L'artista Massimo Zecchin partecipa con due opere "L'antico casolare" - "Picco tra le nubi" all’evento “Composizioni Cromatiche” in videoesposizione , Catania (Le Ciminiere, fiera internazionale) 01/04 giugno 2023.
La stessa mostrà si terrà alla Galleria ZeroUno di Barletta 29 giugno/13 luglio 2023.
L'arte di Ivan Crico pubblicata nel portale
https://www.eccellentipittori.it/
articolo curato dal giornalista de "Il Foglio" Camillo Langone, 16 maggio 2023.
Ivan Crico, opera "Uccellatore"
Grafite, carboncino, tempera e acquarello su carta su tavola, 55x60 cm, 2023.
La ricerca artistica di Deborah Coli è in continua sperimentazione, le nuove soluzioni pittoriche e materiche esaltano la figura classica indirizzandosi verso un linguaggio essenziale contemporaneo. Le sue opere conquistano il mondo dell'arte contemporanea nell'occasione di numerose mostre.
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ARTE ITALIANA LA MIGLIORE OCCASIONE PER ACQUISTARE ED APPREZZARE L'ARTE ITALIANA CONTEMPORANEA.
Artisti: IVAN CRICO - UMBERTO COASSIN - ROBERTO ZAPPACOSTA - MASSIMO ZECCHIN - SANDRO.
Renato Varese vive e lavora a Conegliano (Treviso) con studio in Via Milazzo n° 9.
Nasce a Conegliano (Treviso) nel 1926, artista conosciuto ed affermato dagli anni '60, protagonista e riconosciuto nel panorama trevigiano, veneto, italiano ed internazionale. Renato Varese elabora la sua creatività ed ottiene successo nelle diverse discipline artistiche: dall'illustrazione alla grafica, dalla pittura alla calcografia, alla decorazione della ceramica.
Sviluppa le sue capacità e le sue doti artistiche testimoniando, attraverso tutta la sua opera pittorica ed incisoria, innovazione, originalità tecnica e compositiva che conquistano il mondo dell'arte contemporanea.
PENSIERO DELL'ARTISTA:
"Sono abbastanza vecchio per essere saggio e lascio agli altri la responsabilità del giudizio e, alle mie opere, il tempo di suggerire chi sono e chi sono stato.
A me resta il compito che mi sono posto quando mi sono sentito pittore, quello di lasciare un segno del passaggio, sperando che si possa dire che non sono passato invano.
Lascio agli altri, dunque, dire dove vado collocato.
So, per altro, che il mondo è un po' dei Santi e dei sognatori, così anch'io trovo il mio posto perchè, se non sono santo, sono e resto un sognatore, un uomo che percorre negli affetti e nel lavoro la sua strada silenziosamente, attento allo stormire delle foglie e al mutare delle stagioni, un uomo che trova nella ricerca dell'arte quello che le definizioni non dicono, la coscienza di essere sempre più vicino alla fine, ossia alla realtà. ..."
"Essere o non essere" - 2014
olio su tela - cm 120x80
Guarda il video delle opere di Renato Varese
Dagli anni sessanta è presente con sue personali in Italia e all’estero. Nel 1974 diventa incisore al Centro Internazionale della Grafica a Venezia e da allora segna al suo attivo premi ed importanti riconoscimenti. Notevole ed intensa la sua attività artistica, sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Germania, Stati Uniti, Canada, Arabia Saudita.
"Grafico di Valore" Renato Varese ha illustrato diversi volumi, segnaliamo: “Grafico di valore” - “Andar per Vini” - “L’altro diario” - “Garnei” - “La grappa in versi” - “Vin da vesin” - “La canestra di Margutte”. Suoi lavori e suoi scritti sono apparsi in numerose pubblicazioni, sono recensiti dalla critica artistica ufficiale che lo ha collocato tra i segnalati Bolaffi per la “pittura e la grafica” (1981) dove è considerato "pittore di grande misura e raffinatezza, interprete attentissimo di una civiltà veneziana categoricamente quattrocentesca".
Nell’anno 2000 all’Università di Cà Foscari a Venezia è stata discussa una tesi sulla sua pittura.
Renato Varese è attivo anche nel settore della ceramica, nell’ambito della scultura in vetro, ha operato a Venezia in seno alla ‘Fucina degli Angeli’ fondata da Peggy Guggenheim.
Nella sua Bibliografia ad oggi figurano 200 pubblicazioni (cataloghi, libri, partecipazioni e mostre ecc.)
