PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
ALBERTO SARCINA
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Alberto Sarcina lavora sui dettagli narrando le problematiche sociali, la realtà di una qualsiasi azione soffermandosi principalmente sulle espressioni di linguaggio dei personaggi. Nell’opera si evince l’ambiguità di una società che custodisce tesori, culture, bellezze e anche tormenti. La sua pittura è un racconto che appassiona l’osservatore attraverso il lavoro interessante sul dettaglio come struttura, come configurazione, uno studio accurato da cui si può distinguere il buono dal cattivo, il brutto dal bello.
La scena dipinta è rappresentazione fedele della realtà, un’arte che diventa rappresentazione di una determinata situazione, che sia familiare, sociale e culturale. Alberto Sarcina affronta con magistrale attitudine le problematiche pittoriche che risolve con spontaneità mediante la sua bravura tecnica e colorista. I personaggi rappresentati sono disposti sulla tela con naturalezza, ogni elemento è legato alla composizione attraverso il colore incisivo, contrastante, e la luce che entra nell’opera con determinazione.
Alberto Sarcina è pittore di ritratti, di storia, di quotidianità sempre presente nelle opere e anche nelle incisioni, dove emergono scene di strada, di abitazioni, di locali, di lavori di prestigio e di lavori umili. Ricchezza e povertà, cultura e ignoranza si scontrano nell’opera di Sarcina, i personaggi rappresentati sono occupati in varie attività. L'artista non traduce solo le forme visibili del paesaggio circostante ma riesce a rendere partecipe l’osservatore della sua rappresentazione sul pensiero umano. Ogni visione paesaggistica, ogni scena, ogni personaggio meritano attenzione, questo è il grande messaggio che la pittura di Sarcina trasmette al mondo dell’arte contemporanea. Le opere diventano una lezione di universalità che si rende ancora più evidente grazie alla ricerca dell’artista sulla luce e sul colore, una ricerca ottenuta da una stesura libera ma nello stesso tempo ben calibrata nella scelta delle sfumature e dei chiaro-scuri. Il tono scuro risalta la forza della composizione pittorica, il colore più chiaro, più luminoso, risalta l’emozione mentre l’effetto luminoso di luce e ombra evidenzia la drammaticità e l’intensità della scena che sia un paesaggio o uno scenario abitato da personaggi.
Alberto Sarcina è artista abilissimo nell’uso delle tecniche pittoriche e nella grafica, la sua tecnica racchiude caratteristiche del passato e moderne riuscendo a realizzare un concetto di forma, di spazio e di luce che si evince in tutta la sua composizione. La visione pittorica è ricca di un fascino materico e spirituale in cui appare tutta la qualità dell’immagine figurativa e paesaggistica. Il disegno è fedele alla realtà, l’occhio dell’osservatore cattura particolari espressivi e dettagli compositivi che arricchiscono la quotidianità di una veridicità disarmante; attraverso l’uso del colore e della luce l’artista Alberto Sarcina dona alle sue opere la caratteristica fondamentale della visione: un mondo visibile più concreto di quello reale nel quale l’artista riesce a far affiorare continue emozioni e pensieri profondi.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - ottobre 2022
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
ALBERTO SARCINA
A CURA DI GIANPAOLO TONIUTTI
"Sarcina, pone il fruitore davanti ad una rappresentazione di apparente puro realismo. L'ambientazione magica, della quale Edward Hopper ne fu il maestro, il messaggio sociale e soprattutto la visione intimistica, dettagliata, psicologica e sarcastica della migliore tradizione fiamminga, rivelano una forte e strutturata personalità, utile per parlare ai semplici. Alberto non pone l'opera tra sé e l'osservatore, usandola come maschera esorcizzante, ma inserisce lui stesso nella storia, nella narrazione, nella poesia. Ben conosce i fiamminghi come Van Craesberg e Tenier, e soprattutto Rembrandt da cui attinge la passionalità per la luce. Attenzione per il particolare, per le piccole tessere del mosaico che costruiscono la vita, ma anche visione d'assieme, con la luce che parla del mistero dell'esistenza.
La luce solare caravaggesca che attraversa la piccola finestra, e come un faro da teatro colpisce il San Matteo. La stessa che quattrocento anni dopo prodotta da un insegna al neon, pervade il benzinaio di Hopper. Umili, quotidiani, nobili e importanti in quanto buoni e giusti. Dal barocco al neorealismo america¬no degli anni trenta, un percorso analogico con l'attenzione al sociale che passa attraverso Daumier, Millet e Van Gogh. Ignoranti e peccatori, che diventano sapienti e redenti. Alberto non tentenna, cincischia o decora, ma parla di quello che i suoni e le parole non riescono più ad esprimere. Lo scavare dentro la materia, per trovare quella spiritualità che altri cercano fuori dal creato. Non si tratta di iperrealismo, di far collimare il realismo con la realtà, o il verosimile col vero. Qui, una sommessa musica celebrante, un coro di voci bianche descrivono le sofferenze atroci di coloro che proprio per la loro situazione di inferiorità, riacquistano la grazia della purezza infantile, essenza della forza dell'essere. Narrazione ma non prosaicità. Quelle di Alberto sono immagini-concetto, una sorta di reportage che non distoglie dal messaggio con tecnicismi o compiacimenti manieristici. Non vi è ricerca di equilibri o schemi compositivi; usati peraltro come scudo da mediocri artisti decorativi-riempitivi. L'immagine non si sviluppa come esecuzione di progetti, che la farebbero morire nel messaggio. Ma come architettura romanica, rifugge premeditazione parallelismi ed equidistanze. Antitesi della autocelebrazione, dello smargiasso e arrogante imporsi. Alberto non si impone, si propone con la purezza del bambino che sul foglio di carta prova a decodificare il caos della vita. Partendo in modo biomorfico da un angolino del supporto pittorico, il disegno inizia un viaggio sulla superficie dialogando col foglio di carta che lo ospita, abitandolo nelle persone del pescatore, del fabbro, dell'operaio ... Questi caratteri nobili in quanto umili, sono gli operai di Daumier, i contadini di Van Gogh e Millet. E come allora, anche qui marcatamente autobiografici. Il pescatore Simon Pietro si fida e si lascia carpire da qualcosa di talmente grande a cui non può più non credere."
