Gualtiero Pian, intarsiatore-ebanista, firmava le sue opere con il suo cognome "PIAN", mancato nell'agosto 2025. Viveva ed operara nel suo laboratorio a Romans d'Isonzo (GO).
Articolo pubblicato dalla stampa Il Piccolo di Trieste scritto da Edo Calligaris.
Le opere del maestro Pian fanno parte di collezioni private, sono esposte in luoghi pubblici come l'opera “Il ciclo dell'infanzia di Gesù” che dall'anno 2009, adorna una parete dell'aula del Consiglio regionale di Trieste, per volere dell'ex presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman.
Le sue opere sono un elogio alla raffinatezza e custodiscono una sorta di bellezza rara, conquistano il mondo dell'arte contemporanea sempre pronta ad ammirare e a custodire il suo operato.
Il suo laboratorio è, ed è stato costantemente visitato dai ragazzi delle scuole che hanno potuto scoprire i segreti del mestiere, hanno conosciuto atrezzi, fogli di legno di diverso colore, hanno ammirato le tecniche di lavorazione e le sue sculture intarsiate. Un'autentica scoperta di un'arte antica che, con naturalezza ed ingegno creativo, l'artista Pian, riportava in vita.
Intarsiatore, un mestiere che Pian ha iniziato ad apprendere a 13 anni nella bottega dell'ebanista Livio Sartori a Romans (GO). In seguito ha lavorato nelle ditte di Alfio Jacob, Valdemarin e Calligaris a Romans, nella ditta Scubul di Cormòns, a Monfalcone per la Ongaro, a Trieste per la Sbochelli, a Gorizia per le ditte Giobbe, Cossutta e Olivieri ed una a San Giovanni al Natisone.
Nel 2009, il Circolo Mario Fain e il gruppo di ricerca "I Scussons" gli hanno assegnato il “Premio al lavoro all’arte e alla professionalità”.
«Per favore non chiamatemi artista.» L'ebanista Pian
INTRODUZIONE ALL’ARTE SCULTOREA DI PIAN
Agli inizi del suo percorso produttivo l’artista Pian guarda ai grandi modelli offerti dagli artisti precedenti e vi si conforma, imitandoli, con la sua tecnica di intarsio, dedica la sua lavorazione alla produzione di copie d’autore, soggetti religiosi, storici, letterari, fantasy e di opere sue di grande creatività. Le opere dimostrano un’assimilazione dell’antichità, la sua tecnica assume i tratti distinti che attingono a determinati stili e che riemergono in una veste rielaborata ed unica.
La tarsia impiegata dall’artista è correlata ad applicazioni prospettiche interessanti e ad aspetti tecnici originali, le opere possiedono un carattere narrativo e decorativo, Pian con la sua autonomia espressiva raggiunge il massimo della sua creatività regalando all’osservatore una forma artistica complessa che utilizza sia nella rappresentazione figurativa, sia nella sua creazione astratta.