Notizie sul suo percorso professionale (100 personali negli ultimi 25 anni) sono reperibili nell’Archivio Storico della Biennale di Venezia e in quello del “Kunsthistorisches Institut in Florenz (Firenze) sezione Italiana del 900”.
LA PITTURA DI RENATO VARESE - PENSIERI DELL'ARTISTA:
"SPESSO MI CHIEDO."
Spesso mi chiedo se l'esser pittore mi porti la vita al sereno o se la storia, la mia, non sia che un inseguire sottili significazioni di un esistere da fermare, o più, se mi sforzi di cercare nel tempo quel che sento irrimediabilmente perduto.
Così vagando nell'inconfessato dei ricordi, rivedo le ore andate e, nei luoghi ritrovati, afferro la magia del colore e il piacere di essere felice, due cose che sono parte di me.
Allora mi appaiono i "segni", messaggi che sembrano per la mia giornata, intesi al perdersi quali echi nella sera.
Per questo nel mio dipingere ci sono decadenza e vigore e per questo intesso un dialogare che spiega come nei miei lavori affiorino richiami surreali e fissità di cieli ed acque.
E qui, se mi chiedo cosa alla fine lascio, mi sento di dire che "vicino all'Uomo perdente" (autore per altro dei momenti eroici della società), lascio il segno del mio essergli accanto, la volontà di dire che il tempo, più che agli altri, dà a lui il modo di viverlo per superarlo.
Poiché sono vecchio, tanto quanto basta per essere saggio, assegno al domani il compito di guardare alle mie opere e, ad esse, quello di suggerire chi sono e chi sono stato, sperando che si possa dire che non sono passato invano.
In più, nella certezza che il mondo sia un po' dei santi e dei sognatori, anch'io trovo posto perché, se non sono santo, sono e resto sognatore.
Un uomo attento aIIo'stormire delle foglie e al mutare delle stagioni che, negli affetti e nel vivere l'arte, silenziosamente cerca quanto le definizioni non dicono, la coscienza di essere sempre più vicino alla realtà e al fine delle cose."
"C'è nella mia pittura, il senso dell'ineluttabilità, una sorta di arrendevole apatia nei confronti di un'esistente negatività. Non è di per sé crudeltà d'animo; almeno non credo. E' forse la debolezza costituzionale dell'individuo che per necessità contingenti, o per sua personale struttura organica, è portato ad una specie di rinuncia del vero e del giusto, ed è questa rinuncia, credi, che mi colma di amarezza e che mi infiltra fiele di sangue. ..."
"... Ho sempre rifiutato l'opera d'arte come manufatto i gusto, sia per squisito, perché credo che la vera pittura debba essere il frutto di un convergere inesorabile di mestiere e pensiero: valore, quest'ultimo, che è il solo in grado di riscattare l'individuo dalla condizione, ancorché non umiliante ma pur sempre limitativa, di homo faber. Vorrei presumere che la pittura rappresenti lo spazio esistente tra quel che siamo e quel che crediamo di essere. ..."
"... L'arte, per me, è un modo di santificare la mia travagliata stagione di uomo solitario, un'occasione, sì, un'occasione irripetibile per dare testimonianza di essere vivo all'approssimarsi del limite. ... La mia pittura ... è sempre qua, in mezzo a noi, anche se quel bastone infilzato nel ventre del povero Cristo, sconcerta e colpisce ... " Renato Varese.
"Un toro"
china e tempera - cm 50x70
"Cavallo" - studio - 2002
olio su tavola - cm 21x20,5
"Beati gli ultimi" - studio - 1997
tempera su carta - cm 35x50
"La macchina per cucire" - 1994
olio su tela - cm 100x100
"Il Cristo del cardo" - 1989-90
olio su tavola - cm 140x115
Trittico "L'uomo continua nel tempo che consuma la storia" - 1984
1° parte
olio su tavola - cm 170x120
2° parte
olio su tavola - cm 170x120
3° parte
olio su tavola - cm 170x120
"Il Vescovo verde" - 1974
olio su tavola - cm 70x50
Dell'artista Renato Varese hanno scritto: Vittorio Sgarbi - Mario R. Albanese - Aristide Ballis - Milko Bambic - Franco Batacchi Jr. - Luigina Bortolatto - Enrico Buda - Armando Buso - Giovanni Carandente - Luciano Comuzzi - Claudio De Vido - Enzo Di Martino - Laura Facchinelli - Giulio Gasparotti - Guglielmo Gigli - Marco Goldin - Adriano Madaro - Bepi Maffioli - Vittoria Magno - Giorgio Maioli - Giorgio Mascherpa - Salvatore Maugeri - Mario Morales - Giuseppe Mugnone - Mario Penelope - Guido Perocco - Mirko Petternella - Ivo Prandin - Paolo Rizzi - Pierluigi Scarpa - Giorgio Segato - Franco Solmi - Luciano Speranzoni - Armando Sutor - Sergio Tazzer - Luciano Troisio - Franco Passoni - Mario Stefani - Ottorino Stefani - Luigi Tito - Marcello Venturoli - Gianluigi Verzellesi - Silvia Maione Morlotti, Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
Vittorio Sgarbi di Lui ha scritto: “Renato Varese è un pittore incisivo che si richiama alla tradizione dell’arte veneta. La sua lenta e sapiente conduzione del colore sulla tela, è erede di quella sensibilità di taglio luministico che apparteneva ai maestri che hanno saputo utilizzare le componenti alchemiche del colore per dare un senso di emotività e di mistero alla raffigurazione.
