Genere pittorico: cosmogonico
"La lunga torre imprigionata"
olio su tela
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
CESARE ZANASI
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Cesare Zanasi con disinvoltura scioglie e dissolve la sua stessa individualità rappresentando nell’opera la sua autonomia, i suoi diritti d’interprete e d’autore: figure, segni, linee e forme raccontano luoghi inconsci.
Partendo da un percorso artistico sviluppato nell’automatismo di nascoste immagini legate al mondo figurativo Zanasi giunge ad una tavolozza elaborata da spazialità omogenee senza confini. Eventi pittorici realizzati da relazioni cromatiche si succedono sulla superficie della tela con andamenti oscillanti che costituiscono le sue prime coordinate dell’immagine astratta con caratteristiche informali.
L'artista si avvale della tecnica ad olio per realizzare le sue opere, il cui perno principale sono le sue sensazioni: linearità fluide, segni e simboli divengono specchio di una sua tensione emozionale legata al suo vissuto. Zanasi stabilisce un rapporto solido tra individuo ed universo portando all’attenzione del mondo i veri problemi che l’uomo incontra nella società odierna. Cesare Zanasi si avvicina ad una pittura che non sarà mai figurativa ma che inizia ad assumere forme geometriche che seguono uno schema preciso di posture e di colori: linee, cerchi, quadrati caratterizzati da accentuate sinuosità divengono simboli di stati d’animo e di vibrazioni interiori.
Una pittura di grande effetto, giochi illusionistici conducono lo spettatore ad interpretazioni fisiche e psichiche, paradigmi di un’insieme geometrico sospeso tra realtà e finzione.
Partendo ed analizzando condizioni esistenziali disagiate ed anteponendo il suo clamoroso stupore Zanasi elabora un linguaggio artistico che ha la capacità di far affiorare intuizioni felici che evidenziano i valori più nascosti dell’essere umano, suo scopo principale è concentrare il dolore in piccoli luoghi per contornarli di bellezze interiori.
Zanasi nel suo percorso artistico approda anche a composizioni realizzate in un ambito naturalistico-espressionistico sorretto da una profonda ispirazione poetica, una pittura di grande qualità estetica e in continua crescita di significati. Luci aggressive e morbide pennellate evidenziano i soggetti principali in differenti rappresentazioni: luoghi, paesaggi dalle caratteristiche stilizzate sono principalmente i soggetti trattati dall’artista, ottimo disegnatore-colorista diviene grande padrone della composizione e dello spazio. La figura umana realizzata dall'artista in forma esasperatamente espressionistica è inserita in differenti contesti che attribuiscono alle figure simbologie diverse che investono l'intero arco esistenziale.
Cesare Zanasi è artista poliedrico che continua la sua ricerca pittorica indagando se stesso ed il mondo riuscendo ad infondere emozioni e profonde riflessioni.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - aprile 2012
Genere pittorico: espressionista "Paesaggio asiatico"

olio su tela
Genere pittorico: espressionista "Paesaggio esotico"
olio su tela
ANTOLOGIA CRITICA
“Cesare Zanasi presenta le sue allucinate costruzioni simboliche di momenti dell’inconscio. Vi è in Zanasi una ricerca di ‘verità nel simbolo’, di descrizione analitica di stati d’animo illustrati attraverso figure semplici della geometria: il triangolo, il cerchio, le rette che si intersecano. A queste ‘basi’ della costruzione si aggiunge un colore acceso,implacabile, che porta tutto in superficie. La tensione si allenta, ma là dove questo accade, come nelle ultime opere, sembra che una sorta di dolcezza si sovrapponga al tormentato puntiglio di ‘spiegare tutto’.
Zanasi viene da esperienze diverse, fra le quali anche un momento di pittura informale. Ora ha chiarito la sua strada. Si tratta per lui, di continuare a cercare se stesso.”
Franco Solmi - 1969
Genere pittorico: informale
"Arbusti di fiume"

olio su tela
Genere pittorico: psicosimbolico figurale
"La fine del netturbino"
olio su tela
‘Cesare Zanasi alla ricerca dei valori perduti’
“Ci troviamo, in questo caso, di fronte ad uno di quegli uomini ed artisti che hanno scelto la strada più difficile per vivere il senso della propria vita.
... L'artista ... in un attento processo di analisi, dipana il filo rosso della propria contestazione sino a farla, in un crescendo lucidamente ossessivo, esigenza di spiegazione definitiva, di chiarezza totale. Un linguaggio pittorico personalissimo ed originale, dall'ampio segno e dal colore senza ombre, da cui emergono con implacabile ed angosciante evidenza. I miti frustranti della nostra condizione umana e le proiezioni inconsce del nostro io più profondo. Il simbolo, padrone assoluto dello spazio, si impossessa con intensa forza espressiva ed incisività di movimenti, della creazione artistica, finendo con l'assumere un fondamentale valore e significato emblematico, ma velatamente decifrabile ed organicamente funzionale al messaggio, non demistificato o filtrato in illusorie evoluzioni, che l'artista gli affida e sul quale viene a costruire la propria ipotesi razionale.
Il cerchio e la retta, l'ovale e la linea intersecanti in ampie superfici illuminate da un colore intenso, … i miti e feticci che mortificano in anguste prospettive il nostro essere e, al tempo stesso, lasciano intuire i segni di un’alternativa alla alienante condizione di uomo-massa.
Se il « risveglio del mostro » è, — come ci avverte l'artista — un fatto ormai inarrestabile che finisce per vanificare i meccanismi stessi d'evasione creati dal sistema, quale illusoria speranza diffusa, per recuperarci e ricondurci ad altre dimensioni ed atteggiamenti, allora come le linee e i cerchi si modificano e si spezzano, ... una nuova dimensione umanizzante in un processo che, nelle vibranti geometrie e negli arditi giochi dei piani, già intuiamo difficile ed esaltante ad un tempo.
Parlando dell'arte di Zanasi, a volte ci si è richiamati alla pittura simbolica e psicologica, accettiamo queste definizioni nella misura in cui non siano limitative o tese a circoscrivere la ricerca e il discorso artistico, che tutti ci coinvolge. …
Oggi il suo discorso ... sembra farsi più sofisticato e rarefatto, più essenziale nel colori e nelle forme, le figure paiono immerse in una luce più morbida e sfumata, anche se intatta rimane la grande forza e il movimento complessivo della intera costruzione artistica. … Una visione personale del mondo e delle cose, non contaminata da un manierismo superfluo o da un modernismo scopertamente artificioso e strumentale …”
Alessandro Rovinetti
Genere pittorico: espressionista "Cespugli e fioritura"
olio su tela
“I suoi quadri si ispirano a motivi simbolici ove il tema trattato (decisamente polemico) viene svolto in modo allusivo attraverso un gioco formale tendente ad un certo astrattismo geometrico.
Vien fuori un clima intellettualistico che trova i suoi momenti migliori allorché diviene più rarefatto.”
R. V.
(Presentazione per la Mostra tenutasi a Bologna presso
la Galleria ‘La Medusa’)