Tra le personalità artistiche ed esperti del settore che hanno recensito le opere di Danilo Giacobbe, segnaliamo: Aurora Gardin - Francesca Maccatrozzo - Maria Chiara Pavani - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
"La stanza con caminetto, tavolo e sedia a dondolo " - 2016
cm 100x60 - mista su tavola
Pittoscultura realizzata con l'uso di fiammiferi leggermente bruciati e di materiali di recupero.
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PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
DANILO GIACOBBE
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Il talento creativo di Danilo Giacobbe gli permette di realizzare, attraverso assemblamenti e diverse proporzioni, la forma di una città, di un ambiente. L'artista giunge al centro di un’espressione pittorica interessante e complessa influenzata dalla corrente artistica dell’arte povera e dallo stilo naïf.
Nelle opere troviamo estro e fantasia abbinate insieme ad una grande percezione di stile, l’artista racconta, costruendo una rappresentazione quasi ironica, una trasformazione del mondo che dona speranza.
Migliaia di fiammiferi leggermente bruciati sono accostati uno ad uno dall’artista, una tecnica particolare e unica al mondo che rende le opere originali. Danilo Giacobbe è uno dei pochi artisti ad inventare una tecnica artistica realizzata con un materiale povero inusuale ricco di una potenza espressiva di notevole suggestione. La sua fama di raffinato e poetico creatore di immagini reali interpretate attraverso una visione favolistica della realtà, lo conduce ad entrare nel mondo dell’arte contemporanea dove, attraverso diverse esposizioni, ottiene non solo apprezzamenti dal pubblico internazionale ma anche segnalazioni importanti.
La bravura di Giacobbe sta nel riuscire a fondere, in maniera armoniosa e magistrale, pittura e scultura utilizzando materiali di arte povera che arricchiscono la sua opera d’arte di significati metaforici. L’artista segue il proprio istinto senza seguire particolari regole tecniche, esprime una visione realista accentuando, attraverso il racconto di un mondo fiabesco, forme, oggetti, figure che compaiono nella vita quotidiana. Danilo Gacobbe utilizza un accostamento cromatico luminescente evidenziato tramite il contrasto dei fiammiferi bruciati affiancati alla colorazione pura dei colori principalmente primari.
Nelle opere troviamo materiali diversi che si dispongono in maniera ordinata per costruire pochi elementi che servono alla formazione dell’immagine. Possiamo scorgere sabbie grossolane che delimitano la formazione di un sole, di nuvole o di sentieri, bucce di noci e tanto altro ancora. Le figure che l'artista rappresenta sono la personificazione dell’uomo moderno, azioni quotidiane e sociali che hanno come protagonista l’uomo circondato da una natura rigogliosa.
Danilo Giacobbe costruisce soluzioni artistiche ispirate al mondo della fantasia, i suoi soggetti, animali, uomini e luoghi, a volte sono rappresentati secondo criteri inventati che raccontano, all’uomo contemporaneo, la bellezza ed il ricordo di una fantasia che oggi alberga solo nella testa dei bambini.
Realtà ed invenzione favolistica sono le componenti principali che troviamo nelle opere di Danilo Giacobbe, un’arte concreta in diverse forme che esprime un’individualità assoluta. Ogni lavoro possiede una personale anima, una pittoscultura che trasmette all’osservatore una bellezza estetica per risvegliare sentimenti e ricordi d’infanzia.
Danilo Giacobbe è artista unico nel suo genere, le sue pittosculture sono preziose e ricche di fascino, i materiali poveri, scelti accuratamente, diventano simbolo per esprimere semplicità e libertà interiore.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - giugno 2017
"Il leone" - 2016

cm 60x36 - mista su tavola
Pittoscultura realizzata con l'uso di fiammiferi leggermente bruciati e di materiali di recupero.
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ANTOLOGIA CRITICA
“Questo tipo di rappresentazione artistica impiega un materiale molto povero, come il fiammifero. Fa parte della corrente che è nata negli anni ’60 tra Roma e Torino. ...
A Rovigo Giacobbe ha raccolto migliaia di fiammiferi, li ha trasformati con il fuoco, bruciandoli, affumicandoli o sfumandoli. Li ha uniti, dando loro delle forme, li ha incollati uno accanto all’altro e attaccati su un telaio fatto di compensato, creando disegni e rappresentazioni. Ecco allora che nascono raffigurazioni di animali, scene di vita di interni, episodi rubati alla natura. Il richiamo è all’aria aperta, alla serenità, alla semplice vita di campagna.
Queste illustrazioni rapiscono il visitatore per l’originalità della composizione. Gli stessi rappresentanti istituzionali hanno espresso la piacevole sorpresa nel vedere le opere esposte. Il titolo della mostra L’illuminazione del fiammifero intende quindi la scintilla che queste opere accendono nella nostra fantasia. E’ sempre la stessa vita che viviamo tutti i giorni, eppure Giacobbe la rappresenta in un’altra dimensione, con una forma diversa che magicamente diventa fiabesca. Tutto sembra più sereno, più facile e più sicuro. La casa stessa diventa il luogo dove rifugiarsi lontano dai problemi di tutti i giorni e, trasfigurandosi, ritorna l’atmosfera in cui tutti noi abbiamo vissuto da bambini in mezzo ai nostri giochi.”
Francesca Maccatrozzo - 23 novembre 2015 - Rovigooggi.it
“… La tecnica di questo autore è originale e complicata: egli infatti utilizza i fiammiferi, a mazzi, che sfuma alla fiamma per tre secondi e, dopo averli puliti, uno ad uno, li mette assieme per formare l’opera, incollandoli su un telaio di compensato, incrociato dai medesimi stecchini. Per ogni quadro, Giacobbe utilizza circa seimila fiammiferi, di tre diverse misure, più altri materiali di recupero, che, sovente, perdono la loro forma sostanziale per assumere una, quasi magica, illuminata da vivaci tonalità coloristiche.
… Compaiono … tante figurette naïf, che raccontano storie piene di dolcezza e poesia proiettandoci in una dimensione umana favolistica che può sotto intendere un messaggio morale.
Ci riferiamo a “L’acchiappa farfalle” con il suo retino, nel prato di casa, mentre l’insetto sfugge irridendolo, o ancora al “Naufrago” che, dalla sua isoletta, sperduta nell’oceano, avvista la nave della salvezza e la chiama, mentre in lontananza, un faro la illumina. …”
Maria Chiara Pavani - Critica pubblicata su il quotidiano La Voce
Mostra personale “L’Illuminazione del fiammifero” anno 2015, Circolo Arti Decorative, Rovigo.
"Naufrago" - 2015
cm 100x60 - mista su tavola
Pittoscultura realizzata con l'uso di fiammiferi leggermente bruciati e di materiali di recupero.
“Quando pittura e pennelli non bastano e si cerca qualcosa d’altro, ecco gli appassionati di stuzzicadenti, fiammiferi, stecchini, irrompere con le loro opere fatte di legnetti, degni di pazientissimi originali artisti. Con i quadri di Giacobbe, realizzati da migliaia di fiammiferi, siamo di fronte ad un’apoteosi dell’arte certosina, quasi un virtuosismo per queste composizioni, fatte di fiammiferi leggermente bruciati e uniti in varie combinazioni: modelli di animali, simboli, figure, interni e paesaggi animati per storie da raccontare.”
Aurora Gardin - presidente di Autori Polesani - anno 2015