsi verso la risposta ad una precisa domanda, sfumature imponenti, luminose ed oscurate, intrise di un morbido coinvolgimento emotivo e nello stesso tempo freddo e cristallizzato. L’opera acquista valore sviluppando un passaggio tra la profondità degli istinti che cercano via di fuga nel colore e nella composizione strutturale di matrice astratta, e la superficie che crea le apparenze delle forze segrete dell’animo umano. Artista che stupisce l’osservatore attraverso la realizzazione di opere suggestive, ricche di caratteristiche pittoriche che comprendono varie correnti e stili artistici del passato e della modernità, Clara Ghelli lascia spazio al racconto di componenti quotidiane, di ricordi e di pensieri rivolti all’infanzia.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - marzo 2019
"Sequenze" - 2010

acrilico, collage su tavola - cm 100x70
ANTOLOGIA CRITICA
“… Il disegno infantile per Clara è lo strumento più efficace per coltivare ancora la gioia di sognare, punto per ripartire dopo l’azzeramento delle sovrastrutture, verso la vita autentica, scevra da ogni ipocrisia e menzogna. Sorprende poi un sottinteso ossimoro insito in tutta la produzione pittorica di Clara Ghelli: che sa da un lato il disegno infantile che sempre lei inserisce con la tecnica del collage è sinonimo di anarchia e libertà piena, per l’altro il suo rigore compositivo sfiora addirittura quel perimetro operativo un tempo definito ‘arte programmata’. Come definire i suoi lavori? Sogni, appunto, fiabe profumate, gocce di vita automatica, frammenti del sacro, incorporeità della luce e del colore in delicatissimo equilibrio tra loro.”
Leo Strozzieri, 2017.
“… Come tutte le immagini, come tutte le parole, quelle di Clara Ghelli non sono innocenti e non sono innocenti gli universi ai quali fanno riferimento: da Franz Marc a Vassilij Kandinskij, dal futurismo alla pop art, dall’illustrazione ai manga. L’insorgenza delle immagini genera ‘volti’, sguardi allusioni che disegnano un tessuto carico di seduzione e pericoli. … Le seduzioni del colore e dello spazio testimoniano la vivacità e l’incanto della vena persistente di verifica che si annida nel gesto che la pittrice esegue. …”
Beatrice Buscaroli
"Frammenti" - 2010

acrilico, collage su tavola - cm 60x60
“ … Trovo interessante la componente dell’infanzia che la Ghelli sta indagando attraverso lacerti desunti dal mondo dei fumetti o dai suoi quaderni di scuola elementare, perché si ratta di una componente dell’inconscio che emerge nelle sue opere dopo una sorta di ‘raffreddamento’ mentale. Quindi non un surrealismo puro, completamente abbandonato all’inconscio, ma razionalizzato attraverso un passaggio dell’intelletto.”
Mario Nanni
“… I volti della Ghelli, che non possono essere, storicamente, ritratti ovali e a tutto tondo, ma angoli frammentati, dove lo sfondo gioca a rimpiattino con le espressioni del viso, con la sua forma, con il suo inserirsi nell’esistente. Quei visi, si può anche supporr per ipotesi, sono residui di forme, sono degli inviti al volto, che d’un tratto l’occhio distingue nel gioco delle scomposizioni, come se anche il più accanito persecutore di immagini non riuscisse a decolorare le forme sottostanti, resistenti ed ottuse.”
Gregorio Scalise
"Sequenze n° 10" - 2006

acrilico su tavola - cm 89x42 - pezzo unico.
“… Nel caso di Ghelli, emerge con forza la sua capacità di gestire la nuova funzione della pittura di generare energie creative. … Ghelli nel suo lavoro, …, ha elaborato una sorta di geografia dello sguardo. Un genere di grammatica del vedere che, in tempi di crisi della fabulazione, ritrova nell’agile mezzo pittorico, l’incanto d’istituire un diario spazio-temporale di percorsi mistici.”