Per meglio accedere alla meditazione figurale tesa e drammatica di questo artista, e prima di varcare la soglia espressiva del suo modo di fare omaggio allo stile gotico, desidero parlare della cromia che insiste e incide sulla tela con una vibrazione tagliente e metaforica.
Il colore non ha un andamento sinfonico, bensì un sapore intimistico e una significazione malinconica che filtra dai passaggi tonali di forte emotività.
La stesura, ampia e piuttosto sofisticata, opera di contrappunto tra tono e tono, consentendo all’occhio di apprezzare i momenti di ombra e di luce, che si giustificano esteticamente nell’interiorità dell’invenzione narrativa. Ogni suo lavoro include una narrazione a tema, per altro programmaticamente annunciata e ribadita nella titolazione, immergendola in atmosfere preziosamente cromatiche.
Prevalgono i toni grigi o madreperlacei, spiccano accenni di rossi o di gialli ocra che sconfinano a volte nel dorato, i viola si distendono in stesure smaltate, gli accostamenti sono del tutto antiaccademici. Se le radici di Varese sono venete per quanto concerne gli effetti di luce, è pittore cosmopolita per cultura, avendo assimilato la lezione europea dei primi decenni del Novecento.”
Vittorio Sgarbi
"Aspettando la Luna" - 2010
olio su tela - cm 110x80
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
RENATO VARESE
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Renato Varese è un pittore moralista, studioso dell’etica, possiede un grande valore ed una qualità artistica che risiede nella sua personalità poliedrica. Le sue opere risultano essere molto appariscenti, evidenziano tematiche sociali, religiose e politiche trattate in maniera ironica e provocatoria.
I suoi personaggi sembrano essere delle marionette movimentate da fili immaginari, rappresentano diversi stati d’animo e posizioni sociali avverse che evidenziano principalmente il decadimento e la forza dell’uomo. Varese non sopporta la debolezza dell’individuo, la passività che conduce l’uomo a perseverare nelle scelte giungendo così alla distruzione del proprio animo. La sua è una pittura interiore, con amarezza analizza una società che porta con sé innumerevoli negatività ed accetta compromessi e situazioni ambigue che portano al decadimento dell’uomo. Tutte le sue opere diventano una denuncia contro un atteggiamento che vuole essere più interiore che sociale, i suoi personaggi si muovono all’interno di composizioni spogliate da qualsiasi suppellettile, si presentano nella maggior parte dei casi figure nude o con costumi da bagno che ricoprono l’intimità, i corpi sono ben delineati dalle muscolature e dalle posizioni anatomiche. Una colorazione oscura definisce la freddezza dell’opera che vuole essere elemento principale per sconcertare l’osservatore e per invitarlo ad una meditazione profonda. Nelle sue opere troviamo numerose tematiche: dalla vita contadina alla vita di strada, dalla fede religiosa all’ipocrisia della chiesa, dalle immagini bibliche alla fede divina.
