VITERBO - SPOLETO "Forme e colore" Mostra Arte Contemporanea, 26 giugno/15 luglio 2018
Curatrice artistica ed organizzazione: Anna Rita Boccolini.
VITERBO: 26 giugno/14 luglio 2018 Museo del Colle, Viterbo.
SPOLETO: 29 giugno/15 luglio 2018 presso Atelier Doriano, durante il Festival dei due Mondi.
Le opere di Sergio Giromel (1952/2015)
saranno esposte alla Rassegna di Arti Visive 2017/2018 "2° Cenacoli d'Arte - lungo la strada del Radicchio", inaugurazione sabato 14 aprile ore 18:00 presentazione della dott.ssa Roberta Gubitosi, Casa dei Mezzadri, Ponzano Veneto (Treviso).
Mostra d’arte di Bianca Beghin a cura di Elisabetta Maistrello, Castello del Catajo, Via Catajo, 1, Battaglia Terme (Padova).
Vernissage domenica 13 maggio alle ore 17:00.
TERNI
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana collabora con l'associazione artistica
"I2colli" la quale organizza: "Arte è Donna - Festa della Donna" Mostra Concorso di Arte Contemporanea 10/19 marzo 2018 Museo Diocesano di Terni.
Sabina Romanin vive ed opera a Cordenons (Pordenone).
Laureata in lingue e letterature straniere all' Università di Ca' Foscari e, in pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha inoltre frequentato l’Accademia di Plymouth (GRAN BRETAGNA) con una borsa di studio Erasmus.
La sua ricerca artistica è orientata verso l’arte tessile ed include interventi quali libri d’artista, installazioni, collaborazioni con designer, azioni performative, mail art, etc.
Nel 2006 Sabina Romanin ha ricevuto una menzione speciale a ManinFesto, concorso di Pittura e Disegno indetto dal Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin. Nel 2015 l‘artista è stata finalista al concorso Sunday Painters indetto da La Stampa in occasione di Artissima a Torino. Le opere tessili di Sabina Romanin sono presenti in collezioni pubbliche e private. L’artista è stata invitata a simposi internazionali in Slovenia, Polonia e Austria. Si occupa inoltre di poesia partecipando a reading poetici. Con la sua tecnica particolare, Sabina Romanin realizza anche ritratti su commissione.
Opere d’arte tessile di grande impatto visivo ed emozionale, Sabina Romanin, magistralmente e con abilità tecnica ed ingegno, realizza un’espressione artistica autentica che unisce tecniche artigianali del passato con le tecniche pittoriche contemporanee.
"Dialogo" - 2016
tecnica mista - cm 40x50
Nell’ambito di questa ricerca artistica, la ritrattistica assume un ruolo centrale per l’efficacia nella resa psicologica dei soggetti presentati, le opere sono realizzate attraverso il ricamo con macchina da cucire. Arte pittorica e arte tessile due arti che l’artista Romanin sovrappone attraverso motivi decorativi e strutture fisionomiche ben delineate; un’arte disegnativa che prende forma mediante diversificate cuciture e ricami e l’uso di una tecnica pittorica mista e complessa. Ritratti, maternità, scene compositive di volti, di Santi, paesaggi e vegetazioni ripercorrono tutto l’operato dell’artista Romanin. Le opere narrano l’evoluzione dell’uomo, il materiale utilizzato diventa vestito ed ornamento dell’essere, la sagoma, delineata efficacemente, esalta atteggiamenti devozionali di soggetti muniti di un’essenza che esteticamente interagisce con tutta la composizione evidenziando effetti moderni, raffinati, classici ma anche barocchi.
Guarda il video delle opere di Sabina Romanin
Performance tessile di Sabina Romanin - ritratto eseguito con macchina da cucire
Tra i critici che hanno recensito le opere di Sabina Romanin ricordiamo: Erika Argiolas - Fulvio Dell’Agnese - Enzo Di Grazia - Giancarlo Pauletto - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
Recensioni pubblicate su annuari d’arte:
- Catalogo Biennale d’Italia di Arte Contemporanea di Trevi Flash Art Museum n. 24, 1998.
- La Panarie, rivista friulana di cultura n. 126-127, 2000.