Paola Serrazanetti
“… Nella pittura della Ghelli, potrebbero emergere talvolta citazioni di un certo Picasso degli anni 1916-17, ma qui più tese all’astrattismo, nella combinazione di forme geometriche stilizzate dove si stagliano i frammenti espressivi ispirati dai disegni Tisselli ma rivissuti nella fredda, quasi iperrealistica matematicità della rappresentazione. Un astrattismo formale che evoca pure un certo Magnelli degli anni 1930 e poi 1950/60, con qualche curiosa apparizione di originalità futurista, ma non estesa alla febbrile concitazione del movimento quanto alla più ludica elaborazione di un Depero, senza tuttavia la sua smagliante vivacità cromatica. I colori volutamente spenti e opachi di Clara Ghelli, sono peraltro specchio del freddo disincanto che i volti sembrano esprimere, nella loro raggelante fissità o nella addirittura smembrata frantumazione. …”
Gian Luigi Zucchini
“Clara, a sua volta, scompone sfondi con l’acrilico acquerellato, rompendo, in un certo senso, il movimento statico della figurazione futurista. Infatti, la trasparente tonalità di un colore è fissata attraverso le sue gradazioni nello spettro solare, senza alterazioni, come magica dominante di un cromatismo equoreo. Continuità cromatica che crea un’atmosfera limpida, sfasata in piani come riflessi di una scomposizione dell’anima in sovrapposti slittamenti orizzontali dei volti.
Sono volti, dai segni grafici semplificati che, mentre esprimono espressioni elementari con pochi tratti, non fanno spessore sulla serena leggerezza del fondo. Questo modo di usare lo sfondo richiama l’espediente tedico di ripresa del blue back, letteralmente “sfondo blu”, che consiste nel fare apparire i personaggi di una sequenza in un ambiente o “sfondo” diverso da quello nel quale sono realmente collocati. E’ un’arte antiromantica che si libera della tirannia dello spazio, attenta ai suoi caratteri formali, oltre i contenuti ideologici e sentimentali.
La strutturazione delle immagini entro parametri rigorosi, permette un’autonoma libertà d’organizzazione dei segni e dei contorni, nei quali il colore, accuratamente calibrato, ha la funzione di affermazione concettuale, visiva ed esistenziale. …”
Vladimiro Zocca – Mostra OCCHI A TRE MANI di Clara Ghelli e Marco Pasini, 2003.
“… Troviamo qui una scelta delle opere “storiche” che in un percorso diacronico rivelano i momenti salienti della produzione della pittrice (raggruppati in catalogo nella parte sottotitolata Le forme) ed un più ampio gruppo di lavori degli ultimissimi anni (la sezione I volti) che testimoniano i risultati delle ricerche più recenti. Così passato (Le forme) e presente (I volti) ci appaiono davvero come le due facce, le due diverse facce, di una stessa poetica (ed ironicamente di un medesimo catalogo) che già ci proiettano verso il futuro con un assaggio di opere ancora “fresche di colore” (Meditazione, 2002). Questa duplice temporalità viene in Clara Ghelli ampliata da un ulteriore profondo dualismo che investe il procedimento narrativo utilizzato per “raccontare” gli oggetti. All’origine del suo percorso, l’artista ha ritratto sulle sue tele una natura non descritta con abbandono e gusto del particolare, ma sintetizzata in forme primarie, in foreste delle quali si distinguono solo le verticali dei tronchi o le masse sferiche delle cime, quando, addirittura, non si vedono sospese in uno spazio, apparentemente vuoto, tracce ondulate a segnalare espressionisticamente le forme naturali ridotte a presenze in-naturali affidate al colore (Alberi, 1991). …”
Lorenza Miretti
"Scissioni n°1" - 2004
.jpg)
acrilico su tavola (2 opere montate vicino) - cm 70x68 - cm 18x64 - pezzo unico.
“Ogni mutamento serve alla pittrice per spingersi un passo oltre, per procedere nella scomposizione di un oggetto (in questo caso l’elemento naturalistico degli alberi) portando a parziale compimento (nessuna ricerca artistica è mai conclusa) una propria scelta artistica. E se in altre opere il nome di Kandinski del periodo fauve in cui esponeva a Monaco con la Nuova Associazione sorge spontaneo per il dato coloristico e per la pennellata grassa, è invece da Franz Marc che prende inizio questo percorso interamente calato nell’analisi della Natura. Arte e natura s’incontrano sul terreno della libertà. E se i riferimenti alla Filosofia della Natura conducono inevitabilmente nell’alveo della cultura tedesca, il percorso di Clara Ghelli approda all’essenzialità dell’assenza di colore. Nell’andamento analitico della sua produzione artistica, la chiarificazione della forma è affermazione della soggettività.”
Valerio Dehò
Clara Ghelli è artista conosciuta ed apprezzata nel mondo dell'arte contemporanea, le innumerevoli esposizioni e partecipazioni a personali in Italia e all'estero, conducono la sua arte al raggiungimento di notevoli risultati, sia nella conquista di riconoscimenti e premi sia nelle continue recensioni, segnalazioni e pubblicazioni.
L'artista Clara Ghelli
"Frammentazioni" - 2004

acrilico su tavola - cm 70x100 - pezzo unico.
