"Antologica Paolo Fabbri (1919/2017)" inaugurazione sabato 18 maggio 2024 alle ore 16:30, presso la "Sala Nemesio Orsatti" di Pontelagoscuro (Ferrara). Artista elogiato dal mondo dell’arte contemporanea a 360°, la sua personalità vive nelle sue opere d’arte.
Gabriele Pala, illustratore di genere, unico nella sua interpretazione, le sue opere conquistano un pubblico mirato di amatori e collezionisti nell’occasione delle numerose mostre d’arte a cui partecipa.
UDINE FIERE 70° EDIZIONE DI CASA MODERNA
Dentro la natura selvaggia di GIANNI BORTA - mostra immersiva
inaugurazione: sabato 30 settembre ore 11:30 - padiglione 6.
Dina Pala, pittrice, scultrice e scrittrice originaria di Terralba (OR), annoverata tra i grandi artisti del contemporaneo, è stata riconosciuta come la caposcuola del "Fluttuismo". Nella sua Casa-Museo (Via Iosto, 31 - Terralba - Oristano) si possono visionare le sue opere: quadri, sculture e affreschi.
Renato Paoluzzi pittore conosciuto per i suoi "spaventapasseri", nasce a Oleis di Manzano (UD) dove vive e lavora nel suo atelier presso la sede di villa Maseri dove si possono visionare le sue opere. Si dedica al disegno e alla pittura da autodidatta sperimentando le diverse tecniche pittoriche, ha cominciato ad esporre le sue opere a 18 anni, nel 1978 quando allestisce la sua prima mostra personale a Remanzacco (UD) facendosi notare dalla critica specializzata. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Renato Paoluzzi pittore conosciuto per i suoi "spaventapasseri"
atelier presso la sede di villa Maseri di Oleis di Manzano (UD)
INTRODUZIONE ALL’ARTE PITTORICA DI RENATO PAOLUZZI
Le opere di Renato Paoluzzi principalmente si concentrano sul soggetto dello spaventapasseri, interpretato e reinterpretato completamente attraverso diverse soluzioni pittoriche, un soggetto che vuole essere visto come elemento essenziale per ricordare la vita dell’essere umano, una scelta pittorica caratteristica che evidenzia l’attenzione dell’artista nel ricercare la leggerezza del pensiero umano, la semplicità e la speranza. Lo spaventapasseri è l’immagine che da secoli rappresenta la difesa dei raccolti, immagine che rinasce sulla tela dell’artista Paoluzzi per conservare ed innalzare la bellezza dell’essere umano che velocemente, nel corso del tempo, si allontana da profondi principi umani. Ironizzando sul presente prendono forma sulla superficie pittorica enigmatiche figure che rincorrono un passato remoto mostrando la loro fisicità, ricca di elementi caratteristici e posture interessanti. Una figura in movimento, lo spaventapasseri di Paoluzzi dialoga con la natura, la terra e il cielo, grazie alla tecnica pittorica dell’artista, realizzata principalmente con l’acquarello, con cui si esaltano effetti luminosi e cromatici di notevole contrasto visivo. Renato Paoluzzi trasferisce sulla tela ciò che lo affascina di un paesaggio, fissa sulla tela attimi emozionanti in cui affiorano tonalità e bagliori caratteristici, le opere subiscono un taglio prospettico e inquadrature che ripropongono la tranquilla orizzontalità di una veduta paesaggistica.
I suoi primi lavori sono realizzati con la pittura ad olio ed ispirati alla terra friulana, successivamente il suo interesse artistico si estende verso la tecnica dell’acquarello con cui affina il contrasto e le sfumature cromatiche elaborando una sua personale eleganza tecnica.
Nel 1983 espone i suoi acquarelli in una mostra personale.
Negli anni Novanta si dedica allo studio della figura umana sotto la guida del maestro Sergio Favotto, sperimenta l’uso di matite e carboncini ed attraverso le pennellate di acquarello ottiene delicate sfumature.
Nel 1991 e nel 2000, l’artista espone le sue opere ad Albona (CROAZIA) riscontrando un ottimo successo.
Dall’anno 1995 l’artista Paoluzzi tiene numerosi corsi di acquarello.
Dal 1999 Renato Paoluzzi è invitato ad esporre le sue opere a Torgiano (PG) dove, da oltre vent’anni l’arte si sposa con la gastronomia, gli artisti esprimono la loro creatività usando esclusivamente il vino per dipingere.
