L'artista Massimo Zecchin partecipa con due opere "L'antico casolare" - "Picco tra le nubi" all’evento “Composizioni Cromatiche” in videoesposizione , Catania (Le Ciminiere, fiera internazionale) 01/04 giugno 2023.
La stessa mostrà si terrà alla Galleria ZeroUno di Barletta 29 giugno/13 luglio 2023.
L'arte di Ivan Crico pubblicata nel portale
https://www.eccellentipittori.it/
articolo curato dal giornalista de "Il Foglio" Camillo Langone, 16 maggio 2023.
Ivan Crico, opera "Uccellatore"
Grafite, carboncino, tempera e acquarello su carta su tavola, 55x60 cm, 2023.
La ricerca artistica di Deborah Coli è in continua sperimentazione, le nuove soluzioni pittoriche e materiche esaltano la figura classica indirizzandosi verso un linguaggio essenziale contemporaneo. Le sue opere conquistano il mondo dell'arte contemporanea nell'occasione di numerose mostre.
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Artisti: IVAN CRICO - UMBERTO COASSIN - ROBERTO ZAPPACOSTA - MASSIMO ZECCHIN - SANDRO.
Riccardo Giovanni Patriarca nasce a Tricesimo (UD) dove vive, opera nel suo studio-abitazione. Espone al pubblico le sue opere dal 1974, anno in cui dedica la sua ricerca al paesaggio friulano, al ritratto e allo studio del nudo. Esprime la sua creatività dedicandosi all’incisione calcografica a maniera nera e ceramolle sperimentando la figura e la natura morta. Frequenta la scuola internazionale di grafica a Venezia, fa parte del gruppo Incisori Veneti, collaborando a mostre collettive di settore.
Avendo un percorso creativo sempre in evoluzione Riccardo Giovanni Patriarca predilige l’acquatinta con l’uso di più lastre matrici ed inchiostri policromi, alla sua maestria creativa integra la tecnica del pastello. Realizza dei monotipi, ovvero pezzi unici di cui lui stesso è lo stampatore.
L’artista elabora nuove soluzioni artistiche sperimentando le diverse tecniche calcografiche e pittoriche.
Ad oggi le sue incisioni e le sue opere pittoriche sono esposte continuamente in mostre d’arte personali e collettive in Italia e all’estero.
PENSIERO DELL'ARTISTA PATRIARCA
"Il Cielo è il luogo della libertà celeste nel quale fantasticare, immaginare e provare sentimenti ancora sconosciuti; dove poter scoprire corrispondenze che sulla Terra non si possono trovare, perché il mondo si è inaridito di sentimento e di umanità profonda. Io dipingo per rappresentare immagini dell’Immensità che mi sovrasta. Stupisco e ricerco perpetuamente l’orizzonte che fugge e fugge di meraviglia in meraviglia".
"… Leggerezza … è il mio modo di essere ... Così mi sento ancora memoria di nuvola, di mare o di gabbiano nel vento. Stendo i pastelli sulla carta accarezzando i colori che diventano immagini: è come tornare dall’immenso Cosmo per dare percezione alla felicità dell’Infinito."
LA PITTURA DI PATRIARCA "Bluceruleo" - olio su tela - cm 134x134
L'INCISIONE DI PATRIARCA
"Alba" - incisione calcografica eseguita con la tecnica dell’acquatinta-acquaforte su tre lastre matrici dalle dimensioni di cm 55x89 e stampate in dieci esemplari su fogli di carta Hahnemuhle di cm 100x70 da 300gr
INTRODUZIONE ALL’ARTE DI RICCARDO GIOVANNI PATRIARCA
Il lavoro dell’artista Patriarca è molto complesso, lavora in maniera straordinaria ed interessante sulla figura, sul paesaggio, sulla natura morta e sulla visione di singoli fiori.
Artista audace e contemporaneo, romantico e rivoluzionario, possiede la caratteristica principale di riuscire a catturare la propria sensazione sull’esistenza che trasmette sulla superficie pittorica attraverso i diversi soggetti figurativi e riguardanti la natura. In ogni incisione è presente l’universalità del mondo, una scoperta verso l’assoluta emozione e sensazione di singoli e semplici elementi, oggetti e soggetti, una scelta rappresentativa che cattura l’attenzione dell’artista e che magistralmente riesce a sublimare un sentimento sulla superficie incisa attraverso i colori e il disegno grafico. Le opere di Patriarca sono una ricerca sulla bellezza dell’animo umano.