Mostre in corso, anno 2019:
- CASTEL SAN PIETRO TERME (BOLOGNA) Clara Ghelli "Per fili e per segni - ... viaggio e dialogo tra infanzia ricordata e realtà attuale ..." inaugurazione sabato 14 settembre ore 17:00 a cura di Anna Boschi e Angelamaria Golfarelli (catalogo in galleria) 14 settembre / 06 ottobre 2019.
Studio d'arte FC, Via G. Tanari 1445/B Castel San Pietro Terme (Bologna).

Il presidente Michele Maione
presente alla mostra dell'artista Clara Ghelli
"Per fili e per segni - viaggio e dialogo tra infanzia ricordata e realtà attuale ...".
- VENEZIA - Mostra d'arte contemporanea "inaugurazione giovedì 6 giugno ore 14:00, Palazzo Zenobio, tra gli artisti presenti segnaliamo: Clara Ghelli - Associazione culturale "I2Colli" info@iduecolli.it
L'artista Clara Ghelli con Michele Maione alla mostra di Venezia
- Mostra dal titolo "Amalgama" tra gli artisti in mostra segnaliamo la presenza di Clara Ghelli che espone le sue opere, inaugurazione sabato 20 aprile 2019 ore 17.00 presso Elle Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Via Saragat, 13/a Preganziol (Treviso), presentazione di Siro Perin. 20 aprile/03 maggio 2019.
Mostre personali principali:
2018 - "Una stanza tutta per sé" Pinacoteca Bertocchi-Colliva a Monzuno (Bologna), a cura di Beatrice Buscaroli
- "Per fili e per segni" nell'Oratorio di San Sebastiano (Forlì) a cura di Angelamaria Golfarelli.
2017 - Nel mese di marzo viene presentata a Zola Predosa (Padova) e San Benedetto del Po (Mantova) la biografia di Francesco Martani: “Una vita multimediale” scritta nel 2016.
- Mostra “Le insidie della memoria ossia la seduzione delle immagini” galleria "Momenti d'artista", Bologna, a cura di Beatrice Buscaroli. L’artista Clara Ghelli crea un ambiente ispirato all'attività di sarto svolta dal padre. Figurini e oggetti trovano una nuova vitalità in un clima di sogno. La curatrice Beatrice Buscaroli scrive: "... Quel che sparge fuori è una storia di cose e di forme, di progressive maturazioni e accelerazioni: la sua infanzia non viene in alcun modo rivelata. E' lì però sotto qualche strato di colore."
- "Wunderkammer" Museo Civico di Medicina (Bologna) con presentazione di Monica Miretti e Leo Strozzieri.
2013 - “Ri-specchiarsi nell’infanzia”, Galleria Momenti d’artista, Bologna, presentazione di Davide Rondoni.
2012 - “Frammenti d’infanzia” Oratorio San Sebastiano, Forlì.

- “Ri-vivere l’infanzia” mostra di libri d’artista, nell’ambito della rassegna “Artelibro Festival del libro d’arte 2012" Oratorio di Villa Riccitelli, Comune di Bologna, Quartiere Savena.
- “Ri-vivere l’infanzia” mostra di quadri, evento organizzato in occasione della giornata del Contemporaneo AMACI, Comune di Bologna, Quartiere Savena.
2011 - Ristorante Osteria “Le Streghe”, Bologna.
- AMACI, Giornate del contemporaneo, “Magie di un tempo ritrovato”, presentazione con performance della nuova opera “Il sogno”. Bologna.
- “Il Fumetto per un neoumanesimo” Sala della biblioteca comunale, Monzuno (Bologna), testo critico di Leo Strozzieri.
2010 - Personale presso Villa Aretusi, Bologna.
- "Frammenti", Castello di Pico, Mirandola (Modena), a cura di Luciana Gandini.
2009 - Antologica "Frammenti" Palazzo Ducale di Revere (Mantova) a cura di Luciana Gandini.

- Scuola dell’infanzia, via Flosa, Medicina (Bologna), per l’inaugurazione del complesso donazione di sei opere esposte in via permanente.
2008 - “Pulsioni didattiche – Didactic Thrusts” Area museale di Ca’ la Ghironda, Spazio Atelier, Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna) presentazione e saggi critici: Giorgio Celli e Francesco Martani.

2007 - "I volti del disincanto, tra razionalità e astrazione. Clara Ghelli interpreta Sergio Tisselli" Sala Aemilbanca Loiano, Bologna, a cura di Gian Luigi Zucchini.