- Juliet Art Magazine n. 103, a cura di Enzo Santese, 2001.
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Le opere di Sabina Romanin testimoniano l'incontro raffinato ed elegante tra arte pittorica e arte del tessuto, i suoi lavori si concentrano principalmente sulla ritrattistica abbozzata, non perfezionata ma evidenziata nello sguardo dolce, malinconico o triste. Romanin dilata le forme svincolando i movimenti, attraverso la purezza della linea l’artista realizza composizioni particolari che sembrano essere schizzi e studi preparatori di un progetto complesso. Numerosi spazi vuoti donano respiro alla figura che si adagia su sfondi principalmente bianchi, un’arte monocromatica arricchita dall’uso di cuciture e ricami. La scelta di utilizzare il tessuto è interessante, traccia una congiunzione narrativa ed una riflessione estetica che metaforicamente personifica il calore dell’animo umano. Le opere di Romanin presentano rimandi artistici e linguaggi stilistici diversi, un’arte libera da regole accademiche che dona libertà espressiva alla vita, all’amore della natura e alla scoperta di un’intimità religiosa sottile e di grande spiritualità. Una pittura che miscela diverse culture e che assume una caratteristica dimensione creativa, Sabina Romanin analizza e descrive il rapporto che si instaura tra arte ed emozione donando così alla sua produzione artistica il senso moderno e spirituale dell’arte contemporanea.
La ricerca dell’interiorità descritta attraverso la proiezione del pensiero e della percezione di sé conduce l’artista a trasformarsi in una brillante indagatrice per osservare il lato psicologico delle immagini.
L’utilizzo di materiali diversi, ricami e cuciture minuziose arricchiscono l’opera con atmosfere atemporali, nelle tele, nonostante presentano poche combinazioni cromatiche, è evidente il gioco di luce combinato tramite la stesura del bianco e del nero. Le opere di Romanin sono ricche di allusioni, di pensieri e di sedimentazioni emozionali. Per alcuni caratteri, le opere possiedono il linguaggio di una performance, l’assidua ricerca di Romanin denota l’esigenza di trovare un linguaggio specifico nella linea, pura, decisa e morbida, le combinazioni figurali si trasformano in un campo di lavoro costruito attraverso le trame e l’ordito del tessuto; l’artista traccia i punti precisi che diventano struttura portante di una lavorazione su tessuto attraverso telai e l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - novembre 2018
"Sabina Romanin è una 'cacciatrice di anime', con ago filo e passione cattura psicologie ed espressioni fugaci dei soggetti ritratti. I suoi tessuti si trasformano in armoniosi racconti che attraverso le loro irregolarità, i loro fili pendenti e le loro nodosità raccontano quanto più si cela nel soggetto.
Leggerezza compositiva, immediatezza e pacata semplicità."
Erika Argiolas
“Sabina Romanin si affida alla pura sensualità del fare quando realizza la sua galleria di personaggi dipinti con l’aiuto del filo: il gioco di sutura tra un’antica tradizione (in qualche modo femminile) e la suggestione sensuale delle leggere cromie, appena solo accennate nell’opera, sposta continuamente il limite tra la citazione e la manualità quasi artigianale, creando composizioni lievi ed intriganti di pura estetica.”
Enzo Di Grazia
“Osserviamo prima il versante soleggiato della montagna: Sabina Romanin, con la sua vocazione da performer affinata negli ultimi anni, di pari passo al suo concentrarsi su di una tecnica che prevede un'immediata traduzione dell'idea grafica in ritmica percorso del filo dentro e fuori la superficie, ha tutte le credenziali per superare di slancio i problemi che - nel contesto di un simposio - possono irretire chi invece basi la propria espressione artistica su fasi esecutive più stratificate, dilatate nel tempo.
Ma le cime hanno anche un lato in ombra, che spesso riserva le insidie maggiori: e a livello di confronto dell'artista con il paesaggio queste potrebbero giungere per Sabina dalla sua consuetudine a rapportarsi piuttosto con l'orografia del volto umano, con le isoipse fisiognomiche delle nostre intermittenze caratteriali; insomma, con il ritratto.