Nell’anno 2000 un importante evento vede protagonista l’artista Renato Paoluzzi che espone le sue opere nel centro civico di Cividale (UD) “Giubileo 2000. Alle radici della fede” dalla Basilica-madre di Aquileia a Cividale". La mostra viene riproposta nella prestigiosa sede dell'Abbazia di Rosazzo.
Nell’anno 2005 il comune di Manzano (UD) rende omaggio al trentennale percorso artistico di Renato Paoluzzi organizzando una retrospettiva nell’antico foledor Boschetti-della Torre, l’artista espone circa ottanta opere, in prevalenza ad acquarello.
Nel 2006 apre il suo atelier a Oleis di Manzano (UD) nella prestigiosa sede di villa Maseri dove si possono visionare le sue opere.
Dal 2006, in occasione della festa dell’olio, in collaborazione con l’associazione “Oleis e dintorni” organizza gli “Olivarelli”, per l’occasione artisti di chiara fama sono invitati a creare un legame caratteristico tra l’olio d’oliva e l’arte.
La mostra “Spauraz – Spaventapasseri” prende il via nel centro civico di Cividale (UD) nell’aprile 2008. L’esposizione è stata allestita in più località friulane e anche in CROAZIA.
Ha eseguito diversi murales in abitazioni del cividalese.
Nel 2012 espone le sue opere a PARIGI nell’ambito dell’Expo-Arte Italia-Francia dove ottiene un significativo successo.
E’ stato anche invitato alla Biennale mondiale dell’acquarello a Namur in BELGIO nel maggio 2013.
Renato Paoluzzi fa parte del gruppo “Essere Gioia”, dell’Associazione “Cultura e Benessere” e dell’Associazione Ricreativa e Culturale “Oleis & Dintorni”.
Il percorso artistico e le opere di Renato Paoluzzi sono pubblicati nel catalogo “Arteoggi” e nella recensione di Vito Sutto in “Scrivere Arte”.
La continua ricerca pittorica è sempre in evoluzione, l’artista infatti oggi arricchisce le sue opere sperimentando con notevole successo l’uso di inchiostri, chine, ecoline, sanguigne e pastelli.
Guarda il video delle opere dell'artista Renato Paoluzzi pubblicato su youtube.
Le opere di Renato Paoluzzi sono pubblicate in numerosi annuari artistici, sono recensite dalla stampa e da noti critici d’arte, ricordiamo:
Licino Boarini - Giampiero Bonacina - Patrizia Corbellini – Simonetta Di Zanutto - Loretta Fasano - Angela Felice - Barbara Galiussi - Mario Krivec - Raffaella Loffreda - Daniele Macorig - Carlo Milic - Walter Peruzzi - Mario Domenico Storari - Vito Sutto - Antonio Tessaro - Tullio Vorano - Natale Zuccari - Paola Zandomenego - Domenico Zannier.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
RENATO PAOLUZZI
A CURA DELLA’RCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Lo spaventapasseri di Renato Paoluzzi non è mai malinconico e non si annoia mai, è impegnato a sorvegliare un campo di grando ma nello stesso tempo si interroga sulla propria vita grazie alle continue sorprese che gli capitano intorno. La figura non è mai disfatta dalle intemperie è sempre stabile e ben rappresentata, è metafora interessante di un rapporto duraturo con la natura. Uccelli che non hanno paura di lui si posizionano sulle sue braccia, distraendolo e chiamandolo continuamente per relazionarsi, per giocare e per interrogarlo sui suoi pensieri. Lo spaventapasseriaccoglie tutti con entusiasmo e serenità, non lotta per la sua incolumità, non si sente mai solo neanche nel buio di una notte fredda e nebbiosa. La pittura di Paoluzzi è essenziale, le macchie di colore sono equilibrate, si evidenziano i vestiti e la paglia che tengono caldo il suo corpo, la figura è di semplice lettura seppur contornata da diversi stimoli visivi e da infinite varietà poetiche. Gli atteggiamenti della figura sono gentili, i suoi modi espressivi sono dolci e romantici, l’artista si affretta a gestire al meglio la sua tecnica pittorica raggiungendo traguardi sorprendenti che donano all’osservatore una comunicazione guidata e dettagliata. Paoluzzi è artista estremamente bravo ad utilizzare le diverse tecniche pittoriche, in ogni tecnica usata troviamo precisione nel tratto, equilibrio formale e un rigore stilistico raffinato ed elegante.