Ogni opera ha una modalità di realizzazione diversa scelta apposta dall’artista per il risultato che vuole raggiungere; Patriarca utilizza le tecniche antiche fino a giungere a quelle più tradizionali. Le tematiche da lui trattate sono principalmente: fiori, paesaggi, figure. Tecniche:
- il pastello e l’acquarello gli permettono di trovare la profondità mediante le trasparenze, le luci e le diversificate sfumature;
- la tempera grassacon cui ottiene una vivacità visiva di notevole suggestione;
- l'incisione, con stampa a quattro-cinque lastre, dove il soggetto sembra prendere vita sulla superficie e dove l'artista ricerca la perfezione.
- tecniche calcografiche; l'encausto, tecnica che gli permette di ricercare una tridimensionalità evidenziando la prospettiva.
Guarda il video delle opere realizzate dall'artista Patriarca pubblicate su youtube.
Numerosi critici hanno scritto sulle opere calcografiche e sulle opere pittoriche realizzate dall'artista Riccardo Giovanni Patriarca, segnaliamo: Gabriella Bucco - Loris Castelli - Renzo Cortina - Licio Damiani - Renata Capria D’Aronco - Lorena Gava - Stefania Grosso.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
RICCARDO GIOVANNI PATRIARCA
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Riccardo Giovanni Patriarca è un ricercatore di un’estetica dell’arte, le tematiche scelte sono rappresentate più volte da diverse angolazioni, in ogni opera c'è una ricerca intensa nel cercare la bellezza pura di una determinata specie naturale. L'artista cerca la sintonia con la natura, con l'energia del creato, la contempla e la comprende, il gesto creativo lo conduce verso una ricerca contemplativa in continua evoluzione, il lavoro grafico è straordinario contornato dagli effetti cromatici e luminosi, una fusione tra realismo ed emotività si scontra sull'opera di Patriarca che trasforma un qualsiasi elemento in una figura scenografica di notevole suggestione.
Ogni soggetto rappresentato è ingrandito come se l’artista volesse far emergere le particelle luminose che diventano linfa vitale del soggetto trattato. Le figure, realizzate in pittura, sono ricercate dall’artista attraverso la modalità di una quotidianità che ci opprime e ci chiude l’anima, ogni figura sembra vivere un’allucinazione ad occhi aperti, l’onirismo pittorico è evidente nelle figure che sembrano avere vissuto realmente una determinata azione che le conduce ad uno sdoppiamento o a una deformazione. Realtà e sogno si sostengono in tutta l’opera pittorica di Riccardo Giovanni Patriarca che ha come obiettivo la ricerca della bellezza, di un’estasi interiore che ci permette di trasformare il pensiero opprimente in una radiosa forma di energia dai mille colori. L’opera diventa lo spazio vissuto dell’artista che magistralmente mette in scena una forma dell’arte utilizzando l’iconografia, il simbolo rivendicando le radici dell’arte del passato attraverso un’idea moderna ed attuale. Unendo tutto il suo operato artistico sembra far parte di un'unica opera originaria che per necessità viene suddivisa in singole opere d’arte dove è evidente la passione per il segno, per il bianco e per il nero, per l’inchiostro e per il colore; un linguaggio artistico che divide la personalità dell’artista in due: da una parte romantico e ricercatore, dall’altra inquieto e tumultuoso.
Le opere di Patriarca rimandano ed evocano mondi misteriosi, nascosti, una natura che attraverso i suoi colori invoca emozioni, ogni soggetto, trattato con le diverse tecniche, evidenzia il raggiungimento di un esito altissimo sia di abilità tecnica, incisoria, grafica e colorista, sia di resa poetica.