2006 - “I volti del disincanto, tra razionalità e astrazione” Clara Ghelli interpreta Sergio Tisselli, Sala Ivo Teglia, Aemilbanca di Monzuno (Bologna), a cura di Gian Luigi Zucchini.
- “Sguardi che tornano all’innocenza” L’Arte a Villa Giulia, Pianoro (Bologna).
- “Parole oltre lo sguardo” Golden Tulip Aemilia Hotel, Bologna, a cura di Monica Miretti.
2005 - “Talking Eyes” Pinacoteca Aldo Bergonzoni, Palazzo di Comunità, Medicina, Bologna.
2004 - “Parole oltre lo sguardo” Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 – G. Bargellini – Pieve di Cento (Bologna), a cura di Monica Miretti.
2003 - “Da Roloff a Lichtenstein: Nuove forme del volto” Istituto di Cultura Germanica, Bologna, a cura di Lorenzo Miretti.
2002 - “Clara Ghelli - Opere. Le forme I volti” Rocca di Bentivoglio, Bazzano (Bologna) a cura di Lorenzo Miretti.
2000 - Hotel delle Terme, Castel San Pietro Terme, Bologna, a cura di Monica Miretti.
- “Allo Specchio” Teatro al Navile, Bologna, a cura di Monica Miretti.
1998 - “Il fenomeno è l’anima; la folla è il volto” Sala dell’Affresco, complesso del Baraccano (Bologna), a cura di Gregorio Scalise.
1996 - “Tracce di Memoria” Palazzo della Comunità di Medicina, Bologna, a cura di Paola Serrazanetti.
1995 - “Frammenti di spazio” Galleria d’Arte “L’Ariete” Bologna, a cura di Monica Miretti.
1992 - “Natura naturans” Istituto di Cultura Germanica, Bologna, a cura di Valerio Dehò.
Principali mostre collettive:
2017 - “Artiste in collezionismo” Museo Archeologico Naturalistico dei Colli Euganei, Galzignano Terme (Padova).
2016 - Italia vs/ Europa, Galerie St Iacques, Bruxelles; il giorno 25 febbraio “Una finestra sull’arte italiana”, Sala Conferenze del Parlamento Eu ropeo Buxelles (BELGIO), a cura di Silvia Arfelli (Maya Desnuda eventi).
- “Arte è donna” Museo Diocesano di Terni.
- Mostra di pittura, Museo della Città e del territorio Palazzo Eroli, Narni (Terni).
- Giubileo Straordinario della Misericordia. Mostra solenne di Arte Sacra nella Contemporaneità a cura di Francesco Martani, Modern Art Museum Ca’ la Ghironda, Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna) e Refettorio Monastico di San Benedetto Po (Mantova).
- “Carissimo Pinocchio” Galleria d’arte contemporanea Vero Stoppioni, Santa Sofia (Forlì-Cesena), a cura di Angelamaria Golfarelli.
- “L’uomo e la fanciulla” Sala della Biblioteca M. Marri, Monzuno (Bologna), Clara Ghelli espone con Mario Nanni e Leo Strozzieri.
2015 - “Immagini fantastiche e surreali” Galleria Arttime, Udine.
- “Arte e musica per l’8 marzo” Sala biblioteca “M. Marri”, Monzuno (Bologna).
- “56 Donne amorose” Casetta della Musica, Scuola di Via Polonia, Latina, a cura di Leonardo Faccioli e Massimo Pompeo.
- “Vicolo Cattani si colora d’Arte” a cura della Galleria Momenti d’Artista, (Bologna).
- “Matilde di Canossa – Immagine di donna contemporanea” a cura del Club Unesco di San Bendetto Po (Mantova), Refettorio Monastico.
- Circolo Ilario Rossi, Sala della Biblioteca Comunale di Monzuno (Bologna).
2014 - “Maestri a confronto” Galleria Momenti d’Artista, (Bologna).
- “Artisti contemporanei” Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio (Bologna), a cura dell’Associazione per le Arti “Francesco Francia”.
- “Artisti Italiani” Trispace Gallery, Londra (INGHILTERRA), organizzata da “La Maya Desnuda” a cura di Silvia Arfelli.
- “Gruppo di artiste in collezionismo” Rassegna d’Arte Contemporanea, Museo dei Colli Euganei, Galzignano Terme (Padova).
- “L’uomo e la fanciulla”, Sala colonne Emil Banca, Bologna, a cura di Chiara Strozzieri. Clara Ghelli espone le sue opere con Leo Strozzieri.
2013 - “Carissimo Pinocchio” a cura di Angelamaria Golfarelli, Oratorio di San Sebastiano, Forlì.