Il pittore possiede la precisione del gesto artistico, la sua bravura tecnica si fonde perfettamente con un bisogno di profondità, di interiorità e di umanità che vive mediante i gesti di un’arte studiata e meditata. Renato Paoluzzi costruisce una spettacolare figura misteriosa che rende visibile la natura nascosta dell’essere umano, le sue opere diventano figura di un mito contemporaneo plasmato dal sistema attuale ma che conserva il suo equilibrio tra un personaggio geniale ed eclettico.
Entrando nel panorama artistico di Renato Paoluzzi notiamo una vasta scelta di luoghi dove protagonisti sono il paesaggio e la natura, il disegno non è mai ridotto nella gamma cromatica, vivono sfumature e chiaroscuri che esaltano l’anima del paesaggio. L’artista si distingue sempre nelle sue scelte pittoriche che siano le figure o i paesaggi, la natura è sempre elemento generatrice, affiorano fascini e splendori di un luogo legato alle esperienze della sua vita. La natura è per l’artista luogo dell’anima, dove l’incontro tra terra e cielo si scatena in un’esplosione di luci e colori, si evidenziano dettagli e particolari di un luogo avvolto da un clima di dolcezza e atemporale.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - Novembre 2023
ANTOLOGIA CRITICA
"Renato…equilibrato, gentile, scherzoso, disponibile al dialogo e all’amicizia, riesce sempre a creare intorno a sé atmosfere coinvolgenti e armoniche. Ha la natura di un poeta, un poeta che si esprime con il colore e che traduce le sue esperienze con onestà, sensibilità e dolcezza, per arrivare a risultati nei quali sente veramente “se stesso”."
Loretta Fasano
Lo spaventapasseri di Paoluzzi è una festa di colori."La campagna friulana con il suo carico di sapori e di colori entra nelle sale triestine a un soffio di respiro dal mare. La porta Renato Paoluzzi con i suoi spauracchi che costituiscono da qualche anno il fondamento della sua ricerca, dopo l’analisi della natura e soprattutto di quel Natisone che è fiume dell’anima, dall’infanzia, all’adolescenza, alla gioventù alla maturità, dell’autore.
Gli spauracchi, gli spaventapasseri, sono una declinazione nel particolare di quella campagna che rappresenta l’universale mondo di Renato Paoluzzi.
I lavori sono su tela e su carta, sono oli e acquerelli, sono colpi di spatola e manualità pura.
Ma perché lo spaventapasseri è cosi fondante l’esperienza pittorica di questo maturo artista?
Innanzitutto perché come dicevo esso rappresenta la vita contadina friulana, la dimensione della campagna antica e solitaria, in cui lo spauracchio pare parlare e dialogare con l’alba e il tramonto, con la calura e il freddo pungente.
Sul piano linguistico della pittura invece lo spauracchio racconta l’orizzontalità della campagna, rotta solamente da queste brevi verticalità che sorgono dalla terra e che sembrano dimensione della terra esse stesse.
Nell’ambito maggiormente letterario, lo spauracchio di Paoluzzi rappresenta la memoria che ci rimanda a Davide Maria Turoldo e a quel suo film, “Gli ultimi” descrittivo di una condizione ancestrale delle genti friulane, condannate ad un’endemica miseria, dalla quale l’uscita è stata sospiro di sollievo, indubbiamente, ma anche smarrimento di identità.
Nel quadro di una lettura ottimistica di questa figura, di contro, lo spauracchio di Paoluzzi lascia intuire la sua allegra e colorata figura, il suo scanzonato abito, il suo ironico porsi figura simbolo di ciò che dismesso può essere ancora usato: un cappello, i calzoni.
Lo spauracchio di Paoluzzi è anche l’antidoto a paure antiche e sempre nuove, l’anticorpo davanti alla malattia esistenziale che attanaglia l’umanità, quel sottile male di vivere di cui parlano i poeti, quel dolore che bussa improvviso e ti richiama ai tuoi limiti di essere finito e non infinito, che bussa alla porta e che annota il tempo che passa e il trascorrere inesorabile della vita. Via dunque cappello e vestiti, per indossare la speranza.