Interessanti sono i valori tonali che Patriarca ottiene sia nell’incisione sia nella pittura, in cui gli elementi rappresentati sono arricchiti con interessanti passaggi chiaroscurali. Il tratteggio segue un ritmo regolare che si contrappone ad un ritmo più libero con il quale l’artista riesce a donare ai suoi soggetti spontaneità e freschezza. Nell’opera si avverte la setosità dei petali dei fiori, la consistenza di una foglia e la bellezza maestosa di un arbusto. Segni incisivi, colori contrastanti e vivaci, ombre ben evidenti descrivono il soggetto trattato generando, armonici e nello stesso tempo teatrali, contrasti di ombre e luci, le sfumature tonali del paesaggio affiorano con leggerezza sulla superficie calcografica che è modulata dall’artista con linee regolari e irregolari di grande effetto visivo.
Lo sguardo dell’osservatore è automaticamente catturato dal riflesso scintillante della luce sui soggetti floreali e paesaggistici, le linee rigide, spesse e nello stesso tempo morbide, descrivono i profili dei soggetti che sono modellati attraverso la luce ed incanalati verso un’atmosfera trasparente che ci indica il sapore del tempo.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – Novembre 2022
ANTOLOGIA CRITICA
“ … Riccardo Giovanni Patriarca da tempo sulla scena friulana e nazionale come raffinato e poliedrico incisore, presenta una serie di pastelli di notevoli dimensioni dedicati al soggetto floreale. Si tratta di vere e proprie gigantografie, visioni macroscopiche decisamente sorprendenti data la particolare ed elaborata stesura cromatica che raggiunge qualità tattili impensabili. E’ la magia del colore che illumina l’esistenza e risarcisce della pesantezza delle ombre quotidiane che spesso attanagliano il respiro. Patriarca ci affascina per la delicatezza tonale e per l’acribia del disegno che spiega (nell’accezione di “rivelare”) le abilità dell’incisore attento e preciso che ritroviamo nelle acqueforti e acquetinte, nelle maniere nere e nelle cere molli. Autore di paesaggi potenti talvolta al limite dell’astrazione per la scarnificazione e la riduzione massima dei contorni oggettivi, in questo ciclo rivolto ai fiori ci porta in un vortice di iperrealismo, di verità aptiche, a cui non è esente il ricordo di certa natura morta seicentesca. Sul filo di un passato innervato di contaminazioni contemporanee, si compie, per il nostro artista, quel processo alchemico che dalla pratica calcografica passa al pastello e alla tempera senza perdere di vista le infinite potenzialità dei pigmenti e della luce, del segno e della linea.” … La sua è una creazione artistica poliedrica versatile soprattutto di tecniche ma più ancora di temi e di soggetti trattati. …”
Lorena Gava - Ottobre 2017
“L’artista è partito da incisioni nette e definite nei particolari che, nei tardi anni Ottanta, suggeriscono una grazia quasi giapponese, poi con il passare del tempo, il disegno netto ha lasciato spazio alle macchie di colore dell’acquatinta, agli interventi a cera molle che rendono la meraviglia indefinita della natura. Dalla realtà rappresentata giunge a raffigurare il sentimento che essa genera nel suo spirito”
Gabriella Bucco
“Giovanni Patriarca padroneggia un ampio ventaglio di competenze espressive: oli, incisioni, pastelli, molteplici tecniche calcografiche e questo enorme bagaglio fa di lui un artista-artigiano, capace di risultati raffinati e molto incisivi sul piano sensoriale. La sua pittura è emotiva, suggetiva, immediatamente comprensibile, seducente e ha il grande pregio di poter giungere ad un alto livello di trazione. … Patriarca ha rappresentato i suggestivi paesaggi e la storia del Friuli; allarga poi i suoi confini, dall’orizzonte dell’amata terra, alza lo sguardo, scoprendo l’infinito universo e le emozioni del cielo e le stelle, diventando un poeta della pittura. Patriarca è un’artista di confine, come la sua terra, uno spirito libero che comprende e rappresenta tutto ciò che i sensi riescono a cogliere.”
Stefania Grosso – associazione culturale ArtPort
“... La grafica è il capitolo principe nella più recente produzione di Patriarca. La calcografia su lastra di zinco pare un arazzo di seta blu irradiato da una luminosità interna, trapunto da una sottile, argentea, falce di luna e da alcune scaglie di stelle. Sul lato basso si disegna in ombra, sotto una luminescenza lattea, la striscia di campagna percorsa da reticoli di solchi e da una processione di gelsi spogliati dall’inverno.
