Gabriele Pala, illustratore di genere, unico nella sua interpretazione, le sue opere conquistano un pubblico mirato di amatori e collezionisti nell’occasione delle numerose mostre d’arte a cui partecipa.
TRIESTE Barcolana 55 – La regata più grande del mondo. 29 settembre/ 08 ottobre 2023
sarà presente l'artista triestino Fulvio Conte.
La Barcolana è una storica regata velica internazionale che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste.
UDINE FIERE 70° EDIZIONE DI CASA MODERNA
Dentro la natura selvaggia di GIANNI BORTA - mostra immersiva
inaugurazione: sabato 30 settembre ore 11:30 - padiglione 6.
L'artista Maddy (Maddalena Mozzo) presente all'esposizione collettiva internazionale "Noon - Chi" Palazzo Velli, Roma, a cura di Beatrice Cordaro. La mostra è aperta fino al 07 ottobre 2023.
Luciana Fusari nata a Roccabianca (PR), ci ha lasciato il 07 gennaio 2019.
Ha compiuto gli studi all'Istituto d'Arte "Paolo Toschi" di Parma (sezione grafica) e presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna (sezione pittura).
Docente di Discipline Pittoriche, Disegno e Storia dell'Arte, ha insegnato all'Istituto d'Arte P. Toschi e al Liceo Artistico "B. Cassinari" di Piacenza.
Ha partecipato a mostre personali e collettive conseguendo premi e segnalazioni in diverse manifestazioni artistiche, le sue opere hanno raggiunto successo di critica e di pubblico dalle sue prime esposizioni iniziate principalmente con il centro culturale UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) di Parma, con cui ha anche collaborato alla realizzazione grafica di materiale pubblicitario.
L'artista Luciana Fusari
Oggi le sue opere continuano a suscitare interesse artistico sia per la tematica scelta sia per la particolare tecnica che l’artista ha perfezionato nel suo breve cammino pittorico. La tecnica prediletta è l’uso della penna sfera, con la quale l’artista ha raggiunto risultati sorprendenti. Le sue opere narrano la bellezza di una natura incontaminata che sembra appartenere ad un mondo favolistico e talvolta surreale. Numerose opere sono realizzate con matite ad acquarello e pastelli su carta, una tecnica varia che mette in luce le colorazioni soffuse, trasparenti, abbaglianti e cangianti di un mondo naturale magico.
INTRODUZIONE ALL’ARTE DI LUCIANA FUSARI
Un’ottima conoscenza del disegno dal vero conduce l’artista Luciana Fusari ad incrementare il suo talento in una pittura originale ricca di simbologie affini alla storia dell’arte; attraverso l’immedesimazione nella natura l’artista incontra il suo stile unico ed originale. In molte opere gli elementi della natura si trasformano in una sorta di cornice stilizzata per catturare la scena interna, protagonista dell’opera, una sorta di caratteristico paesaggio curato nei dettagli, ben definito nelle luci e nelle ombre ottenute dalle sfumature della penna che Luciana Fusari realizza in maniera sorprendente. Fiori, animali, volti circondano il mondo pittorico dell’artista che con l’immaginazione riesce ad dare un volto alle bellezze naturali. Gli elementi della natura sono abitati da creature immaginarie, si evidenziano volti e corpi, espressivi curati in ogni dettaglio, adagiati in una misteriosa vegetazione espressione figurata di profonde sensazioni che si insediano nell’animo umano.
Nella visibile perfezione delle forme, le opere accolgono diversi punti decisivi, si avverte l’origine e l’arrivo di segni e linee sinuose, ondulate, dove gli intrecci creano architetture animate e vissute da forme organiche. Il tratto nero è circondato da scie bianche che determinano la struttura compositiva, la colorazione della matita offre allo sguardo una miriade di tonalità che attraverso la sinuosità della linea crea effetti meravigliosi.
Luciana Fusari realizza particolari tarsie di segni, una minuziosa manualità seguita da una gestualità immediata evidenzia ed esprime l’amore per una visione armoniosa della vita e nello stesso tempo una visione complessa, quasi labirintica nel seguire le diversificate sensazioni. Il percorso congeniale dell’artista Fusari è il gioco del tratteggio che impiega con la penna a sfera e la sfumatura ottenuta dal pastello, queste due tecniche accostano segni e creano forme raffinate ed eleganti, un mondo idilliaco ricco di presenze umane e fantastiche. Il paesaggio è intriso di un gesto creativo di notevole spessore artistico, una pittura originale ed interessante, complessa nella scelta esecutiva e nella scelta delle tematiche, dove le nature morte esaltano i profumi della natura rappresentata nella sua essenza. Una pittura che conquista l’amatore d’arte ed il collezionista, le opere di Luciana Fusari ad oggi continuano ad essere collezionate e si prestano per occupare un posto di rilievo nel mondo dell’arte contemporanea.