Gianpaolo Toniutti
L'attività pittorica di Alberto Sarcina si svolge in modo continuativo e intenso a partire dal 1987, con numerose mostre personali e collettive ottenendo lusinghieri riconoscimenti e premi artistici in Italia e all’estero.
La documentazione artistica di Alberto Sarcina si trova presso la “Kunsthistorisches Institut” di Firenze, nell’archivio storico di consultazione dell’arte moderna e contemporanea del Museo delle Arti Palazzo Bandera di Busto Arsizio (VA) e nel Museo Mystiques” di MALTA.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista ALBERTO SARCINA
ALBERTO SARCINA, pittore/incisore - monografia.

- Nel 1993 il maestro Alberto Sarcina, per la provincia di Gorizia, realizza il manifesto per il convegno internazionale “Dopo Maastricht quale Europa?”

- Nel 1987 Alberto Sarcina realizza il manifesto per il primo Festival regionale del Balletto del Friuli-Venezia Giulia eseguendo l’opera “La Ballerina”.
Le opere di Alberto Sarcina sono pubblicate su numerosi cataloghi, riviste, enciclopedie ed annuari d’arte, ricordiamo:
- catalogo “Arte Italiana dal Novecento ad Oggi” di Alfonso Ferraro, anno 2000 - catalogo “Repertorio d’Arte Contemporanea” dell’editore Vincenzo Ursini, 1993 - Enciclopedia “Friuli-Venezia Giulia scuola e cultura” di Antonio Napolitano, 1991 - enciclopedia dei “Pittori e Scultori del Novecento”, edizione Il Quadrato, 1991 - catalogo” Arte Oggi”, 1990 - catalogo “L’Elite selezione d’arte Italiana” - Il Quadrato “Pittori italiani e Scultori del 900” - rivista d’arte “Juliet Art Magazine”, 1988.
Principali mostre personali
2010 - Palazzo del Consiglio Regionale, Trieste.
2009 - Galleria Carducci, Monfalcone (GO).
- Storico Caffè Niccolò Tommaseo, Trieste.
- Galleria d’arte, San Pier d’Isonzo (GO).
2007/2008 - Galleria Carducci, Monfalcone (GO).
1999 - Biblioteca comunale, Ronchi dei Legionari (GO).
- Galleria d’arte Modigliani, Milano.
1996 - Falsi d’autore, Musei Provinciali di Borgo Castello, Gorizia.
1996/'97/'98/'99 - Galleria d’arte Modigliani, Milano.
1991- Galleria d’arte Modigliani, Milano.
1989 - Galleria d’arte Modigliani, Milano.
1989 - Enoteca Regionale “La Serenissima”, Gradisca d’Isonzo (GO).
Principali mostre collettive, riconoscimenti
2010 - Arte Bisiaca in Vetrina, Turriaco (GO).
2008 - Mostra Artisti Bisiachi, Sala Alberto Del Bianco, Staranzano (GO).
- Pittori Isontini, Parco Rocca, Monfalcone(GO).
- “Mostra Nazionale d’Arte”, pittura,grafica e scultura, Sala G. Negrisin, Muggia (TS).
2007 - Mostra Antologica, Galleria Carducci, Monfalcone (GO).
2006 - “IX Rassegna di artisti Figuris a Slas”, Biblioteca Comunale, Ruda (UD).
2002 - Fiera internazionale d’arte contemporanea e moderna, Fiera di Pordenone.
2001/2002 - Mostra d’arte, Galleria d’arte Polin, Treviso.
- Arte Expo Udine, Fiera internazionale d’arte contemporanea e moderna, Udine.
2000/2004 - Arte Padova, Fiera internazionale d’arte contemporanea e moderna, Padova.
2000 - Mostra di pittura Omaggio al Giubileo, Lucinico (GO).
1991 - II Biennale internazionale d’arte, MALTA.
1991/’89/’88/’87 - Fiera internazionale d’arte contemporanea Expo Arte, Bari.
1990 - Pittura, grafica e scultura, Roma. Alberto Sarcina riceve due PREMI INTERNAZIONALI: medaglia d’oro “Luigi Einaudi” e la targa “città di Roma”.
1989 - Fiera internazionale di arte contemporanea Expo Arte, New York (STATI UNITI).
- Numerose esposizioni a LONDRA e PARIGI.
- XXI Mostra nazionale di pittura e bianco e nero, Foggia, PREMIATO l’artista Sarcina con la targa “Rivista d’Arte e Cultura l’Arpi ‘74”.
1988/89 - Memorial “R. Marinato”, di grafica e pittura, Marghera (VE), due PREMI SPECIALI all’artista Alberto Sarcina per la grafica e pittura.
1988 - I Biennale Arte e Ambiente, Udine, PREMIATO: targa d’argento con medaglia d’oro all’artista Alberto Sarcina.
- Premio per le arti e le lettere “Europa Cultura” conseguito a Bologna internazionale.
- “Tavolozza di Carnevale”, Viareggio (LU), secondo classificato PREMIO INTERNAZIONALE città di Viareggio.
1987 - Tavolozza di Natale, Sala mostre dell’Auditorium, Gorizia.