- Museo Civico “Luigi Varoli”, Cotignola (Ravenna).
- Ex Pescherie Vecchie, Cesena.
- “Tragedia dell’infanzia” ex Scuola parrocchiale dell’infanzia San Gio vanni Evangelista, Monzuno (Bologna).
- “Generazioni a confronto” Galleria Momenti d’Artista, (Bologna).
2012 - Zanini Contemporary Gallery, San Benedetto Po (Mantova).
2011 - “Forme dell’anima 3” Teatro “G. d’Annunzio”, Pescara a cura di Bruna Silvidii.
- “11 settembre 2011: 10 anni dopo” Sala Espositiva del Quartiere Santo Stefano (Bologna), a cura dell’Associazione Serenart.
2010 - Circolo Ilario Rossi, Medicina (Bologna).
- “Trenta Artiste per Santo Stefano” Chiostro della Basilica di Santo Stefano (Bologan).
Le opere di pittrici e scultrici bolognesi all’asta per finanziare i restauri della Basilica di S. Stefano, a cura di Comunicatori su misura, Bologna.
2009 - Collettiva, Circolo Artistico Bologna.
2007 - “Pinocchio chi più ne ha più ne metta” Spazio Cultura, comune di San Giuliano Milanese (Milano).
- “Voci nell’Arte Contemporanea” V edizione, Galleria Palma Arte, Alseno (Piacenza).
- "L’Arte nella poesia del Pascoli”, Area museale di Ca’ la Ghironda, Spazio Atelier, Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna).
2006 - “I talenti delle donne Medicinesi” Chiesa del Carmine, Medicina (Bologna).
- “Holland Art Fair” Galleria Palma Arte (OLANDA).
- “Voci dell’Arte Contemporanea” 4a edizione, Galleria Palma Arte, Alseno (Piacenza).
“Artiste in collezionismo”, Chiesetta dei Ferri, Albignasego (Padova).
2005 - “Voci dell’arte contemporanea” terza edizione, Galleria Palma Arte Alseno (Piacenza).
- “Some like it different” Jma Gallery, Vienna (AUSTRIA).
- “6a Giornata dell’Artista” Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 – G. Bargellini – Pieve di Cento (Bologna).
2004 - “Voci dell’Arte Contemporanea” 2a Edizione, Galleria Palma Arte, Alseno (Piacenza).
- “Occhi a tre mani” Spazio Gandolfi, Budrio (Bologna) a cura di Vladimiro Zocca.
- “Pinocchio chi più ne ha più ne metta” Centro culturale Palma Arte, Alseno (Piacenza).
- “Pinocchio chi più ne ha più ne metta” Rocca dei Bentivoglio, Bazzano (Bologna) a cura di Giorgio Celli.
- “Hollandartfair: Nederlands Congres Centrum Den Haag” Galleria Palma Arte Alseno (Piacenza).
- “Il corpo nell’arte. L’arte del corpo” Galleria comunale Il Fienile, Castel S. Pietro Terme (Bologna) a cura di Viadimiro Zocca.
- “Voci dell’Arte Contemporanea” Galleria Palma Arte, Comune di Alseno (Piacenza).
- “Composizioni e altri paesaggi” Villa Mazzacorati, Bologna.
- “Omaggio a Boccaccio” Galleria Palma Arte, Comune di Alseno (Piacenza).
- Collettiva, Circolo artistico Bologna.
2002 - “Il paesaggio nel corpo. Il corpo nel paesaggio” Castel S. Pietro Terme (Bologna) a cura di Viadimiro Zocca.
- Collettiva, Circolo artistico, Bologna.
2001 - Mandriola di Albignasegno, Padova.
- “Le ambivalenze del corpo” Villa Aldrovandi Mazzacorati Bologna, a cura di Vladimiro Zocca.
- Arte Expo, Udine.
- Arte Fiera, Padova.
1999 - “L’Altro paesaggio” Fienile, Castel S. Pietro Terme (Bologn) a cura di Viadimiro Zocca.
- Collettiva, Circolo Artistico (Bologna).
1997 - Esposizione Internazionale della miniatura, LIBANO.
- Palazzo Comunale di Rosolina (Rovigo).
- Arte Fiera, Bologna.
- Artissima, Torino.
1996 - Sala filarmonica di Camposampiero, Padova.
- Villa Contarini, Piazzola sul Brenta, Padova.
1994 - Sala Kursaal, Abano Terme (Padova).
- Miart, Fiera d’arte di Milano.
- Palazzo della Comunità di Medicina (Bologna).
- Auditorium San Michele, Selvazzano Dentro (Padova).