Le immagini che l'artista sceglie per realizzare le sue opere nascono dal suo inconscio e prendono forma sulla tela grazie alla sua creatività disarmante. Interrompe i rallentamenti della coscienza razionale per giungere alle pulsioni del suo animo dando loro immagini che prendono spunto dal movimento surrealista. L’artista porta con sé una sfrenata fantasia che unita alla sua originalità ed al suo virtuosismo tecnico notevole, rafforza notevolmente l’universo delle sue composizioni figurative dagli echi surreali. Echi immaginari in quanto le sue opere si prestano a presentare i lati più nascosti del pensiero umano, il maestro Varese analizza, attraverso composizioni che destabilizzano l’osservatore, numerose caratteristiche dell’uomo. Nella sua arte, l’artista, concentra la sua attenzione su pochi elementi che permettono all’opera di esprimere contenuti specifici e chiari. Pittore figurativo che si oppone alle concezioni tradizionali dell’arte, essendo un personaggio ricco di preparazione culturale non si può assegnare un’unica corrente artistica per le sue opere; Renato Varese essendo grande studioso ed al tempo stesso riflessivo, accomuna diversificate caratteristiche di differenti linguaggi pittorici. Ogni stile scelto è susseguito da caratteristiche teatrali, le sue opere diventano scenografie e nello stesso tempo protagoniste di una scena teatrale. Tutta la sua produzione artistica è dotata di esperienze misteriose che nascono dalla sua vita personale, le sue riflessioni sull’individuo lo portano ad avere uno spirito rivoluzionario che mette in discussione il mondo reale attraverso la raffigurazione di figure ed oggetti così come ci appaiono ma inseriti in contesti ed ambientazioni dalle atmosfere provocatorie e nello stesso tempo solitarie.
Ambientazioni pervase da colorazioni oscure, luminosità differenti si spostano su piani diversificati stabilendo una continua integrazione con il soggetto. La colorazione oscura si contrappone al colore bianco che l’artista Varese sceglie per contornare i suoi personaggi, un colore che è simbolo di purezza ed esprime sentimenti puri e sinceri. La scelta che Varese attua scegliendo il colore bianco sembra voler dare un’opportunità all’uomo, nelle sue opere ogni individuo scava nella sua interiorità ricercando nuove risoluzioni che si contrastano alla vita reale. I paesaggi rievocano gli effetti di una rivoluzione industriale, una natura contaminata, soffocata da suoni, odori e distese spoglie. Le vedute paesaggistiche rammentano il ricordo di una natura rigogliosa abitata da pochi casolari ed animata da suoni, profumi e silenzi meditativi. Silenzi che ancora una volta ricordano una solitudine intensa, vissuta con amore e pace dall'artista Renato Varese.
Le opere di Renato Varese diventano incentivo per la crescita culturale, nutrono l’intelletto e permettono la scoperta di nuovi orizzonti, un privilegio conoscere e visionare le opere del maestro Varese, artista che è riuscito ad esprimere, conoscere ed analizzare la sua dote creativa. Tutta la sua produzione artistica è testimonianza significativa per il mondo dell’arte.
Silvia Maione Morlotti - Archivio Monografico dell'Arte Italiana - giugno 2015
" ... I dipinti di Renato Varese non sono luoghi di raffigurazione del reale, ma di evocazione e rapresentazione di scenari dell'incoscio, di spazi psichici densi, in cui l'artista nutre e focalizza i fantasmi del suo fervido immaginario, della sua fantasia costruttiva. ..."
Giorgio Segato
"... La sua arte rifugge dal sentimentalismo e diventa espressione del nostro tempo, travagliato. Un artista che affonda le radici del passato, sente il presente e guarda al futuro."
Luigi Tito
"... Un'arte che otremmo definire filosofica nel senso che affida all'immagine la necessità inderogabile del pensiero, di un poema epico, insomma, di un goticismo moderno che indaga la parabola esistenziale in perenne dissidio tra la morte e a vita."