L’opera, capofila di altri cieli di blu notturni profondi come fondali marini, emana una sospensione magica, una suggestione fiabesca di orienti sognati, di scenari da Mille e una notte che sembrano accogliere canti struggenti di carovanieri e di pastori erranti nel deserto leopardiano.
Patriarca è, inoltre, un virtuosistico e ormai raro specialista della tecnica grafica detta della Maniera Nera – conosciuta anche come Incisione a fumo – imperniata esclusivamente sull’azione diretta della mano dell’artista, senza uso di acidi. Inventata nel 1642 dal fiammingo Ludwig von Siegen, venne magistralmente impiegata da Rembrandt. e, nel Settecento, da artisti italkiani, olandesi e, soprattutto, inglesi.
… Sono proprio il modellato morbido, il plasticismo pastoso, insinuante, vellutato, diafano, a plasmare i nudi di bellissime donne, apparizioni incantatrici che emergono, dal “mistero nero”. Corpi chiaroscurati di sirene si flettono con sensualità conturbante, abbracci drammatici di corpi emergono dall’oscurità colmi di delizie erotiche, nudi aerei vengono fasciati dai drappeggi di brividi luminosi. …
Negli oli le figure affondano nella nebbia o dalla nebbia emergono. E’ una nebbia azzurrina che svapora l’immagine e dalla quale si emanano un silenzio ovattato, un‘immobilità onirica, uno stupore trasognato. Sospese tra il cristallino equilibrio delle magiche stesure pittoriche e l’inquietudine delle ossessioni visive le deformazioni surreali di Patriarca assumono accenti alla Magritte, per il quale – così come per l’artista friulano – le “ricognizioni dell’anima” nella Metafisica dechirichiana si trasformano in Metamorfosi e ”l’immagine delle cose cela in sé tutto e il contrario di tutto. …”
Licio Damiani
"L’opera di Patriarca, pur avendo superato le costrizioni del ricordo e di qualche abitudine espressiva, vive e trasmette una favola naturale, quella di vita fantastica che germina e si ripete, in una continua allusione fra la quale non manca il segno della violenza e della paura.
La pittura di Patriarca, per quanto si sviluppi in forme apparentemente fantastiche, o per lo meno abbastanza ambigue da pretendere un metodo di interpretazione che tenga conto di una serie di simboli, dimostra una forte volontà di racconto.
… Patriarca nel raccontare la favola a volte il dramma del perpetuo, nascere morire e rigenerarsi della forma, racconta anche la storia dell’uomo come elemento della natura, in senso quasi fisiologico. Ciò che è da sottolineare, ancora, è che la sua ricerca, per tutti i riferimenti sensoriali messi in discussione e trasposti al livello di simbolismo lirico conoscitivo, si discosta assai personalmente dalle tendenze più frequentate della giovane pittura italiana. La forza del sogno è quindi rilevata, ma il sogno di Patriarca è caratterizzato dalla volontà di costruirlo, non è aspettato alle sorgenti dell’irrazionale. E’ una partenza dell’intelligenza nella direzione del potere dell’immaginazione che in ogni tempo ha reso l’uomo più libero, più significante nella sua natura di anelito al meraviglioso e al sublime.
Renzo Cortina
Le opere di Riccardo Giovanni Patriarca raggiungono risultati interessanti nel mondo del collezionismo, le incisioni e le opere pittoriche sono recensite da noti critici, dalla stampa e da giornalisti, fanno parte di collezioni private internazionali e continuano ad essere esposte in mostre d'arte personali e collettive, in Italia e all'estero.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista RICCARDO GIOVANNI PATRIARCA
PRINCIPALI MOSTRE
2019 – Castello di Gorizia, Premio internazionale di pittura Dario Mulitsch.
– Sacile (PN), Palazzo Ragazzoni, mostra personale dal titolo “Florilegium”.
– Tarcento (UD), Palazzo Frangipane, mostra personale dal titolo “Florilegium”. Video della mostra