Guarda il video delle opere dell'artista Luciana Fusari su youtube.
Sulle opere dell'artista Luciana Fusari hanno scritto: Manuela Bartolotti - Chiara Carfi - Stefania Carrozzini - Gianni Cavazzini - Anna Maria Dadomo - Marzio dall'Acqua - Antonio Musiari - Elio Succi.
"Specchio d'acqua"
matite ad acquarello, pastelli su carta - cm 37x43
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
LUCIANA FUSARI
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Luciana Fusari pittrice dal tocco sensibile.
Le tematiche della pittrice Fusari si immettono nel suggestivo ed incantevole mondo della natura, i paesaggi, soavi, realizzati con estrema cura, soprattutto nei dettagli, si uniscono come d'incanto in una visione di pace, di beatitudine e di quiete interiore.
Luciana comunica messaggi poetici nascosti che si amalgamano misteriosamente in una forza energica ed vigorosa, nelle opere troviamo l’immagine di una madre terra meravigliosa che possiede una sua forma espressiva e vivente.
Le opere ci conducono in un mondo rinnovato d'amore, rinnovano ed espandono la visione dello spettatore verso nuovi orizzonti; una pittura che emana sottili percezioni e dona spazio a fantasie ultraterrene.
Luciana Fusari è grande artista, dalle doti tecniche di notevole livello, la sua arte prende ispirazione dal mondo naturale dove elementi diversi si uniscono tra loro attraverso la luce che plasma ogni cromatismo, sfumato e cangiante, o tratteggio ottenuto mediante un monocromatismo affascinante.
Un'espressione raffinata ed elegante riflette, con grande rilievo, la capacità dell’artista di realizzare, con maestria, la vigorosa potenza di una natura meravigliosa.
La pittrice Luciana Fusari, coglie con empatia ogni sfumatura creata che si propaga nelle opere, un'apertura senza confine per una veduta oltre il presente.
Una ricerca pittorica in sintonia con l’interiorità dell’essere umano, dove la maestosa natura diventa metafora di una coscienza e di una riflessione interiore.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - luglio 2020
"Composizione con uva"
penna a sfera su carta - cm 17,5x25
ANTOLOGIA CRITICA
"I dipinti di Luciana Fusari stabiliscono immediatamente un impatto emotivo forte. Sorprendono, rompono il consueto, parlano di luci e motivi nuovi, mai incontrati. Difficile è raccontare i contenuti, mentre chiamano dentro. La superficie della tela è quasi sempre interamente ricoperta di colori. Sembra che lo spazio si identifichi con le cromie. Forse non esiste l'assenza di esso. Anche il nero, il buio, è spazio. L'ispirazione crea forme e luci a getto continuo. Si vedono soggetti decifrabili come cavalli oppure non decifrabili come matasse e scorrimenti di colori, esplosioni di arancione e rosso violento, risonanze di bianco che si stemperano in vapori tra verde e azzurro per vani-re nelle profondità della notte e della mente.
La fantasia è libera, traccia un percorso che si spinge più avanti della ragione. Un motivo concreto, noto all'esperienza, per esempio, sviluppa echi di forme e colori che ne ampliano il significato all'infinito. Certe soluzioni sono imprevedibili, quanto suggestive, dipendono dallo scatto del talento. Certi accostamenti e rimbalzi di forme da una figura ad un'altra sono come evoluzioni di una danza che volteggia e vola. Ogni dipinto è ricco di argomenti che sollecitano il lettore. In essi convergono il classico e il moderno, il figurativo e l'astratto, il vero e l'impossibile. Sono quadri senza confini, che conducono nei valori della bellezza e della libertà. Rispettano una sola catego-
ria, quella del ritmo. Il quale sembra avere la cadenza perfetta di un vogatore. Al proposito può essere sufficiente considerare i dipinti dal titolo "L'infinito" e "Ritmo", dove le cadenze si sviluppano come battiti d'ali. I colori, che si accendono alti spesso per i contrasti o che si modulano in scorrimenti ben temperati, hanno quelle luci che attraggono, danno rilevanza e concorrono all'armonia."
Elio Succi
"Gerani"
penna a sfera su carta - cm 21x30
“… Dalla suggestione iniziale, ovvero la buccia d’ananas più volte rielaborata, si schiudono forme, si dipanano paesaggi, come da un uovo, da un bocciolo. E’ geometria generante una profusione d’immagini al limite tra realtà e sogno, con un andamento spiraliforme che forse inconsciamente rimanda alla famosa “successione di Fibonacci”.
Le linee spingono la fantasia in un dipanarsi di petali, quinte che si schiudono sul mondo dove forma e colori si richiamano reciprocamente.