Marco-Lorandi Bedogni
"Ariete" - 1995
olio su tela - cm 100x100
"Le opere di Varese sono costituite ... nel corso dei decenni dagli anni settanta ai giorni nostri, da alcune serie composte da rare nature morte, da lividi paesaggi apparentemente disabitati - i dipinti che compongono il cosidetto ciclo della 'natura' da trasognanti visioni di una Venezia bidimensionale dai cieli dorati, bizantineggianti - il cosidetto ciclo delle 'venezia' - fino ai più numericamente consistenti cicli di opere dedicate agli aspetti dell'Umana condizione', del <religioso e dell'Arlecchino. Questi tre cicli mettono in forma per lo più un'umanità dolente, che sembra vivere in un'epoca imprecisata del lontano passato. ... L'ambientazione delle opere e l'evidente richiamo ad un'iconografia tardo-medievale ci permette di approfondire quelle che sembrano essere le consapevoli fonte storico artistiche di Renato Varese. Da più interpreti e critici egli è stato visto come anacronistico pittore dell'aura nordica, gotica, di sapore tra il tardo medio evo e il primo rinascimento tedesco. Come non ravvisrae, infatti, alcune lezioni anatomiche, coloristiche e tematiche di maestri come Albrecht Dürer, Matthias, Grünewald, Lucas Cranach; e po via, fino al secolo scorso, come non scorgere l'angolosità delle forme e la secchezza del tratto di un pittore austriaco come Egon Schiele; o come non vedere nella violenza di certe immagini di animali squartati un esempio in Chaïm Soutine o in Francis Bacon? ... Un'anatomia attenta ai suoi principi costituiti dell'esatta riproduzione di ossa, muscoli, tendini ed epidermide; un'anatomia che determina anatomie fisionomie asciutte che attraverso un esasperata .. deformazione enfatizza lo stato d'animo con cui sono presentate le diverse situazioni narrative; ... A determinate ulteriormente l'atmosfera dello stato d'animo trasmesso da molti dipinti di Varese vanno aggiunte due ulteriori componenti: il colore e la luce atmosferica. Entrambi si presentano con coerenti analogie rispetto al segno espressivo di cui sono il naturale complemento. ... La stesura del colore, si distende per grandi campiture che l'artista sapientemente esegue con la spatola o con il pennello costruendo, volt per volta, giustapposizioni o sfumature che denotano la sua grande maestria tecnica. ..."
Franco Tagliapietra - 2011
"Renato Varese ... ha privilegiato la pittura come sistema di segni significanti e riconoscibili, come sedimentazione di gesti dotati ciascuno di una propria imprescindibilità ... . Varese ha operato una drastica selezione cromatica, ... nelle opere si possono cogliere chiare e molteplici ascendenze, riscontrabili senza alcun timore di forzature interpretative. ..."
Fabio Girardello - 2004
"Il grigio dietro la fabbrica dei gessi" - 1994
olio su tela - cm 100x100
" ... A partire dagli anni Novanta la produzione artistica di Varese diviene ancora più complessa e si esprime con tocchi di alta dicitura. Pessimismo, disgusto per la corruzione si accentuano quali punti nodali e condizionano, ancor più, la traslazione del passato-presente alla dimensione atemporale tratteggiando, in maniera univoca, la vicenda dell'essere umano. ... La condanna alla degradazione del clero, la polemica requisitoria contro il prelato che osserva, imperturbabile, l'evento della resurrezione approdano con ardore nell'atmosfera di un paesaggio desolato. Allo stesso modo, il senso primato della croce, unitamente a simboli di valenza misteriosa recuperano paure e fantasie remote. ... La genesi della produzione artistica di Renato Varese, stanno all'inizio e alla fine del suo racconto iconografico."
Tiziana Tonon - 2002
"... Varese bada a dare sostanza ai fantasmi vissuti nel sogno del suo esilio: lui, filosofo solitario, che ha convissuto con la loro facies, ora in pittura offre immagini che ad un tempo sappiano esprimere spirito e materia. E poiché gli attori del suo mondo li sente espropriati da ogni possibilità di appartenenza a quel pellegrinaggio terreno che presuppone l'ascesa alla Città celeste, conia per loro delle persone crudeli crudeli e tragiche, mentre disegna il loro corpo secondo uno schema che rimanda ai personaggi delle danze macabri medioevali: morti viventi, la cui cute è solamente una veste provvisoria, sovrapposta al telaio di muscoli destinati a serrare lo scheletro. Figure opache che i cieli lividi e rappresi di luce rendono appartenenti ad un misterioso revival classico-arcaico. ..."
Carlo Milic 2000
" ... Nella pittura di Varese c'è sempre e comunque, una forte dicotomia: un continuo contrasto dialettico tra realtà e idea, tra la miseria della vita e le aspirazioni dell'anima. ... Varese ha una saggezza naturale, vicina più al medioevo che alla classicità: il suo pensiero è radicato nella concezione del Male metafisico, che avvolge fin dall'origine ogni essere del creato. .. E' nel macabro che la pittura si sublima. ..."
Paolo Rizzi - 1996
Renato Varese, maestro veneto di racconti, immagini simboliche ed apparizioni, dagli anni settanta è presente con sue personali in Italia e all’estero, per le sue opere pittoriche ed incisorie riceve notevoli apprezzamenti dalla critica, dal pubblico di collezionisti ed amatori d’arte nazionali ed internazionali. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Artista conosciuto ed apprezzato, le sue opere ricevono riconoscimenti e premi importanti aggiudicandosi consensi da personalità artistiche note e significative nel mondo dell’arte contemporanea.