Credo tuttavia che la sua macchina da cucire, ingranata una sorta di marcia ridotta su pendii più erti di quelli d'un naso, possa essere condotta a render conto anche dello spirito di un luogo, di un respiro di natura. Perché, al di là dello strumento, lo garantiscono l'intelligenza e lo spessore culturale dell'artista, che solo la briosa, anticonformista scelta tecnica avvicina a prima vista agli stilemi appariscenti di certa arte contemporanea di successo, da cui è in realtà profondamente lontana, in termini di consapevolezza espressiva e di recupero di prassi artigianali comunque fuori moda quanto una passeggiata in altura.”
Fulvio Dell'Agnese
“Sabina Romanin ... disegna – e anche dipinge – con la macchina da cucire. …Ritratti di famiglia che presentano una serie di fisionomie – e di psicologie – di sorprendente felicità, di ‘naturalissima souplesse’, persone che non tardiamo a sentire come anche a noi familiari, e ciò per un’abilità esecutiva che esprime subito la giustezza di un’intuizione, l’interesse e l’amore con cui l’artista considera i suoi soggetti. Attraverso questi ritratti, insomma, noi siamo ammessi nel cerchio magico di una specifica esperienza di vita, ed è questo, a mio parere, il fascino del lavoro di questa artista.”
Giancarlo Pauletto
Le opere di Sabina Romanin ricevono premi, riconoscimenti e segnalazioni, fanno parte di collezioni private internazionali e sono continuamente esposte in mostre personali e collettive in Italia e all'estero. La ricerca di Romanin è in continua evoluzione, l'artistasviluppa la sua creatività sulle tematiche di recupero dei valori del passato partecipando a diversi progetti che ricordano le tradizione delle filande, realizza installazioni che diventano delle perfomance uniche ed originali. Le opere conquistano l'attenzione dell'osservatore, del collezionista e dell'amatore d'arte che si trova catapultato in un mondo artistico di scenari compositivi complessi ricco di caratteristiche riflessive e psicologiche.
Link di riferimento per visionare l'azione performativa dell’artista Romanin: http://www.youtube.com/watch?v=Uai9Lf6U2hg
"San Rocco" - 2009
ricamo a macchina su tela - cm 125x56
Installazioni Performance:
2009 - Mestre (Venezia), Garage n. 3 Gallery, world pavilion, evento parallelo Biennale Ponte Nossa, (Bergamo), performedia, a cura di artestudio Morandi.
- Parma, Eleucherio San Vitale, decentralized performing project.
2008 - Mestre (Venezia), Centro Candiani, The Tree of Poetry.
Viareggio (Livorno), Villa Borbone, Luoghi dell’utopia, a cura di B.A.U.
- Pordenone, ex Convento di S. Francesco, Festival del Teatro Indipendente, anatomia delle immagini, a cura di Ortoteatro ed E. Santese.
2007 - Schio (Vicenza), Sheeparade a cura del Comune di Schio.
2006 - Menzione speciale a ManinFesto concorso di Pittura e Disegno aperto agli artisti del Friuli-Venezia-Giulia indetto dal Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin.
2002 - 1° premio del concorso dell’Accademia di Belle Arti di Venezia sul tema “Graffi, graffiti e segni della Sala del Parlamento del Castello di Udine” organizzato nell’ambito della mostra di arte contemporanea “Pulcherrimae Strade” sull’opera di J. Armleder.
2000 - 1° premio conseguito dalla Scuola Media Statale “F. Amalteo” di Oderzo (Treviso) al concorso indetto dalla Regione Veneto “Incontriamoci al museo” al quale ha collaborato come consulente artistico.
- Udine, Fiera Rosa, rassegna d’arte al femminile.
- Venezia, spazioeventi Mondadori, “Effetti collaterali controindicazioni d’Arte” a cura di xx912fabrika.
- Exeter (GRAN BRETAGNA), Faculty of Art, Univ. of Plymouth, “Corner of Moments”.
- Piombino Dese (Padova), spazio d’arte, “Passeggiata effimera 3”.
- Cervignano (Udine), rassegna di arte contemporanea a cura di O. Masin e F. Dell’Agnese.
Tutte le opere dell'artista Sabina Romanin catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno di carattere economico, le opere dell'artista.