Ma lo spaventapasseri di Paoluzzi è soprattutto festa di colori, caleidoscopio di luce, luminosa allegra composizione surreale di una, due, cento, mille figure, maschere, bambole di stracci. Guardiani di una tavolozza immensa e variegata che la nostra campagna ancora ci consegna, pur talvolta con qualche variabile consumistica che dissacra l’antico, ma che resiste al tempo che scorre, alla notte che rabbuia, alla pioggia che bagna, al sole che asciuga, pensieri, aspettative, tumulti interiori e tanto altro che ci avvolge e ci mozza il respiro. Ma la paura va esorcizzata. Renato Paoluzzi ce la farà. E noi con lui."
Vito Sutto - 2019
"…Quasi sul filo di un chiarismo delicato e leggero, con tonalità lievi e vaporose, con un trattenuto impiego di mistioni soffuse di grazia e stemperate verso diluizioni sempre più sottili. …"
Licino Boarini
"Renato Paoluzzi, un pittore che pur nei suoi percorsi anche internazionali, non ha mai mancato di esprimere la sua dimensione regionale, il “materno” e il “paterno” archetipici, nella semplicità dei luoghi d’infanzia friulana, che riconosciamo come tali negli acquarelli definiti chiaristi da Domenico Zannier, dove i paesi, le terre, i boschi, le vigne e il fiume Natisone, emergono in purezza dal bianco del foglio, sfondo di infiniti paesaggi… ."
Giampiero Bonacina
"… Potremmo parlare dell’energia individuale che si espande e ricrea il mondo visivo o meglio – oppone al mondo reale condiviso – un proprio universo espressivo. Ecco che nelle opere successive, gli spaventapasseri si muovono, perdono rigidità e si sovrappongono in una danza. L’astratto prende il sopravento sull’immagine concreta. …"
Patrizia Corbellini
"… Il motivo semplice e tenero di un nido di uccellini incanta il pittore e gli riporta alla mente i giorni in cui, fanciullo, si arrampicava sugli alberi. La vista dei pettirossi e delle altre specie che popolano il fiume era una scoperta sempre nuova. Sono emozioni narrate da un artista che non ha paura di svelarsi e di rivelare i percorsi delle sue sensazioni nello scorrere del tempo."
Simonetta Di Zanutto
"… E chi li vede più in campagna i silenziosi pupazzi, ingenui spauracchi contadini? Sono scomparsi, spazzati via come le lucciole di Pasolini e come tante altre cose, inventate dal fantastico ingegno dei poveri. Rottamati e smembrati, chissà dove, almeno fino a quando un pittore non li recupera dalla sua memoria visionaria e li fa rivivere, creature innocenti di perduta felicità. Figure da fermo-immagine visionari che la delicatezza del segno vena di nostalgia. …"
Angela Felice
"La pittura per l’artista è reminiscenza, proiezione interiore, espressione di spontaneità; il cielo, la vegetazione, l’acqua, la terra divengono macchie eteree che emulano l’immensità e l’ampio respiro della natura. …"
Barbara Galiussi
"… “Renato ci trasporta in un mondo fantastico, ricco di poesia e circondato da una natura ora dolce e delicata, ora impervia e rude, ma sempre affasciante. I colori tenui e sfumati, in contrasto alle volte con segni più precisi e secchi, danno risalto al suo modo di esprimersi con eleganza e personalità."
Mario Krivec
"…Qui l’artista sembra dimenticare la forma delle cose e con grande capacità tecnica e sapiente sensibilità coloristica si cimenta, nelle “emozioni”, una serie di paesaggi interiori, una storia senza tempo, composti di getto, senza ripensamenti, istintivi e proprio per questo intensamente intimi e maturi. …"
Raffaella Loffreda
"Renato Paoluzzi, attraverso i suoi suggestivi dipinti, accompagnati ed illustrati dalle note di Domenico Zannier, ci rende partecipi e ci fa conoscere un mondo fantastico, circondato da una natura avvincente in tutte le sue variegate sfumature: un mirabile equilibrio di forme e colori che dimostrano una naturale capacità di raccontare sensazioni."