Da leggiadre successioni caleidoscopiche, elaborazioni artistiche di frattaglie vegetali alludenti alla perfezione universale, si passa a grovigli fantastici, ad intrecci e grottesche di suggestione arcimboldesca o ad eleganti figure umane di spirito manierista, di grazia parmigianinesca.
Cosa cerca la Fusari in questa danza in punta di penna che pare infinita? L’essenza stessa del bello, come la sua Medusa, non più orrifica, ma incantevole.
L’artista insegue, linea dopo linea l’esistenza e la sua continua, sorprendente germinazione di forme.”
Dott. Manuela Bartolotti, critico e storico dell’Arte, giornalista
Gazzetta di Parma, 20 -11- 2012
"I particolari sono piccoli presuntuosi che devono stare al loro posto", straordinaria frase di Jean Auguste Dominique Ingres, insieme divertente e divertita, da padre o nonno che fa rigar dritto gli inquieti infanti, pronti a giocare inconsci del loro posto nella famiglia: immagine che usava parlando del disegno, che per lui rappresenta "la probità dell'arte", l'ossatura morale, per dirla in altro modo, della pittura. Dovendo scrivere della maestria disegnativa di Luciana Fusari è avvenuto che quasi contemporaneamente dovessi occuparmi di Ingres e delle sue teorie sul disegno, mescolando le due suggestioni, le emozioni e le riflessioni che suggeriscono ed insieme seducono.
La prima ragione per cui due mondi apparentemente così lontani come quello della contemporanea Fusari e del grande maestro francese (1780-1867) in realtà, si incontrano e almeno idealmente si sovrappongono, deriva dal fatto che nei pensieri sull'arte, ed in particolare sul disegno, di Ingres troviamo lo stesso amore, la stessa appassionata attenzione e calibrata sapienza, desunta dall'esperienza concreta, dal lungo e diuturno esercizio, che caratterizzano le immagini della pittrice parmigiana. ...
Luciana Fusari si muove all'interno di una lunga tradizione, non tanto figurativa, della sua iconografia si dirà poi, quanto linguistica, per cui citare alcuni passi di un grandissimo maestro del disegno come Ingres, che poneva la grafica come preliminare per ogni azione di pittura e come, alla fine del quadro, complementare, vuol dire semplicemente capire fino in fondo il modo di operare della nostra artista.
... Disegnare vuol dire già dipingere, cosa che Fusari fa con straordinaria abilità, eleganza e immediatezza, creando insieme l'atmosfera, lo spazio, i volumi e un'immagine che ritorna insieme sempre diversa e continuamente ricercata, riproponendo il mutare del reale, il manifestarsi della molteplicità in forme che sintetizzano, in un certo senso, la vita stessa nelle sue manifestazioni più segrete ed archetipiche.
... I grovigli di frutti o di vegetali della Fusari sono prima di tutto questo affiorare di un'immagine mentale, di una invenzione che si riveste di forme naturali, sono vere e proprie apparizioni insieme chiuse in se stesse, ma anche parte e lacerate a mostrare un tesoro in loro nascosto, forme che si stanno schiudendo per generare, per offrire, per far emergere. E ogni volta è l'esperienza stessa della vita che si raccoglie in questi disegni leggeri ma anche ricchi di prospettive evidenti e segrete, di esibizioni, ma anche di occultamenti, per cui queste "nature morte" in realtà raccontano il mistero della nascita, alludono a simboli criptici ed individuali, che ciascuno di noi sa ritrovare in se stesso e far rivivere con significati insieme antichi e sempre più nuovi. Siamo all'interno dalla tradizione barocca del simbolismo morale e religioso dei grandi apparati che apparivano semplici fantasmagorie di trionfi da tavola e nascondevano, per gli iniziati, percorsi di grande spiritualità.
Il mondo della Fusari è questo sospeso tra nascere, dischiudersi e mostrarsi, tra segretezza che genera e matura e esplodere all'esterno che è bellezza e seduzione. La frutta emerge da una forma chiusa, raccolta su se stessa, da una pelle o scorza che proviene con le sue rugosità da un Nuovo Mondo, che è estranea alla nostra tradizione simbolica e immaginaria, ma proprio per questo sembra la più adatta per raccogliere con un utero, come un grembo presenze famigliari che vengono mostrate, nel loro affiorare, come meravigliose, sorprendenti, piene di vita ma anche di allusioni: l'ananas con le sue geometrie, si riempie di uva, ciliegie, mele, fichi con una ricchezza che rimanda all'abbondanza, alla prosperità, alla maturazione sessuale e al desiderio, alla voracità dell'esistenza, rimanda alla estate e alla piena giovinezza che sta trascolorando in una maturità esuberante ed eccessiva.
