Pian . scomparso nel 2025 ha operato in Friuli-Venezia-Giulia nella specifica di Corrente figurativa .
Gualtiero Pian, intarsiatore-ebanista, firmava le sue opere con il suo cognome "PIAN", mancato nell'agosto 2025. Viveva ed operara nel suo laboratorio a Romans d'Isonzo (GO).
Articolo pubblicato dalla stampa Il Piccolo di Trieste scritto da Edo Calligaris.
Le sue opere sono un elogio alla raffinatezza e custodiscono una sorta di bellezza rara, conquistano il mondo dell'arte contemporanea sempre pronta ad ammirare e a custodire il suo operato.
Il suo laboratorio è, ed è stato costantemente visitato dai ragazzi delle scuole che hanno potuto scoprire i segreti del mestiere, hanno conosciuto atrezzi, fogli di legno di diverso colore, hanno ammirato le tecniche di lavorazione e le sue sculture intarsiate. Un'autentica scoperta di un'arte antica che, con naturalezza ed ingegno creativo, l'artista Pian, riportava in vita.
Intarsiatore, un mestiere che Pian ha iniziato ad apprendere a 13 anni nella bottega dell'ebanista Livio Sartori a Romans (GO). In seguito ha lavorato nelle ditte di Alfio Jacob, Valdemarin e Calligaris a Romans, nella ditta Scubul di Cormòns, a Monfalcone per la Ongaro, a Trieste per la Sbochelli, a Gorizia per le ditte Giobbe, Cossutta e Olivieri ed una a San Giovanni al Natisone.
Nel 2009, il Circolo Mario Fain e il gruppo di ricerca "I Scussons" gli hanno assegnato il “Premio al lavoro all’arte e alla professionalità”.
«Per favore non chiamatemi artista.» L'ebanista Pian
INTRODUZIONE ALL’ARTE SCULTOREA DI PIAN
Agli inizi del suo percorso produttivo l’artista Pian guarda ai grandi modelli offerti dagli artisti precedenti e vi si conforma, imitandoli, con la sua tecnica di intarsio, dedica la sua lavorazione alla produzione di copie d’autore, soggetti religiosi, storici, letterari, fantasy e di opere sue di grande creatività. Le opere dimostrano un’assimilazione dell’antichità, la sua tecnica assume i tratti distinti che attingono a determinati stili e che riemergono in una veste rielaborata ed unica.
La tarsia impiegata dall’artista è correlata ad applicazioni prospettiche interessanti e ad aspetti tecnici originali, le opere possiedono un carattere narrativo e decorativo, Pian con la sua autonomia espressiva raggiunge il massimo della sua creatività regalando all’osservatore una forma artistica complessa che utilizza sia nella rappresentazione figurativa, sia nella sua creazione astratta.
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