Rivista EuroArte - pubblicazione: novembre 2015:
Omaggio all'arte di Renato Varese:
Renato Varese - Art Orler Factory - 2013
Principali premi ricevuti:
- Nel 1974 è premiato alla Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea a Parigi (Palazzo dell’UNESCO).
- Vincitore del concorso internazionale per un francobollo “sulla vite e sul vino” dell’Accademia di Siena e di quello per il manifesto del “Premio Italia” indetto dalla RAI nel 1977.
- Nel 1985 Renato Varese riceve il Premio “Perotti’ (Nazionale di Arte Sacra a Venezia).
- Nel 1988 gli viene assegnato il ‘Premio del Gazzettino del Centenario”.
"Nel segno del Toro" - 2014
olio su tela - cm 105x130
Gallerie di referenza:
- “CENTRO D’ARTE LA ROGGIA” - Pieve di Soligo (Treviso).
- Documentazione bio-bibliografìca presso l'Archivio Storico della Biennale di Venezia.
- Archivio del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Sezione Italia 900 - Firenze.
"L'aquilone" - 1983
olio su tavola - cm 70x100
Principali mostre in Italia e all'estero:
1973 - Nell’ambito dei rapporti culturali Italo-Rumeni espone all’Accademia di Romania in Roma.
1974 - Renato Varese è presente in alcune importanti manifestazioni europee.
1979 - L’artista è invitato ad esporre a Londra e a Marsiglia.
1981 - partecipa all’ART 12/81 a Basilea ed è presente con sue personali a Firenze, Venezia e Parigi.
1982 - Renato Varese espone le sue opere alla 1° Biennale internazionale della Grafica.
1984 - Mostra personale a New York presso la fondazione della General Electric (Schenectady).
1985 - Mostra personale all’istituto Italiano di Cultura a Praga.
1986 - Renato Varese è presente a New York, all’International Art Expo, a Londra alla International Contemporary Art Fair, a Milano, alla VII Triveneta delle Arti e alla 3° Biennale internazionale della Grafica.
1987 - Su invito partecipa alla 14° Biennal of Hungarian Graphics a Miskolc (Ungheria).
1988- Partecipa su invito alla 1° Biennale Nazionale di Grafica Alberto Martini.
Dal 1988 al 1994: - grande mostra personale a Palazzo Sarcinelli di Conegliano,
- Arteroma 91, Salone d’Arte Moderna contemporanea - Roma EUR,
- Arte Padova.
1994 - Espone a Monaco ed al Museo Nazionale d’Arte Villa Pisani a Strà (Venezia).
1996 - Antologica presso la Cattedrale del Macello di padova.
1998 - Espone le sue opere a Spaichingen e a Tuttlingen (Germania).
1999 – Mostra a Villa Breda di Padova.
Dal 2000 al 2010 organizza alcune personali in diverse città del Veneto.
2000 - Mostra personale presso il palazzo Scaglia di Verrua a Torino e col Centro per la cultura e le Arti, Le Venezie.
- Renato Varese presente alle mostre di Treviso a Palazzo dei 300.
- Mostra a Roma presso la Sala del Bramante. - Mostra all’Università di Cà Foscari a Venezia dove viene discussa una tesi di laurea sulla sua pittura.
2001 - Le opere di Renato Varese sono esposte alla rassegna “Il mito e il paesaggio” Artisti italiani all’Hilmet Gürçay Sanat Galerie presso il museo Nazionale di Efeso (Turchia).
2002 - Triventa delle Arti a Padova. Per festeggiare i cinquanta’anni di renato Varese, il Comune di Treviso allestisce una mostra personale al Palazzo dei 300 ed una persoanle nella sua città natale a Conegliano (Treviso) presso la Casa museo del Cima.
2005 - Mostra personale a Tuttlingen (Germania).
2006 - In occasione dei suoi ottant’anni viene allestita una sua antologica a Palazzo Sarcinelli in Conegliano (Treviso).
2008 - mostra personale alla rassegna “Dante e San Francesco” organizzata presso la fondazione “casa di Dante” in Abruzzo al Castello dei Gizi a Torre dei Passeri (Pescara).
2010 - Renato Varese è presente con le sue opere alla mostra “Artisti italiani” a Colonia (Germania) presso l’Istituto Italiani di Cultura della stessa città.
Tutte le Opere dell'artista Renato Varesecatalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno di carattere economico, le opere dell'artista.