Daniele Macorig - Antonio Tessaro
"… Spazi alberati, colline immerse nell’orizzonte, campi innevati restituiscono nella corrente dedizione narrativa il sapore commosso di una memoria poetica, conservando all’aggregato cromatismo la luminosità dell’immagine sensibile. …"
Carlo Milic
"… I suoi quadri rivelano una natura genuina, quasi in contrasto con la vita quotidiana insidiata dall’inquinamento, ma che bisogna pur ritrovare per non dover ricorrere a sogni impossibili per scoprire la felicità… ."
Walter Peruzzi
"… La schietta umanità dell’artista ha, nella magia della trasformazione poetica, una dignità, una dimensione capace di lanciare un messaggio di immediatezza. …"
Mario Domenico Storari
"… La brillantezza del colore che soltanto l’acquerello rende possibile, la semplice apparenza, e, in verità, la grande esigenza della tecnica pittorica, trasfonde quella continuazione raffinata di colore che la natura offre così generosamente di ciclo in ciclo. Lo spirito di Paoluzzi, dolce e raffinato d’istinto, indica la composizione e la bellezza del paesaggio friulano. …"
Tullio Vorano
"… Raffinato e sensibile, Paoluzzi incarna l’essenza del canto e il sentimento della purezza che esprime con palpabile vitalità nel prosieguo del suo racconto pittorico, ritmato dal gioco dei chiaroscuri e dal trionfo di una magica forza emozionale. …"
Natale Zuccari
"… Le opere esposte esprimono l’autentica essenza del suo essere nel canto della natura, ove trovano spazio splendidi paesaggi colmi di luce, che celebrano tutti i colori della terra nel trionfo delle stagioni. ..."
Paola Zandomenego
"… Il mondo degli animali che piace a Paoluzzi è quello dei passeracei di cortile e di campo, piccole creature alate, batuffoli con il capino e due occhietti vivi. Li situa nei mesi del freddo, dei gis (criure) attorno a ciotole e scodelle o sui rami degli alberi carichi di bacche. Bussano alla sensibilità del suo amico gentile e delicato. …"
Domenico Zannier
"… I suoi spaventapasseri…: un soggetto che sicuramente nasce dall’osservazione attenta del territorio da parte dello stesso Paoluzzi, il cui studio si trova a Villa Maseri. Le campagne friulane e la natura che le circonda, infatti, sono da sempre le protagoniste dei suoi dipinti, a partire dalle acque del Natisone."
Renato Paoluzzi è artista conosciuto ed affermato nel mondo dell'arte contemporanea per le sue continue mostre, personali e collettive, in Italia e all'estero, dove ha ottenuto notevoli successi principalmente per le sue opere a tema: "Spaventapasseri". Le opere di Paoluzzi sono recensite e pubblicate su numerose riviste d'arte e quotidiani.
Le opere di Renato Paoluzzi sono state ospitate nell'anno 2019 dalla galleria parigina Espace Miromesnil, a due passi dall’Eliseo, nell’occasione della mostra collettiva “Contes d’Automne”. Gli allestitori sono rimasti colpiti dai suoi famosi “Spaventapasseri”.
Nello stesso anno l'artista ha allestito la mostra personale “C'era una volta” a Trieste, palazzo del Consiglio regionale. Interventi di Vito Sutto, di Roberta Corbellini: "A Paoluzzi il plauso cordiale del Consiglio regionale per la sua arte sincera, delicata e ironica, e l’augurio per una ancora lunga stagione creativa". Presentazione del Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (dal catalogo). - Video delle mostra pubblicato da https://www.facebook.com/watch/?v=569090643904831 anno 2019.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione nello studio dell'artista Renato Paoluzzi
Tra i premi importanti ricevuti ricordiamo:
- 4° Edizione Coppa d’Oro del Mondo 1991, Attestato di esposizione rilasciato a Renato Paoluzzi, Galleria d’Arte Centro Storico, Firenze.
- 1° Premio Leone d’Oro 1991 “Omaggio a Venezia” Hotel Gorizia, Diploma di merito conferito nel campo delle Belle Arti e scienze rilasciato all’artista Renato Paoluzzi.
L’artista Renato Paoluzzi ha partecipato a diverse mostre regionali, nazionali ed internazionali tra gli anni 1972/2018, ricordiamo le città principali:
2007 - Trenta anni di pittura, Oleis di Manzano (UD) Villa Maseri, 2010/2011/2012/2014/2016/2018.