L'ananas come cornucopia, come conchiglia che cela, serra e mostra il proprio tesoro, forma raccolta e avvolta, chiusa, ma non ermetica: Permettete ancora una citazione da Ingres illuminante: "I contorni esterni non sono mai concavi. Al contrario si rigonfiano, come un paniere di vimini". Fusari sembra che abbia letto e meditato questa frase, che sintetizza le sue composizioni che si espandono nel vuoto del foglio, occupandolo con una presenza totalizzante, ancor più simbolica e allusiva per lo spazio vuoto intorno nel quale vengono lievitando. Immagini quelle della Fusari che diventano imposizione dell'esistenza delle cose, sono visione dell'artista che si impone con la stessa forza retinica nel nostro occhio, giocando, per l'uso sapiente della prospettiva, degli intrecci delle ombre, della rifrazione e dei riflessi della luce. Fanno pensare a quella bellissima pagina di José Saramago in "Il quaderno" del 2009 nella quale si chiedeva "Come saranno le cose quando non le stiamo guardando?". Fusari non ce lo dice perché le sue nature morte sono tutte in posa, attirano e moltiplicano i nostri sguardi, accarezzano i nostri occhi e stimolano nella loro esuberanza esplosiva e trattenuta insieme i nostri desideri, le nostre emozioni, i nostri ricordi, le nostre passioni.
Ed è da dire che quello dell'artista parmigiana è un disegno così felice, così leggero, così elegante da nascondere, come voleva Ingres, la facilità per antico esercizio e per abituale pratica, con la quale sembra realizzarsi, per cui la scienza diventa vita e la pratica esistenza e natura. L'uso della biro, strumento della nostra quotidianità di scrittura o meglio, ormai, di appunto per cogliere l'essenza dei messaggi e gli appunti che ci incalzano. La biro fornisce colore ai disegni, ma anche la scorrevolezza del segno che diventa complesso, sottile, intenso nel tratteggio, umorale nell'addensarsi e disteso nel sciogliersi, in una armonia che è ottica ma anche intensamente musicale.
. . . Come ha lasciato scritto il maestro francese Dominique Ingres “ il disegno è anche espressione, la forma interna, il piano, il modellato . . . . . comprende i tre quarti e mezzo di ciò che costituisce la pittura”. Ecco: disegnare vuol dire già dipingere, cosa che Luciana Fusari fa con straordinaria abilità, eleganza e immediatezza, creando insieme l’atmosfera, lo spazio, i volumi e un’immagine che ritorna insieme diversa e continuamente ricercata, riproponendo il mutare del reale, il manifestarsi della molteplicità in forme che sintetizzano, in un certo senso, la vita stessa nelle sue manifestazioni più segrete ed archetipe.”
Marzio Dall'Acqua - presidente dell'Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma
Luciana Fusari ha partecipato attivamente alla vita artistica partecipando con le sue opere a mostre personali, collettive, in numerose città italiane. Nel suo percorso artistico ha ottenuto riscontri positivi nelle pubblicazioni su cataloghi e riviste d'arte. Le sue opere sono sottoposte, anocra oggi, all'attenzione della critica, della stampa, di galleristi, di collezionisti italiani e stranieri, oteengono apprezzamenti e notevoli successi. Sue opere sono presenti in collezioni private in diverse città italiane.
"Intrigo con cavallo" penna a sfera su carta - cm 21x30
Principali eventi a cui ha partecipato l'artista Luciana Fusari:
2012 - "Emozioni in rosa" (Pittrici in collettiva).
2011 - IX Biennale Arte Sacra "L'uomo e la creazione".
2010 - "Parma petite paris" (Artisti in collettiva).
2006 - VIII Biennale Arte Sacra "Opere di misericordia".
2004 - VII Biennale Arte Sacra "Guerra e pace".
2002 - "Simboli e colore" Castelnovo Sotto (RE).
2000 - "Banchi di sogno in Val Padana...” Banca Popolare di Milano, sede di Parma, Organizzazione d'Ars, Milano.
1999 - "Addio al secolo con immagini di pittori di Fontanellato del '900" organizzato dall'Associazione culturale J. Sanvitale.
- "2000... Verso il futuro... già sparso nei secoli" (Mostra per il Giubileo).
- Di segno e immagine (Collettiva).
1997 - V Biennale Arte Sacra "M'illumino d'immenso".
1996 - 6 Artisti in collettiva.
1993 - 1V Biennale Arte Sacra "Colori e simboli della trascendenza"
1991 - "Pittrici a Parma" - Mostra itinerante Parma-Milano-Brescia.
Tutte le opere dell'artista Luciana Fusari catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con la famiglia dell'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.500,00 a salire.