2006 - L’artista Renato Paoluzzi inaugura il suo atelier.
- Oleis di Manzano (UD) Villa Maseri, Olivarelli.
2005/2008 - Manzano (UD).
2004 - Gradisca d’Isonzo (GO).
2000 - San Pietro al Natisone (UD).
- Cervignano del Friuli (UD).
1999 - Gemona del Friuli (UD).
1998 - Dignano (UD).
1997/1999/2014 - Case di Manzano (UD).
1997 - Percoto (UD).
1996/2016 - San Giovanni al Natisone (UD).
1996 - Grado (GO).
1996/2017 - Moimacco (UD).
1995/1996/2000 - Abazzia di Rosazzo (UD).
1993 - Reana del Rojale (UD).
- Fiumicello (UD).
1991/2008 - Albona (CROAZIA).
1989/1992/1994/1997/2000/2005/2008/2010 - Cividaledel Friuli (UD).
1987 - Clodig (UD).
1986 - Santa Maria la Longa (UD).
1985 - Lecco.
1980 - Togliano di Torreano (UD).
1978/1998/2001/2018 - Remanzacco (UD).
- A. C. , Vini e musica alla festa della sedia. Messaggero Veneto”, settembre 2001.
- Di Zanutto S., Sensazioni. Deplian per la mostra “Sensazioni” Remanzacco, 2001.
- Sutto V., Il colore radicato nel segno in Reato Paoluzzi. Una mostra dell’artista con l’Accademia Harmonia di Cividale, Il Friuli, 2000.
- Renato Paoluzzi a Cividale, I percorsi millenari della fede. “Il Friuli”, 2000.
- Zaccuri N., Il viaggio di Paoluzzi. “La Vita Cattolica”, 2000.
- Commento critico di D. Zannier per il catalogo della mostra “Giubileo 2000”. Alle radici della fede”. Cividale, 2000.
- Commento critico di M. Krivec per il catalogo della mostra: “Giubileo 2000”. Alle radici della fede”. Cividale, 2000.
- Paoluzzi in mostra. La Vita Cattolica, 2000.
- “Ciao Natale” cala il sipario: per tutti “Zuf” in allegria e la gente chiede pure il bis. Il Piccolo, 2000.
- Acquarello e arte varia a lezione con la Pro Loco. Il Piccolo, 2000.
- P. Q., Prove di acquarello sul campo: e la Pro Loco mette in cantiere il bis, Il Piccolo, 2000.
- Zandomenego P., Una natura che scoppia di colori negli acquarelli di Renato Paoluzzi. Messaggero Veneto, 1998.
- Zaccuri N., Paoluzzi espone “sottovoce”. La Vita Cattolica, 1998.
- Il pittore manzanese Renato Paoluzzi premia il dottor Tavagnacco. Prospettiva, 1997.
- Il Friuli “acquarellato” di Paoluzzi. Messaggero Veneto, 1998.
- Zannier D., Scorci dell’animo. Depliant per la mostra: “Scorci dell’animo” Cividale del Friuli, 1997.
- Zaccuri N., Gli acquarelli di Paoluzzi, Vita Cattolica, 1997.
- Sutto V., Renato Paoluzzi, l’arte come vocazione e testimonianza. “Prospettiva”, 1997.
- Zaccuri N., acquarelli d’arte e fede. “La Vita Cattolica”, 1997.
- Sutto V., Omaggio pittorico a Oleis. Messaggero Veneto, 1997.
- Loffreda R., Renato Paoluzzi, Villa Caiselli, Percoto. Depliant per la mostra, 1997.
- Sutto V., Melodia del Natisone. Messaggero Vento, 1996.
- Zannier D., Quindici anni nel mondo degli acquarelli. Depliant per la mostra: “Retrospettiva di una nuova alba (1981/1996). San Giovanni al Natisone, 1996.
- Peruzzi W., Villa de Brandis. Gli acquarelli di Paoluzzi. Il Manzanese, 1996.
- Peruzzi W., l’Abbazia di Rosazzo ristrutturata e recentemente presentata al grosso pubblico ha avuto il suo primo battesimo con l’arte. Gli acquarelli di Paoluzzi. Il Manzanese, 1995.
- Zannier D., La limpida naturalità di Renato Paoluzzi. Depliant per la mostra “Arte in Abbazia”. Abbazia di Rosazzo, 1995.